Minsk: differenze tra le versioni

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'''Minsk''' è una ridente città situata nel bel mezzo del nulla, in una pianura per metà contaminata dalle scorie radioattive del disastro nucleare del 1985, per metà dalle scorie radioattive che amichevolmente vengono riversate oltre confine dai simpatici vicini ucraini, lituani e polacchi, sempre pronti a manifestare la loro ammirazione per il presidente operaio Lukashenko e gli amichevoli abitanti del luogo. Che non si capisce che cazzo abbiano da ridere, visto il posto in cui abitano…
'''Minsk''' è una ridente città situata nel bel mezzo del nulla, in una pianura per metà [[Immagine:Finlaymitragli.jpg|thumb|200px|left|Un tipico e pittoresco abitante di Kaunas, pronto ad accogliere festante i vicini di Minsk se solo oseranno far vedere la loro sporca faccia da culo in Lituania.]]contaminata dalle scorie radioattive del disastro nucleare del 1985, per metà dalle scorie radioattive che amichevolmente vengono riversate oltre confine dai simpatici vicini ucraini, lituani e polacchi, sempre pronti a manifestare la loro ammirazione per il presidente operaio Lukashenko e gli amichevoli abitanti del luogo. Che non si capisce che cazzo abbiano da ridere, visto il posto in cui abitano…



[[Immagine:Finlaymitragli.jpg|thumb|200px|left|Un tipico e pittoresco abitante di Kaunas, pronto ad accogliere festante i vicini di Minsk se solo oseranno far vedere la loro sporca faccia da culo in Lituania.]]





Versione delle 13:38, 2 feb 2009

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Template:ATTENZIONE: L'AUTORE DI QUESTO ARTICOLO, CONTRAVVENENDO ALLE LEGGI SULL'ESPORTAZIONE DI GNOCCA BIELORUSSA, è UFFICIALMENTE IN RELAZIONE CON UNA RAGAZZA DEL SUDDETTO PAESE. si PREGA D'INDIVIDUARE DENUNCIARLA ALLE AUTORITà COMPETENTI.

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« Minsk, caput Mundi »
(Qualcuno)


« Ed oltre! »
(Qualcuno)


« Minsk, porcaputt Mundi »
(Qualcuno)


« Sono venuto per ammirare personalmente l’ultimo baluardo storico del periodo sovietico e capirne la cultura e le motivazioni »
(Qualcuno)


« E per la gnocca »
(Qualcuno)


« Ma a me ricorda qualcosa… »
(Qualcuno)



Minsk è una ridente città situata nel bel mezzo del nulla, in una pianura per metà

File:Finlaymitragli.jpg
Un tipico e pittoresco abitante di Kaunas, pronto ad accogliere festante i vicini di Minsk se solo oseranno far vedere la loro sporca faccia da culo in Lituania.

contaminata dalle scorie radioattive del disastro nucleare del 1985, per metà dalle scorie radioattive che amichevolmente vengono riversate oltre confine dai simpatici vicini ucraini, lituani e polacchi, sempre pronti a manifestare la loro ammirazione per il presidente operaio Lukashenko e gli amichevoli abitanti del luogo. Che non si capisce che cazzo abbiano da ridere, visto il posto in cui abitano…






Storia.

Nessuno sa le ragioni per le quali la ridente città di Minsk fu fondata. Si dice che nei pressi dell’odierna città, vivesse un titano dagli sproporzionati poteri. Dal momento che Chuck Norris si dissociò immediatamente, la scelta ricadde sul fratello scemo del cognato della madre dell’amico del commercialista del fruttivendolo di un tale che una volta aveva visto Bruce Lee da lontano; non si sa se Mincz fosse il nome originale, o gli fosse stato dato da Turiddu Pavan, noto mercante sicul padovano che passava di lì per caso, che constatandone le eccelse doti, si era espresso con una locuzione tipica della sua terra, storpiata poi in lingua bielorussa. Altri storici affermano che la parola derivi invece dal russo мена, baratto secondo alcuni, una cazzata secondo altri. I russi da parte loro affermano che la parola non è nemmeno russa, in quanto col cavolo che prestano qualcosa a quei morti di fame dei bielorussi.





Mensk e suo fratello Cipp si rendono conto di ciò che hanno combinato, in un dipinto del famoso imbrattatele Chagall.



