Matteo Salvini

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Matteo Salvini

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Matteo Salvini
Matteo Salvini nel 2017

Segretario federale della Lega Nord
In carica
Inizio mandato 15 dicembre 2013
Predecessore Roberto Maroni

Ministro dell'interno
Durata mandato 1º giugno 2018 –

5 settembre 2019

Presidente Giuseppe Conte
Predecessore Marco Minniti
Successore Luciana Lamorgese
Sito istituzionale

Vicepresidente del Consiglio dei ministri

della Repubblica Italiana

Durata mandato 1º giugno 2018 –

5 settembre 2019

Cotitolare Luigi Di Maio
Presidente Giuseppe Conte
Predecessore Angelino Alfano
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato 23 marzo 2018
Legislature XVIII
Gruppo

parlamentare

Lega - Salvini Premier
Coalizione Coalizione di centro-destra del 2018
Circoscrizione Calabria (fino al 31 luglio 2019)

Lazio (dal 31 luglio 2019)

Sito istituzionale

Eurodeputato
Legislature VI (fino al 07/11/2006), VII, VIII (fino al 22/03/2018)
Gruppo

parlamentare

VI:IND/DEM

(dal 21/7/2004 al 26/4/2006) NI (dal 27/4/2006 al 7/11/2006)

VII:

ELD

(dal 14/7/2009 al 30/6/2014)

VIII:

NI

(dal 1/7/2014 al 14/6/2015)

ENL

(dal 15/6/2015 al 22/3/2018)

Circoscrizione Italia nord-occidentale
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Legislature XVI (fino al 13/07/2009), XVII (fino al 15/03/2013)
Gruppo

parlamentare

Lega Nord Padania
Circoscrizione Lombardia 1
Incarichi parlamentari
XVI:- Membro della IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico Lega Nord
Titolo di studio Diploma di liceo classico
Professione Politico
Firma

Matteo Salvini (Milano, 9 marzo 1973) è un politico italiano.

Iscritto alla Lega Nord dal 1990, è stato consigliere comunale di Milano (1993-1998, 2006-2008), europarlamentare (2004-2006 e, per due mandati consecutivi, 2009-2018), ed è stato eletto alla Camera dei deputati alle elezioni politiche italiane del 2008 e del 2013, preferendo tuttavia cessare dalla carica in entrambe le occasioni per mantenere l'incarico da eurodeputato.

Eletto segretario federale della Lega Nord nel dicembre 2013 e riconfermato nel maggio 2017, il suo partito è risultato essere il terzo più votato alle elezioni politiche del 2018 e il primo all'interno della coalizione di centrodestra; in tale occasione è stato anche eletto Senatore della Repubblica. A seguito dell'accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle che ha portato alla nascita del governo Conte I, Salvini ha ricoperto le cariche di Ministro dell'interno e Vicepresidente del consiglio nel suddetto esecutivo, durato circa 15 mesi. Dal 2018 in poi Salvini ha affiancato alla vecchia Lega Nord la nuova Lega per Salvini premier, attiva in tutta Italia e affermatasi come primo partito alle elezioni europee del 2019.

Nell'agosto 2019 Salvini ha svolto un ruolo cruciale nell'aprire una crisi, determinando l'uscita della Lega dalla maggioranza e sancendo così la caduta dell'esecutivo; di conseguenza, ha fatto ritorno alla tradizionale alleanza di centrodestra ed è passato all'opposizione al nuovo governo Conte II (M5S-PD-LeU). Dopo la fine del secondo governo Conte e la formazione del governo Draghi, come auspicato da Salvini stesso, la Lega ha preso parte a questo governo di unità nazionale, appoggiato da quasi tutti i partiti presenti in parlamento.

Indice

  • 1Biografia
    • 1.1Vita privata
    • 1.2Attività politica (1990-2013)
    • 1.3Segretario federale della Lega Nord
    • 1.4Politiche 2018 ed elezione a senatore
    • 1.5Ministro dell'Interno e Vicepresidente del Consiglio
    • 1.6L'opposizione al governo Conte II
  • 2Posizioni e idee politiche
    • 2.1Immigrazione
    • 2.2Politica economica
    • 2.3Politiche sociali e diritti civili
    • 2.4Politica estera
  • 3Procedimenti giudiziari
    • 3.1Oltraggio a pubblico ufficiale
    • 3.2Vilipendio delle istituzioni costituzionali
    • 3.3Cori anti-napoletani e la condanna per razzismo
    • 3.4Vilipendio alla magistratura
    • 3.5La truffa dei rimborsi elettorali
    • 3.6Sequestro di persona
    • 3.7Violazione di copyright
    • 3.8Diffamazione
    • 3.9Presunto uso illegittimo dei voli di Stato
  • 4Critiche e controversie
    • 4.1Da secessionista a nazionalista
    • 4.2Immigrazione
    • 4.3Euro ed Europa
    • 4.4Presenza al Ministero dell'Interno
    • 4.5Teorie del complotto
    • 4.6Polemiche con il mondo cristiano
    • 4.7Medicina
      • 4.7.1Vaccini
      • 4.7.2COVID-19
  • 5Opere
  • 6Note
  • 7Bibliografia
  • 8Voci correlate
  • 9Altri progetti
  • 10Collegamenti esterni

Biografia

Nasce a Milano da genitori milanesi, figlio di Ettore, dirigente d'azienda e di una casalinga. Nel 1988, a 15 anni, partecipò a Doppio slalom condotto da Corrado Tedeschi su Canale 5 vincendo circa 900.000 lire.

