Nonciclopedia:Raduni/Roma 2011

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SECONDO RADUNO NAZIONALE
.

In un mondo dilaniato dalle guerre, dalla fame e dalla povertà, quando ormai la salvezza della razza umana sembrava impossibile, e le speranze svanivano come i post in Nottambuli, quando tutto sembrava perduto, e ogni giorno che passava non sembrava far altro che avvicinarci all'inevitabile fine, un gruppo di coraggiosi eroi decidevano di opporsi a questo destino e sfidare la sorte.

Ma questa è un'altra storia.

Quando, come, cosa e, soprattutto perché?

Roma, 28 agosto 2011, 45 gradi all'ombra del Colosseo, forse 50 dentro la Stazione Termini, 112% di umidità. Appuntamento a Stazione Termini c/o Negozio Nike ore 10.00. Ma anche 10.30. E 12.10. E 12.30. E 13.30.

Sono queste le coordinate che portano al Secondo raduno nazionale di Nonciclopedia. Un evento tanto importante da oscurare perfino la Giornata Mondiale della gioventù, in Spagna. La Gente è accorsa in massa da ogni parte del mondo per poter partecipare all'evento del secolo, che ha provocato un'isteria di massa dapprima nei forum [1], poi perfino su Facebook.

Un raduno di Nonciclopedia può avere tanti motivi:

  • La Pace nel mondo.
  • La guerra nel mondo.
  • La distruzione di una città.
  • L'omicidio di un nabbo petulante.
  • Il vilipendio di città come Lecce.
  • Tutti i precedenti.

I Partecipanti

Da Roma e dintorni:

La terribile squadra dei Nonciclopediani, con ben 3 mascotte: una misteriosamente pixellata, una trasparente e l'altra assente!!
  • --CAESAR 15:54, ago 28, 2011 (CEST)
  • --Savoiardo 16:45, ago 29, 2011 (CEST)
  • --Smamma via ©Sono LA Segretaria 19:45, ago 28, 2011 (CEST)
  • --BigJack 23:55, ago 28, 2011 (CEST)ver

Da Napoli e dintorni:

Da Bari e dintorni:

Da Prato e dintorni:

Dal Nord Africa e dintorni (Lecce merda!)

E con la partecipazione straordinaria di:

Resoconti

Alex G

La fauna Nonciclopedica

Appuntamento in stazione per noi Baresi D.O.C. ma anche per una carriola di leccesi col manubrio a forma di girasole che viene a sbolognarci sfasano il quale si preoccupa di nutrire un cucciolo felino con una siringa e del latte ma non si preoccupa di nutrire se stesso.

Partiamo quindi Io, Sabba, Noli, Sfasano e demian alla volta di Roma.

Sosta in quel di Avellino per ricordare ai partenopei che LECCE MERDA BARI GRANDE AMORE 4 a 0 (caputo, marotta, donati, marotta) Durante il viaggio Chiavettomane mi tartassa di sms ("sto salendo sul treno""sto guardando fuori dal finestrino""il treno ha rallentato""il treno è fermo nella stazione prima della mia" ecc...) poi mi chiama chiedendomi a che ora saremmo arrivati.

Gli rispondo che saremmo arrivati verso le 10.30 e lui mi dice che sarebbe arrivato alle 10

Io ribadisco che saremmo arrivati COMUNQUE verso le 10.30 e lui continua a dirmi che sarebbe arrivato alle 10

io gli dico che "si ok vabbè" e lui mi chiede "a che ora dobbiamo vederci e dove"

io gli dico di scocciare caesar e lui mi chiede chi sia... io gli spiego chi.... vabbè vi risparmio il resto della conversazione.

Arriviamo in stazione dove incontriamo caesar e suo gemello malvagio, i quali non sanno che fine abbia fatto chiavettomane.

Cercando di ragionare come lui muoio. cioè penso: gli ho detto negozio nike

Era nel negozio nike, sopra, reparto donna.

Raccattiamo il fuggitivo e lo ammoniamo dicendo che ci deve una sorella.

