Utente:Cacciatorpediniere/Sandbox/4: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 44: Riga 44:
*'''Materiale''': pietre e materiale di scarto
*'''Materiale''': pietre e materiale di scarto
*'''Descrizione''':Il tempio erettèo d'Atene, o anche èretteo, oppure eretteò, altresì detto "mettete l'accento dove cazzo ve pare", è il tempio più famoso di Atene dopo il partenone, il tempio di Afrodite, la Thòlos e la vasca da bagno intestata ad [[Apollo]]. Esso fu costruito secondo lo stile ecologic-grunge: furono usati materiali di scarto come materassi sfondati, aratri malandati, suocere e vecchi pneumatici. Il tutto fu disposto un po' a casaccio e ricoperto di cemento. Se pensate che queste siano le "rovine" vi sbagliate: l'eretteo di Atene è sempre stato così sgarrubbato. Sul retro possiamo notare graffiti e dediche d'amore in [[greco antico]]. È patrimonio dell'Unesco dal [[2006]].
*'''Descrizione''':Il tempio erettèo d'Atene, o anche èretteo, oppure eretteò, altresì detto "mettete l'accento dove cazzo ve pare", è il tempio più famoso di Atene dopo il partenone, il tempio di Afrodite, la Thòlos e la vasca da bagno intestata ad [[Apollo]]. Esso fu costruito secondo lo stile ecologic-grunge: furono usati materiali di scarto come materassi sfondati, aratri malandati, suocere e vecchi pneumatici. Il tutto fu disposto un po' a casaccio e ricoperto di cemento. Se pensate che queste siano le "rovine" vi sbagliate: l'eretteo di Atene è sempre stato così sgarrubbato. Sul retro possiamo notare graffiti e dediche d'amore in [[greco antico]]. È patrimonio dell'Unesco dal [[2006]].
*'''Il mito''': un tempo viveva in questo tempio l'indovino Tikaèste, il mago a tre teste: la prima testa diceva sempre la verità, la seconda mentiva sempre e la terza canticchiava perennemente le canzoni dei [[Deep Purple]]. Purtroppo del mito non ci rimangono che esigui frammenti: sappiamo soltanto che alla fine Tikaèste muore in una maniera probabilmente brutale.
*'''Il mito''': un tempo viveva in questo tempio l'indovino Tikaèste
|immagine6=Teatro greco vecchio.jpg
|immagine6=Teatro greco vecchio.jpg
|commento6=<br />
|commento6=<br />

Versione delle 10:42, 16 mag 2010


*Soggetto: strilòbbato anfistrabico *Stile: arcaico standard *Collocazione: museo delle colonne, Colonia *Materiale: colori a tempera su cartina Rizla *Descrizione: Uno dei pochissimi reperti archeologici cartacei dell'antica Grecia a non essere stato rollato e utilizzato per scopi poco professionali. È ivi raffigurata la parte superiore di una colonna dello stile scrinzio, originario della città di Scrinzia, oggi ricpoerta dal mar Nero e dimenticata pure dai pesci. La colonna è di colore scrizio, una sfumatura del giallo ocra riscontrata per la prima volta nei boccali scrinzi nella città di Scrinzia. Sopra vi è un mattone incolore e ancor più sopra l'eroe scrinzio Caradone che doma il suo cavallo Caracazzo. *Il mito: la leggenda narra che Caradone, già noto per aver salvato Afrodite dal pericolo delle doppie punte, doveva scendere in guerra contro i Persiani. Il suo cavallo Caracazzo non accennava però a partire, e Afrodite, in segno di riconoscenza, offrì a Caradone una carota magica da far mangiare al cavallo. Caracazzo corse così forte che si schiantò contro una colonna uccidendo il padrone e sè stesso. Questa colonna è così decorata in memoria di questo spiacevole episodio del mito.

*Soggetto: colonna fluttuante *Stile: arcaico dorico *Collocazione: aria *Materiale: elio solidificato *Descrizione: è obbligatorio soffermarsi sulle famosissime colonne doriche fluttuanti. Nel 400 a.C. il tiranno ateniese Ampollosio Strotio decise di dare nuovo splendore ai templi della sua città. Spese i soldi che sarebbero dovuti servire per finanziare la ricerca in costosissime colonne d'oro, da cui il nome "colonna dorica". La gente moriva di peste ma in compenso i tebani di passaggio dimostrarono di apprezzare questo stile architettonico. Apprezzarono tanto queste colonne a rubare tutto l'oro con cui erano ricoperte. Rimase in superficie l'elio solidificato che non solo era antiestetico ma anche fluttuante, e quindi instabile. *Il mito: si dice che gli dèi, reputando scadenti i templi commissionati da Ampollosio Strotio, lo uccisero mentre tentava di riacciuffare le colonne volanti.