Salvini frequentò il Liceo Classico "Alessandro Manzoni" di Milano, dove si diplomò nel 1992, con una valutazione di 48/60.

Si iscrisse alla facoltà di Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Milano, per poi trasferirsi l'anno successivo alla facoltà di Lettere (indirizzo Scienze storiche). Durante il primo anno di studi storici, Salvini – per potersi pagare gli studi e le vacanze – lavorò presso la catena di fast food Burghy.

In seguito, decise di abbandonare l'Università a cinque esami dalla conclusione del ciclo di studi, senza aver conseguito la laurea dopo dodici anni fuoricorso.

Vi sono versioni contrastanti sulle sue frequentazioni giovanili presso il centro sociale Leoncavallo. Su quel periodo ha inizialmente affermato: «Chi non ha mai frequentato un centro sociale? Io sì, dai 16 ai 19 anni, mentre frequentavo il liceo, il mio ritrovo era il Leoncavallo. Là stavo bene, mi ritrovavo in quelle idee, in quei bisogni»; tuttavia nella sua autobiografia afferma: «Io nello storico centro sociale milanese avevo messo piede una sola volta. Per un concerto. Quando la politica ancora non mi interessava». Le frequentazioni da parte di Salvini dei centri sociali milanesi sono state molto ridimensionate da un'approfondita inchiesta redatta dalla testata Jacobin.

Nel 1994, in qualità di consigliere comunale del Comune di Milano, pronunciò il suo primo discorso pubblico per difendere il centro sociale Leoncavallo dallo sgombero disposto dal sindaco leghista Marco Formentini.

Vita privata

Si è sposato nel 2003 con Fabrizia Ieluzzi, giornalista presso una radio privata, di origini pugliesi: da lei ha avuto un figlio, Federico, nato il 3 aprile dello stesso anno.

Dopo aver divorziato dalla moglie, Salvini ha convissuto con l'avvocato Giulia Martinelli, comasca, classe 1979 dalla quale ha avuto una figlia, Mirta, nata nel dicembre 2012.

All'inizio del 2015 la rivista Novella 2000 svela la storia tra Salvini e la conduttrice televisiva Elisa Isoardi, confermata in seguito da entrambi e che termina ufficialmente nel novembre 2018.

Dall'aprile 2019 Salvini è fidanzato ufficialmente con Francesca Verdini, figlia del politico Denis Verdini.

Attività politica (1990-2013)

Nel 1990 si iscrive alla Lega Nord, divenendone militante dall'anno successivo. Il 20 giugno 1993 venne eletto consigliere comunale di Milano a seguito della vittoria alle elezioni comunali del candidato sindaco Marco Formentini.

Membro del Movimento Giovani Padani, è stato il coordinatore degli studenti leghisti milanesi nel 1992, il responsabile dei giovani di Milano dal 1994 al 1997, per poi divenire segretario cittadino e in seguito, dal 1998 fino al 2004, segretario provinciale.

Nel 1997 incomincia l'attività giornalistica e lavora come cronista per il quotidiano la Padania (questo periodo sarà in seguito definito dallo stesso Salvini come «un'esperienza affascinante»).

Dal 1999 lavora inoltre per l'emittente radiofonica leghista Radio Padania Libera diventandone successivamente direttore. Nel luglio 2003 ottiene l'iscrizione all'albo dei giornalisti nell'elenco dei giornalisti professionisti.

Nelle elezioni del Parlamento della Padania del 1997 è candidato capolista della corrente dei Comunisti Padani, che ottiene 5 seggi su 210, corrente di cui fu tra i fondatori. L'anno successivo è eletto segretario provinciale di Milano della Lega Nord (1998-2004).

Nel luglio 1999, a seguito della decisione del prefetto di rimuovere il sindaco di Lazzate, Cesarino Monti, il gruppo leghista in consiglio comunale propose una mozione a sostegno del sindaco, la quale venne per due volte respinta, al che Salvini coordinò in fondo all'aula il coro «Prefetto italiano, via da Milano!»; l'idea anti-prefetto verrà poi ripresa dallo stesso Salvini in qualità di segretario federale nel 2013.

Pochi mesi dopo, durante una visita ufficiale a Palazzo Marino del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, si rifiutò di stringere la mano al capo dello Stato; in una nota egli affermò di avergli detto: «No grazie, dottore, lei non mi rappresenta». Salvini durante un comizio dei Giovani Padani nel 2006. Dal 2004 al 2006 è stato deputato del Parlamento europeo, eletto per la lista della Lega Nord nella circoscrizione nord-ovest (con circa 14 000 preferenze). Successivamente Salvini sceglie come proprio assistente parlamentare Franco Bossi, fratello di Umberto. In occasione delle elezioni amministrative del 2006 è rieletto consigliere comunale a Milano, ricevendo oltre 3 000 preferenze; lasciato il seggio al Parlamento europeo, gli subentra Gian Paolo Gobbo. Sempre nel 2006 viene nominato vicesegretario nazionale della Lega Lombarda.

Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto parlamentare alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lombardia 1.

Il 7 giugno 2009 viene eletto al Parlamento europeo, con 70 000 preferenze; un mese dopo si dimette da parlamentare italiano, scegliendo l'incarico europeo.

Il 2 giugno 2012 è eletto nuovo segretario della Lega Lombarda con 403 voti contro i 129 dell'altro candidato, Cesarino Monti. A seguito dell'elezione, il 12 ottobre ha deciso di lasciare l'incarico di capogruppo e consigliere comunale della Lega Nord a Milano dopo 19 anni. Il sindaco Giuliano Pisapia, dopo il suo discorso dimissionario, ha commentato: «Ci mancherai, Matteo».

