Utente:SorroW/Sandbox: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Riga 14: Riga 14:
==Le città stato==
==Le città stato==
Un giovedì nacquero nella Mesopotamia le città-stato: queste erano città, ma anche stato, e generalmente delimitate da un trattino.
Un giovedì nacquero nella Mesopotamia le città-stato: queste erano città, ma anche stato, e generalmente delimitate da un trattino.
Il tempio era il centro della vita religiosa. La religione era rispettata da tutti, dato che non c'erano ancora tasse che i sacerdoti potevano non pagare, e che se noi bestemmiamo un [[Dio]] grasso e barbuto senza alcun problema, loro avevano un po' di timore ad insultare una divinità nota per la violenza e grossa abbastanza da coprire le stempiature di [[Fassino]].
Le città erano costruite intorno a due edifici più importanti: il tempio e il palazzo reale.
I Sumeri adoravano una particolare divinità, [[Gilgamesh]], di cui conosciamo la storia perché un mio amico è Sumero, e me l'ha raccontata. Si narra che Gilgamesh abbia salvato più volte la città di Uruk, benché gli abitanti non glielo avessero chiesto, anzi stava loro anche un po' sul cazzo, e che rifiutò di sposare una dea perché non prendeva la pillola.

Il tempio era il centro della vita religiosa. I Sumeri adoravano una particolare divinità, [[Gilgamesh]], la cui storia è narrata nel primo poema epico della storia dell'umanità, [[La carica dei 101]]. Si narra che Gilgamesh salvato più volte la città di Uruk, benché gli abitanti non glielo avessero chiesto, anzi stava loro anche un po' sul cazzo, e che rifiutò di sposare una dea perché non prendeva la pillola.

Versione delle 17:28, 14 dic 2011

I Sumeri furono il primo popolo ad esistere, e la prima civiltà organizzata dopo La Valle Incantata. Per questo sono ricordati come inventori dell'inventabile: furono i primi ad utilizzare il fuoco, inventarono la ruota, la scrittura, le mani e i piedi.


Preambolo

In quanto primi uomini, discendono probabilmente dai dinosauri. Attorno al IV millenio si stabilirono in una regione che non era poi così fertile, ma aveva la forma di una mezza luna, che a questi uomini piaceva particolarmente: la Mesopotamia. La Mesopotamia corrisponde più o meno all'attuale Iraq, quindi discendete tutti da qualche iraqueno cavalca-pecore.

La Mesopotamia si trovava fra due fiumi, e questo creava non pochi problemi: durante le stagioni piovose, spesso straripavano, e i metodi per difendersi dagli alluvioni erano ancora arretrati. Di solito i Sumeri non riuscivano e bere tutta l'acqua che usciva dal fiume, e perciò subivano molti danni.

Il terreno della zona era principalmente composto da terra, e l'atmosfera da aria, e in queste condizioni i primi Sumeri iniziarono, per ripararsi dal fetore emanato dallo sterco degli animali, a costruire case fatte di merda, con lo stesso criterio secondo il quale gli Eschimesi si riparano dal freddo con case di ghiaccio. L'odore era passabile, ma il colore proprio no, e allora i Sumeri dopo aver inventato il legno, lo usarono per costruire le prime abitazioni.

Una volta sviluppate le abitazioni, inventarono le prime cucine, e quindi le prime donne.

Le città stato

Un giovedì nacquero nella Mesopotamia le città-stato: queste erano città, ma anche stato, e generalmente delimitate da un trattino. Il tempio era il centro della vita religiosa. La religione era rispettata da tutti, dato che non c'erano ancora tasse che i sacerdoti potevano non pagare, e che se noi bestemmiamo un Dio grasso e barbuto senza alcun problema, loro avevano un po' di timore ad insultare una divinità nota per la violenza e grossa abbastanza da coprire le stempiature di Fassino. I Sumeri adoravano una particolare divinità, Gilgamesh, di cui conosciamo la storia perché un mio amico è Sumero, e me l'ha raccontata. Si narra che Gilgamesh abbia salvato più volte la città di Uruk, benché gli abitanti non glielo avessero chiesto, anzi stava loro anche un po' sul cazzo, e che rifiutò di sposare una dea perché non prendeva la pillola.