Momo (romanzo): differenze tra le versioni

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Un giorno i grigi decidono di mandare il loro uomo migliore a far instupidire Momo, per comodità chiamamo il drogato "Ernesto". Ernesto cerca di rimbecillire la povera bambina regalandole una decina di [[Bratz]] con una voce stridula e [[millemila]] vestitini inutili da metterle addosso. Ma Momo non è abbastanza stupida e dice NOOOOOOO, subito dopo Ernesto prende un infarto ed esplode. Non c'era neanche bisogno di dargli un nome, [[pazienza]].
 
In seguito arriva una [[tartaruga]] fosforescente che, nel timore di altri venditori ambulanti, guida Momo verso la casa del suo padrone, il Mastro Hora. Anche se la tartaruga è di una lentezza esasperante si dice che sappia prefedereprevedere il futuro di mezzora. Peccato che questo fatto aiuta ben poco ad aumentare la sua velocità, così Momo si addormenta in strada e grazie alla forsa del venticello e alla trazione dei suoi capelli in stile [[paracadute]] riesce ad avanzare facilmente alla stessa velocità della tartaruga. E arrivano sani e salvi a destinazione.
 
Lì vengono acconti dall'ospitalità e dalle barzellette erotiche di Mastro Hora, che offre a Momo di dormire li per la notte.
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