Lui ci risponde dicendo: "non le dite niente che sennò lo dice a mamma e mamma non sa che sono qui"

decidiamo di essere clementi e di sfruttare la sua condizione clandestina più avanti.

Intanto i napoletani ci avvisano (dopo la nostra ennesima chiamata) del loro ritardo dovuto al traffico che stranamente noi, sulla stessa strada, non abbiamo incontrato o forse non l'abbiamo visto... o forse la Giungatomobile lo ha sorpassato.

Mentre ciondoliamo aspettando il resto della combriccola mi reco ai binari per cercare di capire con quale treno debba arrivare Sua Sciocchezza Neverfuck. Con me viene Chiavettomane, la polfer ci guarda e ci chiede i documenti che, giustamente, il buon chiavetta, da buon minorenne, non porta con se.

Dopo esser stato costretto con la forza dell'ordine a dire che ero con lui ci lasciano andare e quindi non vediamo che never è già arrivato.

Arriva anche la dolcissima smamma con big jack, a lei invece l'ho aspettata al binario.

Visto che i napoletani hanno sbagliato strada nonostante avessi spiegato loro che il tom tom dopo un ponte avrebbe detto girate a destra ma a destra c'eran dei lavori e che quindi avrebbero dovuto girare a sinistra e poi 2 volte a destra ci concediamo una visitina alla Giungatomobile e nell'attesa chiamo Ash, la quale non era al corrente del raduno.

Arrivano i napoletani, riescono a rompere uno specchietto e un guard-rail in 240mq di posti auto e ci rechiamo al pincio.

Ricordandoci l'esperienza dell'anno precedente (i nostri piedi sono segnati come quelli del Popolo Eletto in marcia verso la salvezza) ci rechiamo in galleria per acquistare provviste da portarci durante il viaggio.

Due minuti dopo, grazie ad una cosa chiamata metropolitana, che chiavettomane non sa usare (abbiam dovuto spiegargli cosa vuol dire "fare il biglietto" e "insereire qui le monete") siamo arrivati al Burger king Flaminio che ci ha fornito wc e cibarie.

Dopo la scalinata del pincio obbligatoria ci sdraiamo due minuti per poi essere ripresi dall'unico omino della forestale presente a roma quel giorno,

Ci rechiamo quindi alle panchine dove armati di cibo bevande e alcoolici iniziamo i momenti clou del raduno.

come sottofondo "momenti di gloria". Arriva Ash ed io con passi in slow motion lo vado ad abbracciare. Lui purtroppo non conosce i nabbi e glieli presentiamo.

La cosa più bella è che, quando ha visto hellequeens ha esclamato "nooooo, scè sèi anche tè GANON!"

tra le risate generali Notiamo che ci ha raggiunti anche una graziosa fanciulla del biafra detta carolina (non per le tette) piergiovanna ermenegilda damiana agostina francesca per gli amici Ciak. la quale, a differenza di altri 4 presenti, si è tagliata i capelli e gli ha anche tinti color FIENO.

Nonciloveline a parte, ma anche no perché la fanciulla attrae, e anche molto, il nostro milord antonio (che si allontana per salutare degli amici e torna dopo mezz'ora)

, iniziamo, anche grazie a Ga... hellequeens a divertirci.

Il limoncello della mamma finisce subito e iniziano quindi i canti accompagnati da chitarra e beatbox.

Dopo aver riarrangiato molte canzoni e storpiato altre hit, decidiamo di suonare qualcosa che possa essere anche ballabile.

Helle da sfoggio del suo repertorio da macho man caliente facendo scorrere el suos plettros sardos sulles cordes de la hitaàrras e incomenciandos a sonar unos tangos ahompannatos dal sottoscrittos. Al sientro dellas pistas se riecano i dues ballerinos sfasanos es cajjator pedignèros che cièdonos de alzàr el livello de la musica.

Alora decidemos de empezar "EL TANGO DE LA MUERTE"

Fuoco e fiammes invadono il pincio per la seduzione e l'intriogo del ballo tanto che ciak finisce un'intera scatola di anticoncezionale pur di non rimaner incinta solo a guardare la carica di ormoni che veniva spruzzata dai due tangheiros e dai calientissimi cantanti

Dopo i giuochi decidiamo di chiamare il Vostro Odore Puzza_87 per salutarlo.

