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« Sorridi e annuisci »
(Cervello)

Il sorridi e annuisci è una tattica in voga da secoli, usata da tutti gli studenti,ma non dai secchioni, il quale scopo è mascherare il menefreghismo provato verso l'argomento spiegato in quel momento dall'insegnante.

L'inizio della pratica

 
A sinistra gli indigeni che provano la tattica

I primi a usare questa tattica furono, nel 1492, gli Indiani, per comunicare con gli Europei; questo caso è un po' diverso da quello solito dei nostri tempi, perchè gli indiani usarono la tattica solo perchè non capivano un acca di quello che dicevano i conquistatori (e viceversa). Naturalmente facendo così sembravano interessati e intelligenti. Questo è infatti lo stesso scopo degli studenti di tutto il mondo; sembrare interessati all'argomento che il professore sta continuando a spiegare, tutto eccitato essendo convinto che gli studenti per una buona volta stiano seguendo.

Purtroppo per gli indigeni,la tattica non funziono, e contro ogni aspettativa furono sterminati in massa.

La Ripresa

File:Ominopadre.gif
L'omino sentenzioso usa molto la tattica "sorridi e annuisci"

Per più di 400 anni nessuno provo di nuovo a sorridere e annuire per paura di essere sterminato da gente che non capisce la tua lingua. La tattica, però, fu ripresa da uno studente agli inizi del '900, che, stranamente, per una volta aprì un libro di studi, e lesse la storia degli indigeni. Allora, il piccolo Silvio inizio a provare la mitica tattica davanti agli insegnanti, avendo risultati positivi. Piano piano provarono questo fenomen si estese ad altri compagni di scuola; Umberto, Fausto e Romano.

Così il fenomeno cominciò a estendersi di una sola scuola, fino a diventare una tattica internazionale.