Nonciclopedia:Raduni/Roma 2011: differenze tra le versioni

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===Da Roma e dintorni:===
[[File:Raduno nonciclopediani Roma 2011.jpg|500px|right|thumb|La terribile squadra dei Nonciclopediani, con ben 23 mascotte: una misteriosamente pixellata, [[Utente:Sfasano|una]] trasparente e l'[[Utente:Chiavettomane(?)|altra]] assente!!]]
*--{{Utente:Cesar91/firma}} 15:54, ago 28, 2011 (CEST)
*--{{Utente:Savoiardo/Firma}} 16:45, ago 29, 2011 (CEST)
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===Da Napoli e dintorni:===
*--{{utente:nevermindfc/firma}} 01:12, ago 29, 2011 (CEST)
*[[--{{Utente:Black Out]]/firma}} 23:42, ago 31, 2011 (CEST)
*[[Utente:Cacciatorpediniere]]
*--{{Utente:Hellequins/firma}} 23:28, ago 31, 2011 (CEST){{VF|1820883}}
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'''CAPITOLO 5 - MOMENTI DI GLORIA'''
[[File:NonciclopedianiRaduno cantanononciclopediani Roma 2011 tango.jpg|400px|left|thumb|Il Tango de la Muerte!]]
Finito di mangiare, l'incontro prese una piega decisamente diversa grazie all'inaspettata comparsa di una bottiglia di vino, di una di limoncello e di una chitarra.
 
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<sub>''Basata su una storia vera, riadatatta liberamente dall'autore per renderla più interessante per un vasto pubblico''</sub>
 
{{legginote}}
=== Hellequins ===
{{Dimensione|125%|Raduno Nazionale del 27 Agosto}}
Tutto comincia alle 7 di mattina, ora in cui mi sveglio nonostante abbia dormito poco e male. Faccio una bella colazione abbondante, esplico le mie funzioni fisiologiche per ben due volte e faccio una bella doccia rinfrancante. Organizzo poi tutto il bagaglio all'ingresso e facendo la lista delle cose da portare scopro con raccapriccio di non avere il navigatore. Erano le 8 e mezza. Corro a prenderlo da mia madre e ritorno ancora prima che Black Out mi avvisi del suo ritardo e della sua incapacità di trovare nuovamente la mia umile magione. Tuttavia riesce a trovare il ponte levatoio da me indicatogli ed a recuperarmi. Con lui doveva esserci Cacciatorpediniere, ma di lui non c'è traccia.
Dobbiamo andarlo a prendere alla stazione di Piazza Garibaldi! mi dice, ricoprendolo di insulti. Arriviamo a Piazza Garibaldi in poco tempo e, tra tassisti impazziti e vigili che ci insultano come dannati, recuperiamo lo stranito Caccia che con candore afferma che i treni che portano al paese innominabile di Black Out sono stati soppressi.
Perché non sopprimono te, fottuto bastardo?? gli domanda con ardore Black, ottenendo come risposta soltanto un sorriso sardonico. In ogni caso partiamo di gran carriera verso Roma ormai alle 11 di mattina, completamente fuori orario, come tra l'altro da me preventivato. Più volte veniamo sollecitati dalle chiamate dei solerti baresi, ma Black si prende persino il lusso di fermarsi in un autogrill e lascia me in macchina a sentire Since i've been loving you dei Led Zeppelin. Black e Caccia tornano in macchina armati di Pringles e riescono a lasciare briciole di patatine in qualsiasi interstizio presente nell'abitacolo. Sembra quasi lo facciano volutamente. Appena prima di partire Black mi aveva urlato CAZZO NON SI MANGIA IN MACCHINA M'E CAPIT'?? ma ormai doveva averlo già dimenticato. Dopo che il casello autostradale ci piglia abbondantemente per culo per circa 30 minuti, arriviamo nei pressi di Roma seguendo un navigatore esitante, il quale ci consigliava la strada con frasi del tipo Tra cinq-uan-ta METRI! Svoltare a destra, POI! Non lo so...
Nonostante le difficoltà e le insidie della capitale giungiamo insperatamente nel posto concordato, il favoloso Giolitti Parking nei pressi della stazione di Termini, dove veniamo accolti dalle ingiurie della truppa ormai al completo pronunciate in svariati dialetti. Andiamo quindi felici a parcheggiare ma ecco la tragedia: Black scopre di non saper guidare e prende ogni singolo palo o pilastro che sia del parcheggio, scheggia auto e rompe vasi risalenti alla dinastia Ming. Alex rimane scioccato da una tale furia e si isola in un soliloquio struggente:
L'orrore...
Finalmente riesce a parcheggiare e ci allontaniamo alla svelta prendendo in tutta fretta la metropolitana. Segue baldoria a Villa Borghese con altri arrivi e tanta musica, balli e canti. Saltiamo tutto ciò per brevità.
[...]
Ritorniamo al Giolitti Parking e quasi con commozione (cerebrale) ci salutiamo tutti con abbracci Mulino Bianco e baci Perugina. Saliamo quindi in macchina di Black, ma siamo ormai diventati quattro. Non che Black o Caccia abbiano partorito, semplicemente a noi si è unito quella sagoma di Big Jack. Ci muoviamo quindi alla volta di casa sua e comincia un epopea senza fine nelle campagne nei dintorni di Latina, dato che il mio navigatore è davvero un cesso e BJ ha il senso dell'orientamento di una talpa in un banco di nebbia. Nel frattempo si cazzeggia in macchina con i tentativi sconvolgenti di Caccia di intavolare una discussione seria riguardo l'ebraismo ed il fatto che il Popolo Eletto abbia impiegato 40 anni per attraversare la penisola del Sinai nel dirigersi verso la Terra Promessa, nutrendosi con la Manna. Evidentemente anche allora il software del loro navigatore non era gran cosa. Comunque portiamo a casa BJ sano e salvo. Black a quel punto mi dice una frase che non dimenticherò mai:
Il tuo navigatore sa quale strada dobbiamo prendere vero? Perché io mi rompevo il cazzo di farmi rispiegare la strada da Big Jack...
In quel momento devo aver detto al caro Black cose orribili di cui non mi vergogno affatto. Dopo un ora e mezzo circa giungevamo a Frosinone dopo aver attraversato 9 foreste tra cui quella di Teutoburgo ed aver dovuto guadare il Po. Risolto il problema ritorno a casa, comincia fra me e Black un accesa discussione nel tentativo di calcolare le spese. In ogni caso non si sa bene chi abbia speso cosa e quanto dato che Caccia annulla qualsiasi ragionamento svegliandosi e cianciando riguardo la bellezza. Black, più pratico, ci minaccia di morte nel tentativo di farci pagare quanto gli dobbiamo. Lasciamo Caccia per primo, dato che deve recarsi ad una festa con le sue amiche e la sua fidanzata. Riesce con una scusa a non pagare Black il quale si domanda ancora come abbia fatto. Black mi accompagna dunque a casa e finalmente termina una giornata faticosa, divertente e piena di aneddoti da ricordare che ho già dimenticato.
 
Termina qui il resoconto, farà schifo a molti, farà cagare altri, ma ciò che importa è essere tornati vivi a casa ed essere stati insieme facendo bagordi. Ringrazio tutti per il calore, la gentilezza e la gran simpatia dimostrata, soprattutto i baresi che sono dei ragazzi d'oro, Black che è un coglione e l'appoggio fidato Caesar, un vero geniere nonciclopedico. Alla prossima!
== Note ==
 
<references />