Chiavettomane desidera parlare ardentemente con lui e quindi prende il mio cellulare e lo chiama col vivavoce

Il Vostro Odore Puzza_87, da bravo nonciclopediano, risponde dicendo: questa è la segreteria del Vostro Odore Puzza_87, fatemi un pompino dopo il bip.

.

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...

....

.....

chiavettomane CHIUDE LA CHIAMATA E DICE:

"eh, mah aha rihspohosto ha sehreteriha helehfoniha, OH HIUSO"

Dopo L'EPIC FAIL di chiave (WIN di Vostro Odore Puzza_87) , lo richiamiamo per dire le solite futili frasi di circostanza

Dopo aver regalato una rosa ad ognuna delle fanciulle presenti mi viene in mente l'orario e il biglietto del treno comprato per caccia.

Il treno sarebbe partito "quarto e le sei" che penso sia "un quarto ALLE sei" e quindi le 6 MENO UN QUARTO e quindi.... "tra 10 minuti Chiavettomane ha il treno"

Salutiamo ciakka in fretta e furia e ci teletrasportiamo a termini ma il treno di chiave è partito da 10 minuti abbondanti. Chiavettomane se ne frega e gli ricordiamo che ce n'è uno alle sei. Insieme a cesare cambia il biglietto al botteghino ma sono le 6 meno cinque quindi smamma, da brava mamma con il suo braccio da pannolino tutto fasciato, prende il chiavetta e, insieme all'esperto capotreno di turno, io, lo porta nel vagone e lo fa sedere al posto giusto.

Sta per partire anche never il quale ha il tempo però di salutare la nostra martolina via telefono visto che è il primo raduno che fa senza di lei (aggiornamenti presto in nonciloveline?) e voleva dirle che ha pensato a lei e che lo abbiamo trattato bene.

Salutiamo anche noi martolina e never e ci rechiamo al parking giolitti per gli ultimi saluti.

Decidiamo di intraprendere il viaggio di ritorno.

Ash ci accompagna con smamma al parcheggio.

Il casellante mi fa uno sconto di 2 euro sulla tariffa giornaliera e dopo saluti e baci andiamo via decidendo di seguire i napoletani fino al bivio per CanOUsa.

Dopo 2 semafori li perdiamo anzi, li doppiamo per poi rivederli fermi con le 4 frecce: caccia ha resettato il tom tom.

Il tempo di ritrovare il segnale noi eravamo già all'autogrill di Avellino (0-4 lecce merda) a cenare con il chiavettomane che mi manda l'ultimo sms

"sono tornato a casa nonostante i vari pericoli. cosa è successo dopo?"

nonostante la mia fama di noto oratore per evitare di intasarmi la memoria messaggi gli rispondo:

Nulla. Buonanotte e continuo a messaggiare con l'amica di mia sorella che stranamente si è interessata della mia persona (noncicloveline?)

In piedi da SX

Black Out: muto per tutto il tempo. Forse se l'è presa perché gli ho detto che guida come una femminuccia. Voto 6. Alla prossima

Big Jack: anche lui meno sciolto nel parlare rispetto al forum. C'ha na faccia.... Voto 6.5 Anche te, alla prossima ci si conosce meglio

Sabba: la solita stronza Voto 10 perché le voglio bene nonostante mi tratti come se fossi suo figlio stronzo

Hellequeens: Grazie per il limoncello e per la chitarra col plettro sardo. Ci hai fatti divertire. Voto: 8 c'è stato feeling, soprattutto durante il tango de la muerte

Smamma: immensa unica dolce smamma voto 10+ perché è unica

Ashley: è venuto solo per me e come sempre ha legato con tutti. Voto 9: ti voglio bene truzzone

Sua Allupatezza Alex Ginger Miticifarei: lascia la parola agli altri visto che parla sempre lui

Caccia: michael jakson e "nome di tizio famoso che balla il tango" gli fanno una pompa: Voto 8 il nostro personaggio

