Utente:Il Signor Lapa/Sandbox2: differenze tra le versioni

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(Pagina sostituita con ''''AISE''' L''''AISE''' è l'agenzia italiana per l'''intelligence'', cioé i servizi segreti, anche se di solito si dice ''intelligence'' perché fa molto più figo. [[cont…')
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'''AISE'''
'''NonLibri:Diario di un giramondo'''


L''''AISE''' è l'agenzia italiana per l'''intelligence'', cioé i servizi segreti, anche se di solito si dice ''intelligence'' perché fa molto più figo. [[contraddizione|È conosciuta in tutto il mondo per la sua segretezza]]: è così segreta che [[nessuno]] conosce la sua esistenza, non si sa nemmeno se i suoi membri lo sappiano.
{{cit2|Ma questo è un [[coglione]]!|[[Rupert Sciamenna]] sul proprietario del diario}}

{{cit2|Un penoso plagio del mio ''Candido''.|Quell'invidioso dello zombie di [[Voltaire]]}}

{{cit2|Questo articolo mi ha convinto, voglio diventare un Globetrotter!|[[Kobe Bryant]] su battute penose sulle squadre di [[basket]]}}

== Giorno 1 ==
[[File:Barbone3.jpg|right|thumb|180px|Come vorrei essere libero e gioioso come lui!]]
Caro diario, ho cominciato a scriverti perché qualche settimana fa ho litigato con il mio [[amico immaginario]], il contro-ammiraglio Celestino, e non avevo più nessuno con cui confidarmi, anche se c'è sempre [[Federica]] a [[erezione|tirarmi su]] nei momenti di solitudine. Ultimamente mi sento oppresso dalla mia [[vita]]: la società mi impone stili di vita artificiosi, il giudizio degli altri pesa sempre su di [[me]] e anche il fatto che mia [[madre]] mi porti in giro col guinzaglio [[eufemismo|non è che mi faccia sentire molto libero]].

== Giorno 2 ==
Oggi al ritorno da [[scuola]] sono andato per la prima volta al [[campo nomadi]] dietro il cavalcavia, sai, ho sempre ammirato questo popolo libero e fiero delle sue origini, e che per di più riesce a {{citnec|vivere onestamente e pagare le [[tasse]] costruendo un solo paiolo di rame ogni tanto}}. Sono entrato dunque in mezzo alle roulotte dichiarando ad alta voce che volevo intraprendere con loro un proficuo [[intercultura|scambio culturale]] interloquendo al fine di intrecciare nuovi rapporti di [[rispetto]] reciproco con loro, i quali prima mi hanno sputato in un [[occhio]]<ref>Dev'essere il loro modo per salutare...</ref>, poi ci siamo seduti intorno ad un copertone in fiamme e mi hanno gentilmente offerto una specie di [[the]] molto rilassante<ref>Ah, che bella l'ospitalità che il [[mondo]] moderno ha dimenticato...</ref>. Pensa, era così rilassante che, dopo averlo bevuto, forse per il [[sonno]] arretrato, mi sono addormentato e mi sono poi risvegliato all'imbrunire in un fosso senza [[nulla]] addosso, con un [[sodomia|forte dolore anale]] e una grossa ferita ricucita alla bell'e meglio all'altezza di un [[rene]]. Caspita, è ora che mi curi questi vuoti di memoria...

== Giorno 3 ==
Questa [[notte]] non sono riuscito a dormire, un po' per le idee che mi frullavano in testa e un po' perchè la ferita si era infettata e mi era venuta una gran febbre cancrenosa. Stavo pensando a [[mio cugino]], che mi ha detto che quando aveva soli '''nove anni''', era fuggito col [[circo]] per fare il domatore di [[clown]], aveva viaggiato a lungo, era comparso su tutte le più importanti riviste circensi, era diventato così ricco da andare in giro con un camper fatto interamente di caviale e all'età di '''sette anni''' era tornato a casa fra due ali di folla e il [[Presidente degli Stati Uniti]] lo ha convocato in [[America]] per domare un orda di clown che stavano sterminando a torte in faccia il suo staff. A volte ho l'impressione che mio cugino esageri un po' i suoi racconti, ma un fondo di verità ci deve essere, anche perché come insegna la [[Disney]], se ci si crede veramente, i sogni si avverano, e io sono covinto che un giorno riuscirò a diventare un [[barbone|vagabondo]], alla faccia del mio zio [[ministro]] che mi ha prenotato una poltrona in [[Parlamento]]!