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato, ma cessa il mandato il primo giorno della legislatura, sostituito da Marco Rondini, per mantenere l'incarico di europarlamentare.

Nel settembre 2013, a seguito del sequestro all'azienda metallurgica Ilva di Taranto che avrebbe causato l'esubero di 1 400 dipendenti di sette fabbriche nel nord Italia, Salvini (come altri deputati, senatori e consiglieri leghisti) appoggia e sostiene gli operai e – dichiarandosi «pronto a tutto» per difenderli – partecipa con loro a un sit-in che blocca per quasi due ore la circolazione sulla strada statale 42 a Ceto, in Val Camonica. Salvini al convegno No Euro Day con i professori Claudio Borghi, Alberto Bagnai e Antonio Maria Rinaldi.

Il 23 novembre 2013, in occasione del No Euro Day (la giornata contro l'euro organizzata dalla Lega Nord) Salvini ha ospitato un convegno all'Hotel dei Cavalieri di Milano per discutere sull'uscita dell'Italia dall'euro con gli economisti Claudio Borghi, Antonio Maria Rinaldi e Alberto Bagnai. In quell'occasione, Salvini ha affermato che:

«L'euro è un crimine contro l'umanità. Prima salta l'euro, prima posso riprendere la battaglia per l'indipendenza (…) [l'euro] ha fatto strage peggio dei panzer nazisti.»

Segretario federale della Lega Nord

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni primarie della Lega Nord del 2013 ed Elezioni primarie della Lega Nord del 2017.

Discorso di Salvini prima di essere eletto segretario federale della Lega Nord. Il 7 dicembre 2013 vince le primarie degli iscritti contro Umberto Bossi e, con 8 162 voti (pari all'82% delle preferenze), viene eletto segretario federale della Lega Nord. La proclamazione ufficiale è avvenuta al congresso federale straordinario tenutosi al Lingotto di Torino il 15 dicembre, dove è stato eletto a maggioranza dai delegati del partito.

In un articolo su La Padania, scritto poco dopo la sua elezione a segretario, Salvini ha delineato la sua visione del futuro del partito, il quale dovrà collocarsi in un'alleanza con la estrema destra europea, in nome dell'euroscetticismo. Nel testo si legge:

«A livello internazionale la priorità è sgretolare questo euro e rifondare questa Europa. Sì, quindi, alle alleanze anche con gli unici che non sono europirla: i francesi della Le Pen, gli olandesi di Wilders, gli austriaci di Mölzer, i finlandesi… insomma, con quelli dell'Europa delle patrie.»

Il 22 dicembre 2013, durante una manifestazione a Milano, Salvini ha definito l'euro una «moneta farlocca» (paragonandolo alle banconote del gioco Monopoly) e, in merito all'abolizione delle province, ha affermato che «per la Lega gli enti inutili da tagliare non sono le province, ma le prefetture […]: non rappresentano niente e nessuno, costano un "botto", non sono elette e, come diceva Einaudi settant'anni fa, sono contro la democrazia».

Il giorno seguente, in un'intervista ad Ai Radio, ha dichiarato che, in occasione delle elezioni europee del 2014, la Lega Nord correrà «da sola» presentandosi «in tutte e venti le regioni italiane».

Nel 2014 Salvini ha proposto di lanciare una consultazione referendaria in Lombardia per chiedere l'indipendenza della regione dalla Repubblica Italiana.

Nel marzo 2014 Salvini ha dichiarato che la Lega Nord è «l'unico interlocutore italiano del Front National di Marine Le Pen» e ha poi aggiunto:

«Stiamo lavorando a un documento, un programma comune che presenteremo prima delle europee. […] I primi contatti con la Le Pen risalgono a due anni fa. […] L'alleanza per un'Europa più libera fa paura a molti.»

Il mese successivo, è candidato alle elezioni europee del 2014 come capolista della Lega Nord in tutte le cinque circoscrizioni elettorali e ottiene un totale di 387 361 preferenze (223 288 nel nord ovest, 108 847 nel nord est, 32 424 nel centro, 12 688 nel mezzogiorno e 10 114 nelle isole).

Il 18 ottobre 2014 a Milano viene organizzata dalla Lega Nord una manifestazione contro l'immigrazione clandestina. Secondo il partito, al corteo, partito dai Bastioni di Porta Venezia per poi arrivare in piazza Duomo dove si è tenuto il comizio degli esponenti, avrebbero partecipato 100 000 persone, tra cui anche un migliaio di militanti di CasaPound. Secondo fonti della Polizia, invece erano presenti alla manifestazione quarantamila persone.

Il 19 dicembre, Salvini fonda "Noi con Salvini", lista leghista per il Centro e Sud Italia, frutto di una strategia di radicamento che vada oltre lo storico secessionismo padano che ha caratterizzato la Lega Nord sin dalla sua fondazione. Matteo Salvini nel 2015. Il 28 febbraio 2015 Salvini organizza una manifestazione a Roma contro il premier Matteo Renzi cui oltre alla Lega prendono parte Fratelli d'Italia e CasaPound.

Nello stesso mese, Flavio Tosi ha avanzato la possibilità di candidarsi alla presidenza della regione Veneto. Ciò ha portato a forti contrasti tra Tosi e Salvini. Quest'ultimo ha ventilato la possibilità di espulsione di Tosi dalla Lega che è avvenuta il successivo 10 marzo.