Seduti sulla panchina da SX

Ciak: bella e simpatica Voto 8 perché abbiam parlato poco

Demian: gran conoscenza, ce l'avevo a due passi da casa e... vabbè Bari è bari è un grande (rubacuori) e un gran figo Voto 9: ora vediamoci più spesso

Noli: ma senza di lui che rimane sveglio in macchina per Parlare con me (parlare con me, avete sentito bene) come farò nei miei viaggi? Voto 10: grande vitins

Caesar: Un ragazzo "apposto" disponibile e generoso. Voleva ospitarci tutti a casa sua ma noi siam riusciti a prendere in tempo i nostri treni Voto 10: Grande scè

Gemello malvagio: Un po' silenzioso quest'oggi ma sempre attivo e simpatico Voto 8: dai che la prossima ci sono più gnocche

Per terra (La feccia del forum) XD

Sfasano: Mi fai sentire un "CICCIONE OBBESO" voto 5 come i chili che dovresti prendere a settimana per i prossimi 3 mesi

Chiavettomane: Istituiamo il progetto: Ufficio Complicazione Affari Semplici e mettiamoci lui a capo Voto 7: non hai portato tua sorella

Dietro la macchina fotografica

Sua Sciocchezza Neverfuck: ma questo uomo misterioso è un grande Voto 9: è unico



CAESAR

CAPITOLO 1 - TERMINI

La mattina del 27 Agosto sembrava una mattina come le altre. Il sole splendeva alto nel cielo, gli uccellini cinguettavano e i passanti si affrettavano per andare al lavoro, con i loro completi grigi e le loro valigette.

Come tutte le mattine, Caesar si era alzato, si era preparato per uscire e aveva fatto colazione. Tutto sembrava perfettamente normale, e di certo non poteva immaginare che di li a poche ore la sua vita sarebbe stata completamente sconvolta.

Dopo aver rapidamente controllato il programma della giornata, lui e Savoiardo uscirono di casa in perfetto orario[citazione necessaria], e si avviarono verso la Stazione Termini.

Il gruppo esplora i sotterranei della Stazione Termini

Al loro arrivo al luogo dell'appuntamento non trovarono nessuno, ma dopo un'attenta perlustrazione, furono in grado di riconoscere Chiavettomane nel ragazzo che si affacciava furtivo dal secondo piano del negozio Nike. Decisero tuttavia di ignorarlo e di studiare il suo comportamento, fingendosi dei clienti. Fu in quel momento che, dalla vetrata del negozio, videro arrivare il clan dei Pugliesi, e gli corsero incontro. E furono feste e abbracci e risate.

« Per me è stata una grande emozione riabbracciare Noli, Sabba e Alex. E anche conoscere Demian. Quando abbracciai Sfasano, poi...Temevo si potesse spezzare! »
(Ha dichiarato successivamente Caesar)

Quando poi anche il buon Chiavetta decise di scendere dal suo nascondiglio, il Raduno poteva ufficialmente dichiararsi iniziato. Tuttavia si doveva ancora aspettare l'arrivo degli altri. Fu Alex a prendere l'iniziativa, e insieme a Chiavettomane si diresse si binari per trovare informazioni utili. Coloro che rimasero al punto di ritrovo, invece, si buttarono per terra per gozzovigliare e chiacchierare allegramente.

CAPITOLO 2 - L'ATTESA

Con il passare del tempo il gruppo si faceva sempre più inquieto. Non c'erano tracce dei treni che dovevano arrivare, e nessuna notizia del gruppo Napoletano in auto.

Straziati dall'ansia e coi nervi a fior di pelle, i ragazzi attendevano in silenzio fissando il cellulare di Alex, e sperando che squillasse. Ma niente. L'attesa divenne drammatica, quando Chiavettomane tornò dai treni trafelato, con la maglia strappata e delle ferite sul volto e sulle braccia gridando: "Hanno arrestato Alex!".

Nel gruppo scoppiò il panico. Demian scuoteva la testa taciturno, e perfino Sabba non aveva più parole. Il piccolo Sfasano aveva cominciato a piangere, mentre Noli lo accudiva e gli offriva della birra per consolarlo.