== Giorno 4 ==
Ho deciso che non rivelerò ai miei genitori la mia decisone di diventare un ''globetrotter''<ref>Ho letto su [[Wikipedia]] che quelli che girano il mondo si chiamano così.</ref>, sai, sono persone molto sensibili e apprensive: già me lo immagino mio [[padre]], appena gli rivelassi i miei piani mi rutterebbe la [[vodka]] in faccia come fa di solito, con quell'[[alitosi|alito]] che sembra voler dire ''"Perché, figliolo, ti arrischi in cotanta impresa?"''. Anche mi madre non reggerebbe allo shock, dovresti vederla, è veramente una [[donna]] d'altri tempi, con quanta delicatezza e decisione mi tappa la [[bocca]] con una ciabatta quando la disturbo mentre guarda [[Studio Aperto]]! A questo punto non mi resta che cominciare a preparare le valigie, ma ora è tardi, domattina è [[domenica]] e dopo la Santa [[Messa]] avrò tutto il tempo che voglio per fare i bagagli.

[[File:Zerbino-asciugapasso-vattene.jpg|right|thumb|210px|Mi dispiace andarmene, e pensare che i miei genitori mi hanno regalato anche questo magnifico scendiletto l'altroieri!]]
== Giorno 5 ==
Ho l'impressione che la mia [[famiglia]] abbia intuito i miei propositi, oggi ho trovato uno zaino da [[trekking]] già preparato con sopra un biglietto con scritto ''"sgombra la camera entro [[domani]] mattina, l'abbiamo affittata a una decina di universitari fuori sede"''. Che bello essere così in sintonia con i propri genitori da leggersi nel pensiero, e come sono premurosi! Non mi resta che infilare nel sacco il mio [[iPad]] con iAlimentatore ad iManovella su cui ho caricato tutti i video di [[McGyver]] e [[Bear Grylls]] che mi serviranno per sopravvivere nelle avversità.

== Giorno 6 ==
Sono partito furtivamente di casa poco prima dell'alba, addio, addio, oh dolce nido, culla dei miei momenti più sereni! Ero arrivato in fondo al vialetto, quando mi sono ricordato di aver lasciato lo [[spazzolino da denti]] sullo scaffale, quindi sono tornato indietro, ma ho trovato la porta sbarrata con quattro assi di legno inchiodate sopra, mentre all'interno la luce era accesa e sentivo [[orgasmo|urla animalesche di felicità]] accompagnate da un [[sesso|ritmico sbattere sulla porta]]: ancora una volta i miei genitori mi avevano aiutato a non tornare sui miei passi e stavano festeggiando questo mio momento di crescita sbattendo due scimmie urlatrici sulla porta<ref>(o almeno credo)</ref>.

Ho camminato per tutta la giornata sotto il sole cocente di lunedì<ref>Il mio [[professore]] insiste che si dica ''sole cocente di fine maggio'', ma sono convinto che la tamperatura dipenda dal giorno della settimana.</ref>, diretto al centro commerciale, dove c'è il cartello ''tutte le direzioni'', tappa fondamentale per chi vuole partire alla scoperta di tutte le terre. Poco dopo mezzanotte, oramai esausto, ho trovato uno strano edificio con su scritto ''"[[Biblioteca]]"'' e sotto un cartello che diceva ''"Una [[pizza]] gratis a chiunque venga a prendere un dannatissimo libro"''. Non mi sono fatto sfuggire l'occasione e sono entrato in quel misterioso palazzo deserto, mi sono ingozzato di pizze [[gratis]] anche se un po' stantie e adesso mi stendo in terra per dormire.