Qualsiasi sia l’origine del nome, la città, ormai definita dai suoi stessi abitanti “quel buco di culo in mezzo alle steppe ed alle paludi”, vanterà una storia molto turbolenta, riuscendo a farsi conquistare da più o meno tutti i popoli dei dintorni, polacchi compresi (i quali ancora oggi non riescono a credere d’avere vinto una battaglia e conquistato un paese), finchè nel 1920 diventa finalmente indipendente come capitale della RSS di Bielorussia e Lituania. ricorda ancora con affetto quei begli anni di giovanile convivenza, a rollare cannoni assieme (gli stessi cannoni usati nel 1956, per intenderci).


Durante 2 (che non c’entra con ), i nazisti, consci degli orrori da loro causati, cercheranno di rimediarvi almeno in parte, radendo quasi al suolo la città. Tentativo sventato dal fatto che metà dei panzer e degli obici erano allegramente sprofondati tra le paludi, mentre isoldati venivano puntualmente attaccati dagli uri, incazzati per il fatto che finalmente che li aveva lasciati in pace la selezione naturale e le tigri dai denti a sciabola, avendo trovato una nicchia ecologica che nessun altro, a parte le pantegane, voleva occupare, venissero sti quattro crucchi a rompere le balle.


Per questo ora l’uro è uno dei simboli di Minsk, che nel 1974 però scippò ai suddetti animali l’onore degli altari, ottenendo il titolo di Città Patriottica e la fascia da miss. Non sapendo ancora che la loro patria era adesso , e non più , Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Isole Fiji od altri, i Minskiani festeggiarono con giubilo. Visto che le disgrazie non vegnono mai sole, dal 1994 è in carica un presidente operaio, basso e pelato, che controlla le televisioni e gli altri mezzi informativi, usa per i suoi affari, concentra tutti i poteri nelle sue mani, è fanaticamente devoto a sé stesso, odia l’Europa, lecca il culo a Putin e da la colpa di tutti i problemi del mondo all’opposizione, dalla crisi economica al Diluvio Universale. Come? Oh no, questo ha pure i baffetti.



[1]la bandiera del Fronte Leninista Uro, artefice delle pesanti sconfitte subite dai tedeschi nelle accoglienti foreste attorno a Minsk.














Tipica veduta di Minsk nel 200 d.c.; e nel 1654; e nel 1790; e nel 1976; e nel 2009…


Minsk Oggi.



“Non si corre certo il rischio d’annoiarsi!”


Membro dell’opposizione inseguito da KGB, FSB, Milizja ed esercito, più un paio di lituani ubriachi.


[2]“Tutto qui?”


Tutti su Minsk.



“Insisto, questo mi ricorda qualcosa!”


Vicentino su Minsk.



Vediamo ora in dettaglio cosa offre Minsk.



ARTE.

Dopo la quasi totale distruzione perpetrata dai tedeschi durante il torneo WW2, Minsk decise di vendicarsi del mondo, risorgendo a nuova vita. Dal momento che gli architetti comunisti non brillavano certo per fantasia, si decise di ricostruire la città sui disegni del noto architetto di Brest (la sola ed unica, non quella di quei copioni invidiosi mangiarane!) Andrej Paladiovich. Siccome però le linee architettoniche del genio rinascimentale erano datate, e soprattutto perché Lukashenko non sa farsi i cazzi suoi, la città di Minsk è ora dotata di uno skyline che farebbe venire gli incubi ad un palazzinaro calabrese. Questa potrebbe essere anche una delle ragioni del sempiterno carattere solare degli abitanti.



Chiesa dei Servi di Maria a Vicenza Chiesa di Santa Vergine Maria a Minsk.





Grazie al presidente operaio, adesso Minsk può vantare il più alto livello d’inquinamento della zona, ed una struttura tentacolare dalla quale è impossibile uscire vivi un piano regolatore che è l’invidia di tutto il mondo civilizzato, ed anche dell’Europa e degli USA.


Mazinsk.jpgLukashenko pubblicizza personalmente la nuova biblioteca di Minsk. Leggi o muori!





Politica.

“Rabotj na nas (lavora per noi)!” Lukashenko a chiunque, su qualunque argomento.