In seguito, quando glielo chiedevano, Caesar non riusciva mai a ricordare bene questa parte della storia. Sapeva soltanto che il gruppo era a pezzi, e che sentivano come se il mondo gli fosse crollato addosso. E improvvisamente la luce. La salvezza, materializzatasi nella persona di Nevermind

« Quando lo vedemmo, capimmo subito che i nostri problemi erano finiti. Non aveva senso preoccuparsi..Non so spiegarlo bene. So solo dirvi che tutto rallentò, e un'attimo dopo Alex era di nuovo a fianco a noi, sorridente come al solito.  »

Da quel momento in poi le cose cominciarono a mettersi meglio. Rinfrancato, il gruppo riuscì addirittura a trovare il sorriso all'arrivo di Smamma e Big Jack.

CAPITOLO 3 - L'ODISSEA PARTENOPEA

Prima di proseguire con la nostra storia è necessaria una parentesi. La spedizione Napoletana, formata da Black Out, Hellequins e Cacciatorpediniere, aveva detto che sarebbe arrivata a Roma per le 11.30/12.00 al massimo.

Sapendo questo, gli altri partecipanti si erano ragionevolmente preoccupati, quando alle 12.30 ancora non avevano loro notizie.

Per ingannare il tempo, il gruppo decise di fare una passeggiata dentro Termini, nella parte più commerciale. Entrati in un Discount, i Nonciclopediani poterono fare provviste per l'immediato futuro, e rinfrescarsi grazie alla dolce brezza dell'aria condizionata del locale. È importante segnalare questo luogo in quanto, laddove i vari Caesar, Sfasano e Alex acquistarono una Coca Cola, Chiavettomane preferì piuttosto comprare un buon latte alla fragola.

Quello che però non potevano sapere, è che per raggiungere Roma i tre Napoletani avevano dovuto affrontare delle terribili prove, come la rivolta dei ferrotranvieri, un automobilista pazzo e il pericolossissimo traffico fantasma del casello di Roma Sud.

Quando finalmente giunsero a Roma, a un passo dall'arrivo sbagliarono strada, e rimasero invischiati nel traffico cittadino della Capitale. Erano le 13.30, quando raggiunsero gli altri al parking di Via Giolitti.

CAPITOLO 4 - PROCACCIARSI IL CIBO

La squadra Nonciclopediana al gran completo era ora pronta per dare inizio all'avventura.

Guidati dagli autoctoni Caesar e Savoiardo, e dall'immancabile Alex, si diressero dapprima nei sotterranei della Stazione Termini, dove riuscirono a prendere la metro con non poche difficoltà, poi al piazzale Flaminio, dove poterono ristorarsi e rinfrescarsi presso il Burger King ufficiale di Nonciclopedia, tappa fissa di ormai tre raduni Romani, e infine tra le fresche e ombrose fronde di Villa Borghese, dove poterono consumare il pasto.

Tutto ciò non fu semplice. Perfino comprare il biglietto per la metro nascondeva delle insidie. Senza parlare della scalinata del Pincio, che per poco non ammazzava il nostro admin. E della protezione animali che ci ha scacciato dall'aiuola dove volevamo mangiare.

CAPITOLO 5 - MOMENTI DI GLORIA 400px|left|thumb|Il Tango de la Muerte! Finito di mangiare, l'incontro prese una piega decisamente diversa grazie all'inaspettata comparsa di una bottiglia di vino, di una di limoncello e di una chitarra.

Fu in questo momento che li raggiunse Ciak, subito seguita da Ashley, accolti con abbracci, baci e alcool.

Dopo il ritorno di Demian, che non si sa bene dove fosse finito, Hellequins iniziò a suonare la sua chitarra, accompagnato dalla voce di Alex. Sfasano e Cacciatorpeniere diedero spettacolo ballando l'intrigante "Tango de la muerte", Demian ci deliziò con una canzone di sua creazione intitolata "Lecce merda", altre canzoni furono riadattate e altre hit storpiate(Cit.)