== Giorno 7 ==
Oggi al risveglio ho finito il cibo omaggio e per curiosità ho aperto uno di quei [[libri]] sugli scaffali: non ci crederai, ma non assomigliava per niente a quelli di [[Geronimo Stilton]], non aveva né figure né paroline [[File:Anatomia del viso con chiodo infilato nel naso.jpg|right|thumb|200px|Un mio scarabocchio che illustra come mi sia beccato la borchia più lunga proprio in faccia.]]colorate<ref>Come ad esempio "elettricità" scritto in giallo con lettere a forma di fulmine o "testicoli" in caratteri rosa tondeggianti e pelosi.</ref>. Ho cominciato a sfogliare tutti i libri uno dietro l'altro: erano tutti quanti scritti in quel modo ed avevano un'aura negativa di saccenza e pedanteria, sì, erano una specie di [[Wikipedia]], però senza messaggi di [[Jimbo Wales]] che chiede sette milioni di dollari per {{citnec|scopi benefici}} alla [[gente che passava di lì per caso]]. Allora capì perché fosse così deserta, [[nessuno]] sano di mente avrebbe passato le sue giornate lì, doveva essere una trappola! E allora io, che sono [[coglione|furbo]], me ne sono andato di corsa, e verso sera sono arrivato al suddetto cartello sulla strada statale, dove c'era una [[puttana|simpatica signora che guardava le auto passare]] e che mi ha chiesto se volevamo giocare un po' assieme. Io, sentendola parlare con lo stesso accento dei [[rom]] che avevo conosciuto cinque giorni fa, l'ho salutata come loro avevano fatto con me, ossia sputandole in un occhio. Temo però che lei non fosse della stessa [[razza|etnia]], infatti ha cominciato a inseguirmi furiosamente cercando di accoltellarmi con un tacco a spillo, fino a quando sono saltato sul cassone di un camion pieno di [[chiodo|chiodi]], non puoi immaginare che dolore. Cioè, per "[[Chiodo (abbigliamento)|chiodi]]" intendo "giacche a maniche lunghe in pelle in voga negli anni '50", ma visto che erano ricoperti di borchie lunghe un paio di centimetri ti assicuro che facevano male lo stesso.

== Giorno 8 ==
Stamattina mi sono svegliato di buon ora per ripulire il mio [[sangue]] dalle giacche e ricucire al loro posto le due borchie che mi erano rimaste incastrate tra le vertebre, a quel punto, non volendo abusare oltre del camion su cui mi ero introdotto clandestinamente, sono sceso rotolandomi a terra come fa [[Vin Diesel]] nei suoi film e ho imparato che prima di gettarsi da un veicolo in corsa bisognerebbe accertarsi che non ce ne sia un altro che lo segue a ruota. Ho dunque cominciato a camminare lungo il ciglio della superstrada, ma ho incontrato solo [[paesini]] dai nomi tanto sconosciuti quanto il [[dialetto]] che vi si parla, per tutto il giorno non ho incontrato [[nulla]] che si distinguesse dal resto: non un monumento, non un punto di riferimento, i villaggi sono uguali tra di loro e sono uguali alla [[campagna]] al [[mare]], la gente in auto passa senza fermarsi, non c'è niente di niente di notevole, ho il timore di essere finito in [[Molise]].

== Giorno 10 ==
[[File:Molise.jpg|right|thumb|200px|Wow, ma allora [[Dimostrazione dell'inesistenza del Molise|esiste davvero]], mi sento come [[Cristoforo Colombo]] quando ha scoperto [[Atlantide]]!]]
Dopo due giorni di cammino ininterrotto nel [[vuoto spinto]], ormai sicuro di essere in [[Molise]], stavo per arrendermi e lasciarmi morire in mezzo alla strada, quando all'improvviso ho visto un campanello di una villa con il nome del capo del mio zio senatore di cui ti avevo scritto una settimana fa. Allora ho suonato e ho subito detto di chi ero nipote, che sono contraio ai tagli alla magistratura e che [[Lodo Alfano]] puzza e subito costui mi è venuto incontro dicendo nell'incomprensibile vernacolo locale:

{{quote|Che c'azzecca qua il nipote di [[politico onesto|Fabietto "Mano Lesta"]]?! Fatti dentro! <gesticola come per invitarmi ad entrare> Che sorpresa! Sai, io e tuo zio abbiamo stati i migliori parlatori alla facoltà di [[giurisprudenza|giuspu... giurip... giursp...]] Pam! Pam ! Pam! <mima un giudice che batte il martelletto>|[[Antonio di Pietro|Il buon uomo che mi ha accolta in casa sua]]}}

Poco dopo mi ha offerto una camera dove dormire e abbiamo cenato assieme e penso di aver capito dai suoi gesti che mi stava offrendo di diventare consigliere di [[molise|quella regione]]: ecco dov'era la fregatura, vuole relegarmi in eterno nel [[nulla]]!

== Giorno 11 ==
Stamattina sono fuggito dalla finestra prima dell'alba, non sono così [[scemo]] da preferire richezza e potere facili ad una sana vita di vagabondaggio lungo le circonvallazioni e le autostrade che di cui può vantarsi il nostro [[Italia|Bel Paese]]. [[È]] giunto il momento di trovarsi un compagno di viaggio a quattro zampe, sai, è odioso sentire gli altri [[barboni]] che si pavoneggiano dei loro pastori tedeschi pulciosi che rendono anche nove [[euro]] di elemosina al giorno. Prima di partire da [[casa]] ho svitato i pomelli d'ottone massiccio del letto di mio [[nonno]], li ho divisi in due e ho colorato una metà di [[bianco]] e l'altra di [[rosso]], in modo da costruirmi delle [[Sfera Poké|sfere poké]] adatte a catturare gli animali selvatici come l'idolo di tutti i bracconieri, [[Ash Ketchum]]. Ebbene, nel tardo pomeriggio ho visto un randagio venire verso di me e gli ho tirato la prima pokéball, ma l'ho preso sulle costole e lui mi ha addentato un braccio. Siccome [[io]] non sono uno che molla facilmente e neanche lui mi voleva mollare il braccio, gli ho tirato una sfera in faccia e un'altra su [[cazzo di cane|quella cosa che va proverbialmente in direzioni casuali]]. A questo punto è stramazzato a terra e ho provato ad infilarlo nella Pokéball, ma mi sono accorto che era troppo piccola, forse era per quello che non ero riuscito a catturarlo con quelle precedenti. Me lo sono dunque caricato sulle spalle: se si fosse svegliato entro la notte sarebbe diventato il mio [[migliore amica|migliore amico]], roccia della difesa nelle avversità e bastone della vecchiaia, se invece non avesse sato segni di vita sapevo cosa mangiare per [[cena]].

[[File:Chow chow.jpg|right|thumb|190px|Pikane mentre gli sto insegnando con successo le mosse ''Sfuriate'', ''Morso'' e ''Iper Raggio''.]]

== Giorno 12 ==
Il [[cane|bau bau]] si è svegliato un po' rimbambito, sembra che non si ricordi di me e forse è un bene. Ho deciso di chiamarlo Pikane in onore del più grande dei [[Pokémon]], [[Pikachu]], e del più famoso dei cani, Cane. Assieme abbiamo passato un giornata felice saltellando nei campi puntinati di margheritine, abiamo ascoltato i canti degli uccellini di bosco, abbiamo guardato il tramonto seduti sotto una quercia frondosa e gli ho chiesto se temere di più di essere diventato [[gay]] o [[zoofilia|zoofilo]] e lui ha dissolto tutte le mie preoccupazioni con un saggio ''Wof! Wof!''.