Nelle elezioni regionali del 2015 il suo partito conferma, con Luca Zaia, la guida della Regione Veneto e conquista, in coalizione con Forza Italia e Fratelli d'Italia, la presidenza della Regione Liguria. In Toscana, Umbria e Marche, invece, la Lega è secondo e terzo partito, raddoppiando i consensi rispetto alle precedenti consultazioni.

Il 20 giugno 2016 viene confermato per il tredicesimo anno di fila consigliere comunale a Milano nell'opposizione guidata dall'ex candidato sindaco alle elezioni comunali Stefano Parisi.

Con le primarie degli iscritti del maggio 2017 si riconferma segretario del partito con 6 636 voti contro il suo unico avversario, Gianni Fava, che ne ottiene 1 388.

Politiche 2018 ed elezione a senatore

Salvini tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi alle consultazioni al Quirinale, 12 aprile 2018. Il suo partito prende parte alle elezioni politiche del 2018, coalizzandosi con Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia - UDC, diventando il primo partito all'interno della coalizione di centro-destra.

Eletto senatore con il proporzionale in Calabria, ha rassegnato contemporaneamente le dimissioni da europarlamentare.

Ministro dell'Interno e Vicepresidente del Consiglio

Matteo Salvini, primo a destra, nel giorno del giuramento del Governo Conte I a Palazzo del Quirinale con Sergio Mattarella, il 1º giugno 2018 Il 1º giugno 2018 viene ufficialmente nominato Ministro dell'interno e Vicepresidente del Consiglio dei ministri del Governo Conte I, un esecutivo nato con l'appoggio della Lega e del Movimento 5 Stelle.

All'assunzione dell'incarico, dichiara che il suo scopo principale è quello di ridurre drasticamente il numero di immigrati clandestini verso l'Italia e favorirne il più possibile i rimpatri. Peraltro, nei primi sei mesi del 2019 sono effettuati 3.299 rimpatri, contro i 3.048 dello stesso periodo del 2017 e i 3.414 del 2018.

Il 7 giugno, data l'assenza del premier Giuseppe Conte in partenza per il G7 del Canada, presiede il primo consiglio dei ministri del Governo Conte in qualità di Vicepresidente del Consiglio più anziano.

Il 9 giugno, rifiuta lo sbarco sulle coste italiane della nave da soccorso Aquarius, con a bordo 632 migranti salvati in mare, scatenando reazioni contrastanti provenienti da tutta Europa; in tal senso, il presidente francese Emmanuel Macron definisce il Governo italiano "irresponsabile". Il giorno seguente il premier spagnolo Pedro Sánchez si offre di accogliere in Spagna la nave, la quale sbarcherà nel porto di Valencia otto giorni più tardi. In seguito Salvini dichiara che dall'episodio dell'Aquarius in poi lo sbarco nei porti italiani di imbarcazioni trasportanti migranti sarà permesso soltanto alle navi della Marina Militare italiana.

Il 24 settembre 2018, il Consiglio dei ministri approva il cosiddetto "Decreto Sicurezza", contenente una serie di misure rigorose volte ad abolire la protezione per motivi umanitari ai migranti, oltre a renderne più facile l'espatrio. Il decreto inoltre prevede la sospensione del processo di richiesta di stato di rifugiato per coloro che sono considerati "socialmente pericolosi" o che sono stati condannati per un crimine. Il ministro Salvini con il suo omologo tunisino Hichem Fourati nel settembre 2018 Il 27 settembre si reca a Tunisi per incontrare il presidente Beji Caid Essebsi e il suo omologo ministro dell'Interno Hichem Fourati.

Il 29 ottobre, dà le dimissioni dal Consiglio comunale di Milano.

Il 24 gennaio 2019 è indagato per sequestro di persone aggravato. Il tribunale dei ministri di Catania dispone la trasmissione degli atti e del presente provvedimento al procuratore della repubblica di Catania, affinché ne curi l'immediata riemersione al presidente del Senato per l'avvio della procedura. L'ipotesi di reato formulata nei confronti di Salvini è quella di sequestro di persona aggravato dall'abuso di potere, poiché, avendo bloccato la procedura di sbarco della nave Diciotti il precedente 20 agosto, avrebbe privato della libertà personale i 177 migranti a bordo della nave. Nell'aprile 2019 la rivista Time lo annovera tra le 100 persone più influenti del mondo, inserendolo nella classifica Time 100.

L'11 giugno, il Consiglio dei ministri approva il "Decreto Sicurezza bis" che prevede onerose multe per ONG che violano il divieto di accesso in acque territoriali, arresto obbligatorio in flagranza del comandante o dell'ufficiale della nave che commetta il delitto di resistenza o di violenza contro una nave da guerra (art. 1100 del codice della navigazione), il sequestro immediato e la successiva confisca della nave.Il 17 e 18 giugno 2019 incontra a Washington il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence e il segretario di Stato Mike Pompeo.

Il 9 agosto 2019, dopo numerose tensioni all'interno della maggioranza, la Lega presenta una mozione di sfiducia nei confronti del Governo. Il 20 agosto, Conte si presenta nell'aula del Senato e, nel corso del dibattito, accusa Salvini di essere un opportunista politico e di aver aperto la crisi al solo scopo di rincorrere interessi personali e di partito. Lo stesso 20 agosto, la Lega ritira la mozione di sfiducia precedentemente presentata; a seguito del dibattito, nondimeno, Conte decide ugualmente di rassegnare le dimissioni. Resta in carica fino al 5 settembre 2019, giorno del giuramento del Governo Conte II. La delegazione della Lega alle consultazioni con il Presidente Mattarella in seguito alle dimissioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L'opposizione al governo Conte II

Con l'uscita della Lega dall'esecutivo, Salvini assieme all'alleata Giorgia Meloni guida l'opposizione al neocostituito esecutivo di coalizione tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico.