Tra chiacchiere, foto[2], video, telefonate e canzoni, il tempo è volato via veloce. Talmente veloce che nessuno si è reso conto che Chiavettomane rischiava di perdere il treno. Nemmeno Chiavettomane stesso!

CAPITOLO 6 - VELOCE COME UN TRENO

La sfrenata fuga da Villa Borghese portò il gruppo di nuovo al piazzale Flaminio, dove salutò Ciak in fretta e furia e si gettò a capofitto nella metro, direzione Termini.

Raggiungere la stazione in tempo per far prendere il treno a Chiave sembrava impossibile, e difatti lo era. Giunti a Termini lui, Alex e Caesar partirono in una corsa folle attraverso la stazione, fino a raggiungere il binario 5, dove il treno per Firenze era partito da qualche secondo.

Dopo aver rubato delle biciclette a dei bambini, i tre si gettarono all'inseguimento dell'Intercity, pedalando come folli sulle rotaie.

Davanti a loro il treno sbuffava e fischiava, e le biciclette ansimavano esauste, mentre i loro cavalieri le mandavano al galoppo. Poi il treno accellerò e loro lo videro scomparire in una nuvola di polvere.

Mestamente, tornarono alla stazione e si ricongiunsero agli altri, delusi e sconfitti.

Chiavettomane riuscì a convincere una simpatica signora a cambiare il suo biglietto per quello di un treno che partiva 20 minuti dopo, raccontandole che stava inseguendo il suo vero amore e che avrebbe rimpianto per tutta la vita di non aver preso quel treno.

CAPITOLO 7 - L'ADDIO

Venti minuti più tardi, accompagnato da Alex, Ashley e Smamma, Chiavettomane veniva amorevolmente posto sul suo treno.

Poco dopo toccò a Nevermind salutare.

Il resto della compagnia si diresse nuovamente al parking di via Giolitti, dove anche Alex, Noli, Sabba, Demian e Sfasano partirono verso l'assolata Puglia, e Black Out, Hellequins e Cacciatorpediniere verso la loro Napoli, accompagnati dal loro nuovo compagno di viaggio, Big Jack.

Smamma, Caesar, Savoiardo e Ashley, dopo qualche minuto si divisero e tornarono alle proprie case.

THE END

Basata su una storia vera, riadatatta liberamente dall'autore per renderla più interessante per un vasto pubblico