== Giorno 13 ==
Stamane ho accidentalmente inciampato in un [[condominio]] che non avevo notato da quanto era ben mimetizzato con gli altri edifici e mi sono rotto l'unghia del quinto dito del piede<ref>Quello che ci è stato affibbiato dalla [[lobby]] dei mobili sadici giusto per soffrire nello sbatterlo.</ref>. Con una tale [[handicap|invalidità]] non potevo più portare indosso le scarpe e il mio viaggio sembrava giunto ad una misera conclusione, ma la mia buona sorte mi ha fatto apparire proprio dietro l'angolo una bici da cross nuova fiammante e me l'ha anche legata con una catena ad un alberello, in modo che nessuno me le rubasse. Forse aveva un po' esagerato con la premurosità, ma come dice il proverbio, "aiutati che [[Dio]] t'aiuta": ho sradicato la pianta dicendo ad una [[vecchio|vecchia]] petulante che passava di lì che avevo bisogno di una toilette portatile per il mio cane e sono partito verso l'avventura più spedito che mai e senza più il problema di cercare [[cesso|luoghi predisposti all'espletamento della minzione]].

== Giorno 16 ==
[[File:CASSONETTI A SALERNO pieni di immondizia.jpg|right|thumb|200px|L'incantevole paesaggio che mi si è aperto davanti, ricco di effluvi benefici che aprono le vie respiratorie e donano un sano colorito blu.]]
Caro diario, non ti ho scritto per tre giorni perché sono sempre dovuto stare in guardia dalla [[polizia]], avrei potuto passare grossi guai se si fossero accorti che porto Pikane sulla canna della bicicletta e senza casco, ma ora che abbiamo passato un valico appenninico siamo al sicuro, dicono che qua in [[Campania]] i controlli stradali siano così blandi che si possa persino andare in bici nelle zone pedonali senza finire in [[carcere]]. Nei giorni scorsi, passando per i boschi più impervi, ho incontrato un orso marsicano e gli ho tirato l'ultima sfera poké rimasta, ma non ha reagito molto bene e quando ho ordinato al mio fido amico peloso di attaccare con Iper Raggio era già sparito<ref>forse stava usando la mossa ''Sub''</ref> e l'orso ha espresso la sua contrarietà all'entrare nella mia squadra con un poco diplomatico morso che mi ha portato via un mignolo e mezzo anulare, ma l'importante è che ho ancora le dita necessarie a giocare con la [[Playstation]].

== Giorno 17 ==
Poco dopo colazione<ref>Se per colazione intendi rifiuti organici presi dall'immondizia, ti assicuro che qua le strade sono invase da colazioni.</ref> stavo attraversando un passaggio a livello non segnalato quando ho visto arrivare un [[treno]] che ho schivato di pochi centimetri, sebbene l'alberello che porto ancora legato alla bici da quattro giorni si sia incastrato su una carrozza e infatti ora ti sto scrivendo mentre vengo trascinato lungo la ferrovia in sella al mio [[bicicletta|velocipede]]. Ti assicuro che è uno dei viaggi più noiosi della mia vita, dopo sei stazioni abbiamo già accumulato mezz'ora di ritardo e stiamo andando così piano che i passeggeri stanno cominciando a bussare sui finestrini per chiedermi di mettermi a pedalare.

== Giorno 18 ==
[[File:Donne sul motorino1.jpg|right|thumb|190px|Uno dei massimi esempi di come la gente locale sia sensibile al problema del trasporto ecosostenibile.]]
[[Oggi]] sono sceso dal treno e ho attraversato il meraviglioso capoluogo della [[Campania]]; è stato uno dei giorni più interessanti della mia vita! Di primo mattino sono entrato in città da [[nord]] passando per un ridente quartiere detto ''[[Scampia]]'' e ho visto dei [[carabinieri]] evidentemente stranieri che mentre giocavano a guadrie e ladri con dei [[camorra|simpatici signori con la faccia coperta]] hanno preso troppo alla lettera il detto ''vedi [[Napoli]] e poi muori''. Il bello è che la gente qua<ref>oltre ad andare in giro con le pistole in mano nascoste sotto pizze ancora crude e il volto coperto con una maschera di [[Pulcinella]]</ref> è sempre allegra e socievole: pensa, in una sola mattinata almeno una decina di persone mi hanno infilato le mani in tasca per stringere la mia e augurarmi una buona giornata<ref>O almeno penso...</ref>. Un'altra cosa che mi ha stupito è la straordinaria densità di [[prestigiatore|prestigiatori]]: senza che neanche me ne accorgessi sono scomparsi nel nulla lo zaino, tutto quello che c'era dentro, la bicicletta e anche l'[[albero|alberello]].