Dopo l'inizio della pandemia di COVID che ha colpito l'Italia a partire dal febbraio del 2020, Salvini ha più volte criticato la gestione dell'emergenza da parte dell'esecutivo giallorosso, accusato dal leader della Lega di scarsa trasparenza nella comunicazione con i presidenti di regione e con l'opposizione e di una gestione eccessivamente centralista.

A seguito della crisi e della caduta del secondo governo Conte, Salvini ha manifestato il proprio appoggio al nascente governo Draghi, un governo di unità nazionale sostenuto da una maggioranza allargata a quasi tutti i partiti presenti in Parlamento, inclusa la Lega.

Posizioni e idee politiche

Immigrazione

Salvini si è fermamente opposto all'immigrazione clandestina in Italia e in Europa e ha pesantemente criticato la politica di accoglienza portata avanti dai governi di centro-sinistra. La sua visione politica è stata definita di estrema destra dai quotidiani britannici The Guardian e The Independent e dalla rivista Politico per via di alcune sue posizioni e proposte quali, ad esempio, la necessità di un censimento della comunità Rom in Italia e conseguente espulsione di tutti i nomadi presenti illegalmente sul territorio nazionale.

Politica economica

Salvini viene considerato un euroscettico, avendo egli spesso espresso posizioni estremamente critiche nei confronti dell'Unione europea e specialmente dell'euro, che ha definito "un crimine contro l'umanità".

Sul piano delle proposte politiche in campo economico Salvini si è più volte espresso contro il libero mercato, definendolo un "caos totale", e a favore del protezionismo,. Nonostante ciò, è un convinto sostenitore di misure di stretta osservanza neoliberista come l'introduzione dell'aliquota unica o tassa piatta (flat tax), oltre a essere, in continuità con i precedenti leader leghisti, a favore del federalismo fiscale. Sotto la sua direzione, la Lega ha proceduto a sviluppare al suo interno due diverse correnti di pensiero economico, tra le cui diverse visioni la segreteria Salvini è oscillata: una, facente riferimento principalmente agli esponenti della vecchia guardia e al leader della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti, maggiormente focalizzata sulle misure tradizionalmente sostenute dal Carroccio in campo fiscale ed economico, di matrice liberale; l'altra, animata dagli economisti Alberto Bagnai, Claudio Borghi e Antonio Maria Rinaldi, gli esponenti più euroscettici all'interno del Carroccio eletti tra il 2018 e il 2019, rispettivamente, al Senato, alla Camera e al Parlamento Europeo, di impronta keynesiana, favorevole all'abolizione delle regole sul pareggio di bilancio e all'utilizzo dei poteri di spesa pubblica dello Stato per creare investimenti e occupazione.

Politiche sociali e diritti civili

Sul fronte del sociale, Salvini è estremamente contrario alle unioni civili, al matrimonio omosessuale, all'adozione da parte di coppie gay e anche alle misure di prevenzione/contrasto dell’omo-transfobia. Si dichiara inoltre fortemente contrario anche alla legalizzazione delle droghe leggere (tra cui la cannabis light), all’eutanasia e allo ius soli (sia puro sia temperato sia “culturae”). Si dichiara invece favorevole alla legalizzazione della prostituzione e alla riapertura delle case di tolleranza.

Si dichiara contrario alla legge Mancino (legge che contrasta razzismo e nazifascismo) e al reato di tortura dell'ordinamento giuridico italiano, proponendone la sua abolizione.

In un'intervista del 1998 alla rivista Il Sole delle Alpi Salvini si dichiarava favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere. Il 6 ottobre 2014, ospite a Coffee Break su La7, si dichiarava aperto ad un dibattito sulla legalizzazione. Successivamente, tuttavia, si è schierato su posizioni fortemente contrarie alla liberalizzazione di qualsiasi tipo di droga. Salvini firma il libro degli ospiti del segretario di Stato USA Mike Pompeo, 17 giugno 2019.

Politica estera

In politica estera, Matteo Salvini si è schierato contro le sanzioni internazionali contro la Russia del 2014, ed è un convinto sostenitore della cooperazione economica con i Paesi dell'Europa orientale e dell'Estremo Oriente come la Corea del Nord. In quest'ultimo Paese Salvini si recò con un gruppo di parlamentari, guidato dal senatore abruzzese Antonio Razzi, nell'agosto 2014 e ha consegnato a Kim Yong-nam, presidente della Suprema Assemblea del Popolo, una lettera destinata al leader massimo, Kim Jong-un.

In seguito al caso dell'Enrica Lexie, Salvini propose l'espulsione dall'Italia dell'ambasciatore indiano ed un blitz militare per estrarre e riportare in Italia i due fucilieri di marina del Reggimento "San Marco" detenuti in India.

Durante tutto il corso della sua segreteria, Salvini ha indicato in Israele un ulteriore punto di riferimento. Durante un viaggio del 2016 nello Stato ebraico il segretario leghista ha definito Israele un "modello" per le politiche adottate in termini di sicurezza e contrasto al terrorismo, ritenendo il Paese un punto di riferimento per l'Occidente in Medio Oriente. Inoltre, nel 2020 si è espresso a favore del riconoscimento internazionale di Gerusalemme come capitale del Paese. Salvini ha dichiarato che "chi odia Israele odia l'umanità".