Hellequins

Raduno Nazionale del 27 Agosto Tutto comincia alle 7 di mattina, ora in cui mi sveglio nonostante abbia dormito poco e male. Faccio una bella colazione abbondante, esplico le mie funzioni fisiologiche per ben due volte e faccio una bella doccia rinfrancante. Organizzo poi tutto il bagaglio all'ingresso e facendo la lista delle cose da portare scopro con raccapriccio di non avere il navigatore. Erano le 8 e mezza. Corro a prenderlo da mia madre e ritorno ancora prima che Black Out mi avvisi del suo ritardo e della sua incapacità di trovare nuovamente la mia umile magione. Tuttavia riesce a trovare il ponte levatoio da me indicatogli ed a recuperarmi. Con lui doveva esserci Cacciatorpediniere, ma di lui non c'è traccia. Dobbiamo andarlo a prendere alla stazione di Piazza Garibaldi! mi dice, ricoprendolo di insulti. Arriviamo a Piazza Garibaldi in poco tempo e, tra tassisti impazziti e vigili che ci insultano come dannati, recuperiamo lo stranito Caccia che con candore afferma che i treni che portano al paese innominabile di Black Out sono stati soppressi. Perché non sopprimono te, fottuto bastardo?? gli domanda con ardore Black, ottenendo come risposta soltanto un sorriso sardonico. In ogni caso partiamo di gran carriera verso Roma ormai alle 11 di mattina, completamente fuori orario, come tra l'altro da me preventivato. Più volte veniamo sollecitati dalle chiamate dei solerti baresi, ma Black si prende persino il lusso di fermarsi in un autogrill e lascia me in macchina a sentire Since i've been loving you dei Led Zeppelin. Black e Caccia tornano in macchina armati di Pringles e riescono a lasciare briciole di patatine in qualsiasi interstizio presente nell'abitacolo. Sembra quasi lo facciano volutamente. Appena prima di partire Black mi aveva urlato CAZZO NON SI MANGIA IN MACCHINA M'E CAPIT'?? ma ormai doveva averlo già dimenticato. Dopo che il casello autostradale ci piglia abbondantemente per culo per circa 30 minuti, arriviamo nei pressi di Roma seguendo un navigatore esitante, il quale ci consigliava la strada con frasi del tipo Tra cinq-uan-ta METRI! Svoltare a destra, POI! Non lo so... Nonostante le difficoltà e le insidie della capitale giungiamo insperatamente nel posto concordato, il favoloso Giolitti Parking nei pressi della stazione di Termini, dove veniamo accolti dalle ingiurie della truppa ormai al completo pronunciate in svariati dialetti. Andiamo quindi felici a parcheggiare ma ecco la tragedia: Black scopre di non saper guidare e prende ogni singolo palo o pilastro che sia del parcheggio, scheggia auto e rompe vasi risalenti alla dinastia Ming. Alex rimane scioccato da una tale furia e si isola in un soliloquio struggente: L'orrore... Finalmente riesce a parcheggiare e ci allontaniamo alla svelta prendendo in tutta fretta la metropolitana. Segue baldoria a Villa Borghese con altri arrivi e tanta musica, balli e canti. Saltiamo tutto ciò per brevità. [...] Ritorniamo al Giolitti Parking e quasi con commozione (cerebrale) ci salutiamo tutti con abbracci Mulino Bianco e baci Perugina. Saliamo quindi in macchina di Black, ma siamo ormai diventati quattro. Non che Black o Caccia abbiano partorito, semplicemente a noi si è unito quella sagoma di Big Jack. Ci muoviamo quindi alla volta di casa sua e comincia un epopea senza fine nelle campagne nei dintorni di Latina, dato che il mio navigatore è davvero un cesso e BJ ha il senso dell'orientamento di una talpa in un banco di nebbia. Nel frattempo si cazzeggia in macchina con i tentativi sconvolgenti di Caccia di intavolare una discussione seria riguardo l'ebraismo ed il fatto che il Popolo Eletto abbia impiegato 40 anni per attraversare la penisola del Sinai nel dirigersi verso la Terra Promessa, nutrendosi con la Manna. Evidentemente anche allora il software del loro navigatore non era gran cosa. Comunque portiamo a casa BJ sano e salvo. Black a quel punto mi dice una frase che non dimenticherò mai: Il tuo navigatore sa quale strada dobbiamo prendere vero? Perché io mi rompevo il cazzo di farmi rispiegare la strada da Big Jack... In quel momento devo aver detto al caro Black cose orribili di cui non mi vergogno affatto. Dopo un ora e mezzo circa giungevamo a Frosinone dopo aver attraversato 9 foreste tra cui quella di Teutoburgo ed aver dovuto guadare il Po. Risolto il problema ritorno a casa, comincia fra me e Black un accesa discussione nel tentativo di calcolare le spese. In ogni caso non si sa bene chi abbia speso cosa e quanto dato che Caccia annulla qualsiasi ragionamento svegliandosi e cianciando riguardo la bellezza. Black, più pratico, ci minaccia di morte nel tentativo di farci pagare quanto gli dobbiamo. Lasciamo Caccia per primo, dato che deve recarsi ad una festa con le sue amiche e la sua fidanzata. Riesce con una scusa a non pagare Black il quale si domanda ancora come abbia fatto. Black mi accompagna dunque a casa e finalmente termina una giornata faticosa, divertente e piena di aneddoti da ricordare che ho già dimenticato.

Termina qui il resoconto, farà schifo a molti, farà cagare altri, ma ciò che importa è essere tornati vivi a casa ed essere stati insieme facendo bagordi. Ringrazio tutti per il calore, la gentilezza e la gran simpatia dimostrata, soprattutto i baresi che sono dei ragazzi d'oro, Black che è un coglione e l'appoggio fidato Caesar, un vero geniere nonciclopedico. Alla prossima!

Note