[3]Sei in giro per Minsk e vedi questa faccia? Mi spiace, troppo tardi…





Attento! Non interessarti di politica in Bielorussia! E la politica non s’interesserà a te! Tanto fa tutto lui, anche la pappa! Non muoverti! Non respirare! Potrebbe essere già tardi! Lo è, mi spiace…


non essendo uomo di grande levatura, il giovane Sandro Lucasciello da Santa Maria Capovetere (anche se lui dice da Minsk, il perché è tutt’ora sconosciuto), decise un giorno di assurgere al grado politico massimo che si possa raggiungere in By: il vaccaro d’uri. Gli uri però non ci stettero, quindi Sandrino dovette ripiegare sulla più modesta carica di Presidente Eccelso della Repubblica della Madonna Bielorussa. Dovette combattere per il posto con Dima Petrenovich, noto posteggiatore abusivo suo collega, ma alla fine riuscì nell’intento. Non sapendo un’acca di politica, decise per prima cosa di prendere a modello qualche collega esterno. Dal momento che Putin si sentì di dissuaderlo dall’idea con giusti argomenti (e perché avere i suoi addominali era troppa fatica per il nostro eroe), egli prese a modello un altro grande condottiero. No, non Lui, ma il suo eroe e modello di sempre: Darth Fener. Che in questo preciso momento sta portando nell’orbita del nostro pianeta per ringraziare caldamente il Presidente.


Darthvader.jpg Darthvader.jpga destra Darth Fener, a sinistra, Lukašenko. Notate le 10 importanti differenze.





Una volta trovato il costume adatto, Sandrino iniziò a legiferare e dette vita a queste perle: (vere).



  • la gnocca bielorussa è proprietà della nazione. E per tanto le belle ragazze fanno una fatica matta ad avere un visto per l’estero, anche quando devono andare a farsi salvare la vita in un ospedale decente.
  • Embargo contro l’Europa. A cui ha risposto con un ben più efficace taglio degli investimenti su suolo bielorusso.
  • Prendersi tutte le armi nucleari di buona parte della Russia. Ovviamente, quelle peggio funzionanti, in quanto i russi hanno pensato radiazione più, radiazione meno…
  • La soppressione di ogni libertà civile e l’occupazione forzata dei mezzi di comunicazione e controllo dell’opinione. Insisto, ogni riferimento ad altre persone o cose è puramente casuale.




Nonostante tutto questo, i bielorussi amano alla follia il Luka nazionale, più che altro perché l’alternativa d’opposizione è assai peggio, affermano (e sti cazzi!).



Tempo libero e sport.

Se sei bielorusso, t’annoi. Se sei un turista in cerca di sesso, dipende. Se sei bielorusso dissidente, no, definitivamente non t’annoi.


La città in sé stessa è divertente come una periferia rumena, a parte durante le manifestazioni contro il potere corrotto le feste spontanee in strada dei cittadini intenti a divertirsi dopo un periodo parecchio duro, o fancazzisti senza meta. In genere queste feste si svolgono secondo un programma ben definito: marcia compatta, fraterne pacche sulla spalla con i poliziotti, fuochi artificiali e corsa finale a perdifiato per le strade della città.


[4]La polizia Bielorussa è sempre felice di prestare i fuochi artificiali per i festeggiamenti in strada.



Se invece siete tipi più casalinghi, esistono due alternative principali: il complotto in casa, ove si parla male del governo, , i suoi nemici e così via finchè non finisce tutto a vodka ed apianamento della lotta tra generi, sempre che non arriva la polizia allertata da qualche vicino sicofante solerte difensore della patria. La seconda è il party russo, in cui si passa direttamente alla vodka ed alla socializzazione appena entri dalla porta.


Quest’ultima è una delle attività preferite dai turisti, sempre che riescano d abbindolare una ragazza ed a resistere ai litri di vodka (se ce la fanno, avranno in premio d’essere gli unici uomini sobri in mezzo a molte ragazze appetibili e sole).


A parte questo, considerando che non ci si può nemmeno baciare per strada, rimane solo l’andare a teatro od a tarallucci e vino.


giovane turista buzzurro, si scatta una foto spiritosa vicino all’Eterna Fiamma della Patria. Pochi momenti dopo, verrà sodomizzato e seviziato da una pattuglia della milizia che passava di lì.






[5]Un abitante di Minsk si prepara con gioia e gaudio ad una nuova giornata nella sua allegra città.



[6]Queste ragazze bielorusse non aspettano altro che te per una notte di sesso selvaggio.





Donna.jpgQuesta invece aspetta solo tuo cuggino.