== Giorno 19 ==
Fortunatamente i maghi locali non sono riusciti non si sono accorti del mazzo di banconote con cui la sera precedente avevo [[zoofilia|giochicchiato con l'ano di Pikane]], quindi l'ho tirato fuori dal suo [[culo|sotto-coda]] e l'ho usato per pagare il traghetto per [[Capri]], sebbene il bigliettaio all'inizio non volesse accettare le banconote oramai [[merda|marroni]]; era evidente che non conosceva il celebre proverbio di [[Vespasiano]] ''I soldi non puzzano, nemmeno in culo a un chow-chow''. Arrivati sull'isola avevamo ancora qualche ceninaio di [[euro]], quindi siamo andati a prendere un [[caffè]] con brioche in un bar locale, dove abbiamo scoperto che i prezzi qua sono [[eufemismo|leggermente più alti]] della terraferma e ci siamo così finiti il gruzzolo.

== Giorno 22 ==
[[File:Capri-Sonne.jpg|right|thumb|180px|Anche le bevande taroccate partono dai dieci euro a brik.]]
Sono tre giorni che non mangiamo e passiamo le giornate in acqua davanti ad uno yatch aspettando che i proprietari scarichino lo sciacquone per dissetarci, visto che in questi giorni di [[giugno]] non si trovano bottigliette d'[[acqua]] a meno di tre euro. Mi rimangono soltanto le mutande che ho addosso, il mio fido Pikane (che s'è pure preso la diarrea fulminante), il bicchiere infrangibile con gli elefantini che mi ricorda i bei tempi in cui mia [[nonna]] me lo tirava in faccia da piccolo e quel poco di dignità che può avere uno la cui massima aspirazione è bere l'acqua della ''[[cesso|ritirata]]''.

== Giorno 23 ==
Oggi ho avuto la più grande idea della mia vita: ho aspettato che il miliardario sullo yatch partisse per la sua solita passeggiata verso il centro e quando verso mezzogiorno l'odore di sudore ha sovrastato quello di [[soldi]], gli ho offerto il suddetto bicchiere riempito dell'acqua del suo scarico arricchita con la pupù infetta del mio amico pelosone spacciandola per un energy drink tipico partenopeo. Lui l'ha bevuta e dopo pochi minuti è stato colto anch'egli dalla [[diarrea fulminante]] in un vicolo a una cinquantina di metri dalla Piazzetta e per salvare la sua reputazione dalla più grande figura <ref>letteralmente</ref>di [[merda]] della sua vita, gli ho venduto questo diario come [[carta igienica]] alla modica cifra di 10000€. Mentre [[Silvio Berlusconi|questo famoso imprenditore]] dopo aver ripulito le strade della Campania le sta riempiendo di nuovo di rifiuti davanti a me, ti scrivo le ultime parole e ti lascio al tuo nuovo incarico. Sappi però che grazie a questi soldi il mio viaggio continuerà, su '''''[[Diario Segreto di un giramondo: Parte seconda]]'''''!

== Pagine citate almeno una decina di volte ==
*[[Barbone]]
*[[Pokémon]]
*[[Molise]]
*[[Campania]]
*[[Cane]]

{{Diari segreti}}

== Note ==
<references/>

Versione delle 13:34, 2 set 2010

AISE

L'AISE è l'agenzia italiana per l'intelligence, cioé i servizi segreti, anche se di solito si dice intelligence perché fa molto più figo. È conosciuta in tutto il mondo per la sua segretezza: è così segreta che nessuno conosce la sua esistenza, non si sa nemmeno se i suoi membri lo sappiano.