Nicolae Ceaușescu: differenze tra le versioni
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Nato in una numerosa famiglia contadina nel villaggio di Scornacchiaști, nel distretto di Ollio, Ceaușescu si trasferì a [[Bucarest]] nel 1929 per diventare apprendista calzolaio, tutta via cambiò idea quando capì che comandare è meglio che [[Sesso|fottere]]. |
Nato in una numerosa famiglia contadina nel villaggio di Scornacchiaști, nel distretto di Ollio, Ceaușescu si trasferì a [[Bucarest]] nel 1929 per diventare apprendista calzolaio, tutta via cambiò idea quando capì che comandare è meglio che [[Sesso|fottere]]. Quindi si unì al braccio armato del Partito Comunista Rumeno e andò in giro per le strade di Bucarest a inneggiare alla rivoluzione. Per protestare contro l’obbligo di portare la svastica e di fare il saluto nazista negli ambienti lavorativi organizzò un Maxi sciopero mondiale, che trovò l’approvazione di tre contadini in Burkina Faso, con i quali Nicola soleva scrivere, ma in patria [[A nessuno importa|non importò a nessuno]], anzi chiamarono le autorità. La resistenza di Ceaucescu ai tristi militari della vile Intesa fu eroica e durò tre minuti, il tempo che le catene con cui per protesta si era legato al cancello venissero recise. |
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Versione delle 18:17, 16 lug 2022
Nicolae Ceaușescu (Cornificaști, 26 gennaio 1918 – Tâggioviște, 25 dicembre 1989) è stato un politico, dittatore, vampiro e bersaglio rumeno.
Biografia
Gioventù e inizi di carriera
Nato in una numerosa famiglia contadina nel villaggio di Scornacchiaști, nel distretto di Ollio, Ceaușescu si trasferì a Bucarest nel 1929 per diventare apprendista calzolaio, tutta via cambiò idea quando capì che comandare è meglio che fottere. Quindi si unì al braccio armato del Partito Comunista Rumeno e andò in giro per le strade di Bucarest a inneggiare alla rivoluzione. Per protestare contro l’obbligo di portare la svastica e di fare il saluto nazista negli ambienti lavorativi organizzò un Maxi sciopero mondiale, che trovò l’approvazione di tre contadini in Burkina Faso, con i quali Nicola soleva scrivere, ma in patria non importò a nessuno, anzi chiamarono le autorità. La resistenza di Ceaucescu ai tristi militari della vile Intesa fu eroica e durò tre minuti, il tempo che le catene con cui per protesta si era legato al cancello venissero recise.