Salvini ha inoltre espresso la sua simpatia e il suo sostegno nei confronti del candidato repubblicano alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016, Donald Trump, che ha incontrato nell'aprile 2016 a Filadelfia, prima che diventasse Presidente degli Stati Uniti. Molti osservatori internazionali e giornalisti hanno, tra l'altro, accomunato le posizioni politiche di Trump con quelle di Salvini.

Allineandosi alle politiche dell'amministrazione Trump Salvini, specie dopo l'ascesa della Lega a forza trainante nel centro-destra italiano, ha indicato nell'Iran e nella Cina degli avversari strategici, approvando le mosse degli USA nei confronti del primo Paese in occasione del raid di inizio 2020 in cui le forze speciali statunitensi hanno ucciso il comandante dei Pasdaran, generale Qasem Soleimani (da Salvini definito "uno degli uomini più pericolosi e spietati al mondo") e attaccando duramente la seconda per l'influenza ottenuta nell'economia italiana.

Considerando, al pari dell'amministrazione Trump la Cina un rivale strategico tra il 2019 e il 2020 Salvini ha polemizzato con Pechino per quanto riguarda la presenza di Huawei nel 5G italiano, per le modalità di gestione delle proteste ad Hong Kong e per le presunte reticenze nell'informare il mondo sulla diffusione del COVID-19. In precedenza, in ogni caso, durante l'esperienza di governo di coalizione con il Movimento Cinque Stelle la Lega aveva approvato la firma del memorandum di adesione dell'Italia alla "Nuova via della seta", il progetto geoeconomico di connettività infrastrutturale e commerciale a trazione cinese fortemente contestata dagli Stati Uniti, il cui principale negoziatore era stato il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico ed ex docente universitario nella Repubblica Popolare Michele Geraci, considerato molto vicino al Carroccio.

Nel settembre 2018, Salvini ha espresso il proprio supporto a The Movement, il raggruppamento europeo di sovranisti, antiglobalisti ed euroscettici fondato da Steve Bannon, il precedente responsabile della comunicazione di Trump.

Salvini è un sostenitore del leader russo Vladimir Putin, che ha più volte elogiato, e vede nella Russia un partner per l'Italia. Ha infatti siglato un accordo fra la Lega Nord e Russia Unita (il partito del presidente russo) e, relativamente alle esercitazioni militari della NATO nei Paesi baltici ha affermato: "Io penso che oggi il nemico non sia la Russia ma l'estremismo islamico, il fanatismo, perciò schierare carri armati e uomini ai confini con la Russia mi sembra poco produttivo".

Nel settembre 2018, Salvini appoggiò ufficialmente il candidato nazionalista e conservatore Jair Bolsonaro alle elezioni presidenziali del Brasile di quell'anno, poi effettivamente vinte dal candidato di destra di origini italiane.

Nel 2019 Salvini si è schierato a favore del riconoscimento di Juan Guaidó come legittimo presidente del Venezuela, definendo Nicolás Maduro "un dittatore".

Procedimenti giudiziari

Oltraggio a pubblico ufficiale

Nel 1999 viene denunciato e successivamente condannato a 30 giorni di reclusione con la condizionale per oltraggio a pubblico ufficiale, per un lancio di uova all'allora Presidente del Consiglio, Massimo D'Alema.

Vilipendio delle istituzioni costituzionali

Il 28 luglio 2016 Salvini viene denunciato per vilipendio alle istituzioni costituzionali dal parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà Franco Bordo, dopo che il leader della Lega, alla vista di una bambola gonfiabile alla festa della Lega di Soncino, in provincia di Cremona, aveva asserito che si trattasse della sosia della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. Il 9 ottobre 2018 il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede concede l'autorizzazione a procedere contro Salvini.

Cori anti-napoletani e la condanna per razzismo

Salvini ha sollevato molte critiche per un coro che ha intonato con offese verso Napoli e i napoletani. Accadde alla festa di Pontida del 2009 dove venne ripreso in un video. A seguito delle conseguenti polemiche Salvini si scusò ufficialmente per l'accaduto sottolineando il fatto che si trattava di semplici cori da stadio ma nonostante questo venne comunque denunciato per diffamazione da 2 cittadini napoletani e condannato dal tribunale al pagamento di 5.700 euro a titolo di risarcimento.

Vilipendio alla magistratura

Il 14 febbraio 2016 Salvini insulta la magistratura italiana, definendola "una schifezza", in seguito al rinvio a giudizio dell'esponente leghista Edoardo Rixi, accusato di peculato e di falso per il processo sulle spese pazze dei consiglieri regionali della Liguria; Salvini viene così denunciato per il reato di vilipendio delle istituzioni. Il 16 luglio 2018 dopo 4 solleciti e 30 mesi il Procuratore di Torino Armando Spataro chiede al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede l'autorizzazione a procedere contro Salvini, che verrà concessa il 9 ottobre 2018.