*Soggetto: colonna nana *Stile: Arcajco Jonico *Collocazione: Ionich Museum, Gotham City *Materiale: Marmarrone, un tipo particolare di marmo dal colorito marrone. A causa del colore, quindi, le colonne ioniche erano anche dette Stronzimpiedi. *Descrizione: le colonne nane ioniche furono costruite in tempi antichissimi, forse coincidenti con "una volta". Tempi così remoti che gli uomini erano bassissimi: essi credevano che il mondo fosse alto 1 metro e 80, e che erano necessarie colonne potenti per non far cadere il cielo. Esse avevano anche un'acconciatura molto particolare, a far invidia alle migliori colonne scrinzie. *Il mito: Zeus, per puro divertimento e per disprezzo nei confonti di questi omuncoli, fece cadere il cielo su di loro, frantumando il 90% delle colonne.

*Soggetto: colonna eccentrica *Stile: Corintian New Wave *Collocazione: MOMA, New York *Materiale: pietre, frasche e altre pietre *Descrizione: Senza dubbio la colonna più eccentrica dello stile più eccentrico del popolo più stupido. Infatti soltanto architetti così stupidi come quelli di Corinto avrebbero potuto ideare una colonna del genere. Ma avete visto? Quale architetto sano di mente metterebbe delle foglie di tabacco per decorazione? E quel fiore! Vogliamo parlarne? Ha tutta l'aria di dire "Ehi, guaratemi, sono una colonna gay!" *Il mito: Apelle, figlio di Apollo, giocando a bowling con la sua palla di pelle di pollo fece cadere tutte le colonne (i birilli), che distrussero la città di Corinto. Purtroppo è solo una leggenda.

*Soggetto: tempio di contemplazione divina *Stile: grunge *Collocazione: zona malfamata di Atene *Materiale: pietre e materiale di scarto *Descrizione:Il tempio erettèo d'Atene, o anche èretteo, oppure eretteò, altresì detto "mettete l'accento dove cazzo ve pare", è il tempio più famoso di Atene dopo il partenone, il tempio di Afrodite, la Thòlos e la vasca da bagno intestata ad Apollo. Esso fu costruito secondo lo stile ecologic-grunge: furono usati materiali di scarto come materassi sfondati, aratri malandati, suocere e vecchi pneumatici. Il tutto fu disposto un po' a casaccio e ricoperto di cemento. Se pensate che queste siano le "rovine" vi sbagliate: l'eretteo di Atene è sempre stato così sgarrubbato. Sul retro possiamo notare graffiti e dediche d'amore in greco antico. È patrimonio dell'Unesco dal 2006. *Il mito: un tempo viveva in questo tempio l'indovino Tikaèste, il mago a tre teste: la prima testa diceva sempre la verità, la seconda mentiva sempre e la terza canticchiava perennemente le canzoni dei Deep Purple. Purtroppo del mito non ci rimangono che esigui frammenti: sappiamo soltanto che alla fine Tikaèste muore in una maniera probabilmente brutale.

*Soggetto: teatro semicirconferenziovale *Stile: classico *Collocazione: procedendo per via Pericle, imboccare strada delle dee bendate e svoltare al secondo semaforo a destra. *Materiale: mattoncini Lego *Descrizione: il teatro greco forniva l'opportunità ai cittadini della Grecia di incontrarsi, conoscersi ed esprimere le proprie opinioni: dunque nessuno si curava dello spettacolo rappresentato, e gli attori invece di recitare avrebbero potuto benissimo giocare a campana mentre gli spettatori facevano i loro bagordi. Ovviamente non tutti potevano accedere al teatro: l'entrata era riservata a coloro che esibivano cappello a cilindro e monocolo. Dal punto di vista stilistico il teatro ha la conformazione di una ciambella mangiucchiata. I gradini sono assai ruvidi: per ovviare a questo problema gli spettatori portavano dei cuscini da casa oppure ordinavano allo schiavo di chinarsi e far loro da sgabellino. L'UNESCO ha dichiarato il teatro patrimonio dell'umanità nel 2006. *Il mito: l'8 ottonide dell'888 a.C. gli spettatori non avevano nulla da dirsi e prestarono attenzione allo spettacolo. Gli attori, però, non avevano allestito nulla, e calò un silenzio tombale per 3 ore e mezza. Zeus, tanto per rompere il cazzo, scatenò una pioggia di lava sul teatro e stupro le figlie di ogni vittima, "dalle quali nacquero gli eroi Aarione, Aacaanto, Abelardo, Abione, Acàstone, Acciolo, Accattone, [...], Zùzade, Zuzzerellaste" (Omero, Iliade, libro XVII degli elenchi interminabili).