Il 19 giugno 2019 sarebbe dovuto cominciare il processo. Tuttavia, il suo avvocato invoca per due volte il legittimo impedimento e l'udienza viene così rinviata, dapprima al 5 luglio per via di una colazione di lavoro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e successivamente al 5 novembre, in ragione di un impegno istituzionale a Trieste. Nella prima udienza il legale di Salvini, chiede di riqualificare il fatto da vilipendio a diffamazione, ma il giudice respinge la richiesta. Il 10 dicembre l’avvocato chiede un nuovo rinvio per legittimo impedimento, ma il giudice lo respinge. La successiva udienza si è tenuta il 4 febbraio 2020, mentre quella del 2 marzo è slittata a causa dell'emergenza Covid-19. Dapprima prevista per il 20 aprile, è stata rinviata al 19 ottobre e poi ancora a gennaio 2021 per via della nuova emergenza COVID-19.

La truffa dei rimborsi elettorali

Il 24 settembre 2017 il tribunale di Genova dispone la confisca di 49 milioni di euro dai fondi della Lega Nord: ai vertici del partito (l'allora segretario Umberto Bossi e il tesoriere Francesco Belsito) viene contestato il reato di truffa ai danni dello Stato, in ragione dei rimborsi elettorali utilizzati sia per acquistare oro e diamanti in Tanzania, sia per destinarli in fondi d'investimento speculativi. Il 13 aprile 2018 la suprema Corte dà parere favorevole al ricorso presentato dalla procura di Genova che chiede di estendere il blocco dei fondi anche alle somme che arriveranno in futuro alla Lega. Il 3 luglio 2018 la Corte suprema di cassazione estende la possibilità dell'Italia di rivalersi su ogni possibile conto o bene ricollegabile al partito per recuperare il danno erariale. Il 6 settembre 2018 il tribunale di Genova conferma il ricorso rendendo esigibile dal partito i 49 milioni di euro sottratti al pubblico erario. Il 6 agosto 2019 la Cassazione conferma la confisca di 49 milioni di euro.

Sequestro di persona

Il 7 settembre 2018 la Procura di Palermo indaga Salvini per sequestro di persona e abuso d'ufficio per non avere permesso lo sbarco degli immigrati clandestini della nave Diciotti nei porti italiani durante l'estate del 2018. Il 1º novembre 2018 la Procura chiede l'archiviazione del caso.

Il 24 gennaio 2019 il Tribunale dei Ministri respinge la richiesta di archiviazione e chiede al Senato della Repubblica l'autorizzazione a procedere contro Salvini. In una lettera al Corriere della Sera del 29 gennaio 2019 Salvini dichiara di aver agito negli interessi del Paese e chiede al Senato di negare l'autorizzazione a procedere. Il 20 marzo 2019 il Senato della Repubblica nega l'autorizzazione a procedere in giudizio ai sensi dell'art. 96 della Costituzione con 237 voti favorevoli e 61 contrari.

Il 31 luglio 2019, l'associazione ambientalista Legambiente presenta un esposto nella procura di Siracusa per la vicenda della nave militare Gregoretti, alla quale le è stata negata l'autorizzazione a far sbarcare i 116 migranti presenti a bordo, non prima che gli altri paesi europei si fossero presi il merito di accoglierli.

La procura di Catania il 21 settembre 2019 ha chiesto l'archiviazione del caso. A inizio dicembre il Tribunale dei Ministri, che aveva a disposizione 90 giorni per decidere, chiese al Senato l’autorizzazione a procedere. Il 12 febbraio 2020, dopo che il 20 gennaio la Giunta per le immunità del Senato con i voti determinanti dei leghisti aveva bocciato la relazione tesa a respingere la richiesta di autorizzazione, l'Aula del Senato ha votato a favore della richiesta di autorizzazione a procedere secondo le forme ordinarie.

Il 20 agosto 2019 il procuratore di Agrigento, dopo un'ispezione a bordo della nave Open Arms da giorni ancorata fuori del porto di Lampedusa, avendo constatato una situazione di emergenza, dispone il sequestro preventivo d’urgenza della nave, l'attracco e l’evacuazione immediata dei migranti a bordo. Nel contempo vengono aperti tre fascicoli di indagine a carico di ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per sequestro di persona e per abuso e omissione di atti di ufficio.

A fine novembre 2019 la procura di Palermo, ricevuti gli atti da quella di Agrigento, invia il fascicolo intestato a Matteo Salvini al Tribunale dei Ministri con l’indicazione di portare avanti l’indagine sull'operato dell’ex ministro degli Interni per le ipotesi di reato di sequestro di persona e di omissione di atti d’ufficio.

La Giunta per le immunità del Senato, ricevuta la richiesta del Tribunale dei Ministri di Palermo per l’autorizzazione a procedere, la respinge con voto del maggio 2020. In aula, però, il voto viene ribaltato e, nella seduta del 30 luglio 2020, la maggioranza dei senatori autorizza la procedura ordinaria.

Il 20 marzo 2021 la Procura di Palermo rinvia a giudizio Salvini per la vicenda Open Arms.

Violazione di copyright

Il 12 agosto 2019 il tribunale di Francoforte ha condannato Matteo Salvini per violazione di copyright, per aver utilizzato su Twitter, senza autorizzazione, una foto scattata da un giornalista tedesco a un componente della ONG Mission Lifeline. Salvini, che dovrà togliere la foto, rischia fino a 250 mila euro di multa e sei mesi di reclusione.

Diffamazione

A seguito della denuncia presentata da Carola Rackete, comandante della nave Sea-Watch 3, per alcune frasi rivoltele da Salvini nel giugno 2019, il leader della Lega è indagato per diffamazione.

Presunto uso illegittimo dei voli di Stato

Dopo aver disposto l’archiviazione la Procura regionale della Corte dei conti del Lazio ha trasmesso gli atti sui voli di Stato del segretario della Lega Matteo Salvini ai colleghi della sezione penale. Secondo i magistrati contabili il segretario della Lega ed ex Ministro degli Interni avrebbe usato i voli di stato non solo per attività istituzionali, ma anche per attività di partito. L’ex ministro non avrebbe comunque arrecato alcun danno erariale.

Critiche e controversie

Matteo Salvini nel 2015

Da secessionista a nazionalista

Prima di trasformare la Lega Nord da un partito secessionista ad uno nazionalista Salvini ha più volte espresso il suo distacco dalla bandiera italiana: "Il tricolore non mi rappresenta, non la sento come la mia bandiera, a casa mia ho solo la bandiera della Lombardia e quella di Milano" e "Il tricolore è solo la Nazionale di calcio, per cui non tifo" (2011). Tuttavia, in occasione dei Mondiali di calcio 2014, dichiara di tifare proprio per la Nazionale di calcio dell'Italia; ospite a La gabbia nel 2015, dopo aver citato la ricorrenza del centesimo anniversario dell'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale ha indossato al collo un foulard con il tricolore, sottolineando che "In questo momento non riconoscere che i problemi di disoccupazione e immigrazione sono problemi italiani, nazionali, a Milano, a Roma e a Taranto, è sciocchezza".

Immigrazione

Matteo Salvini parla durante una manifestazione della Lega Nord nel 2013. Alcune fonti giornalistiche hanno criticato il ruolo svolto nel campo dell'immigrazione da Salvini mentre era Ministro dell'Interno, sostenendo che il numero dei rimpatri di migranti era rimasto sostanzialmente lo stesso rispetto a quello dei governi precedenti. Inoltre il calo degli sbarchi nella rotta del Mediterraneo più volte ricordato da Salvini non tiene conto di altre rotte migratorie in aumento, come quella balcanica.

Euro ed Europa

Nonostante Salvini sia molto critico nei confronti dell'Europa e dell'euro, in passato invece aveva più volte ribadito che apprezzava tale moneta specialmente nei riguardi del nord Italia: «I meridionali? L'euro non se lo meritano, la Lombardia e il Nord l'euro se lo possono permettere. Io a Milano lo voglio, perché qui siamo in Europa. Il Sud invece è come la Grecia e ha bisogno di un'altra moneta» e «L’Unione così com’è non funziona per questo presentiamo un referendum consultivo, per arrivare ad un’Europa con un vero potere politico, dove l'euro è la moneta delle sole regioni che hanno i requisiti di bilancio per tenerla».

Il 19 dicembre 2013 Salvini, con una quarantina di amministratori locali della Lega, si è recato a Bruxelles per manifestare contro l'Unione europea davanti alla sede del Parlamento europeo. In quell'occasione ha dichiarato che «i sindaci della Lega Nord si stanno organizzando per mettere in atto azioni di disobbedienza civile alle regole assassine di Bruxelles e allo scellerato Patto di stabilità che ha messo in ginocchio i nostri Comuni». Altre volte Salvini aveva criticato duramente l'Unione Europea, definendola un «regime» o paragonandola all'Unione Sovietica e ai gulag.

Presenza al Ministero dell'Interno

Tra la primavera e l'estate 2019 fonti giornalistiche parlano di una scarsa presenza di Salvini negli uffici del Ministero dell'Interno. Secondo tali fonti, Salvini avrebbe trascorso da gennaio a maggio 2019 solo 17 giornate lavorative al Ministero, con 95 giorni di assenza dalla sede e partecipando a 211 eventi, dedicando quindi la maggior parte della sua attività, durante la carica di ministro, a impegni istituzionali fuori dal Ministero, cerimonie e a comizi.

Teorie del complotto

Salvini è un sostenitore della “complotto Kalergi” (credenza secondo la quale esista un piano d'incentivazione dell'immigrazione africana e asiatica verso l'Europa al fine di rimpiazzarne le popolazioni autoctone) e del “complotto gender” (credenza secondo cui gli studi di genere nasconderebbero un progetto predefinito mirante alla distruzione della famiglia e di una eventuale "legge morale naturale" su cui fondare la società, presunto progetto denunciato a metà degli anni '90 dall'attivista cattolica dell'Opus Dei Dale O’Leary).

Salvini inoltre si è detto concorde con don Aldo Bonaiuto nel merito di una presunta invocazione di Satana da parte di Virginia Raffaele al Festival di Sanremo 2019, e sulla necessità di non sottovalutare il problema delle sette sataniche.

Polemiche con il mondo cristiano

Le posizioni di Salvini sul cristianesimo sono state più volte criticate da esponenti del mondo cattolico, tra cui il quotidiano Avvenire, il settimanale Famiglia Cristiana e il bisettimanale La Civiltà Cattolica, che hanno accusato Salvini di strumentalizzare la religione per fini politici. Le posizioni di Salvini sono state però difese da altre pubblicazioni cattoliche, come i mensili Il Timone e Tempi.

Medicina

Vaccini

Sebbene si dica non contrario alle vaccinazioni, Salvini ha diffuso e sostenuto la tesi che una decina di vaccini siano "un enorme rischio per un bambino". Tale presa di posizione, non avendo fondamento scientifico, ha suscitato diverse critiche, tra cui quella del medico del San Raffaele Roberto Burioni.

COVID-19

Durante la pandemia mondiale da COVID-19 ha dichiarato che l'idrossiclorochina sia un farmaco utile alla cura del paziente e che grazie a esso si possono salvare “migliaia di vite” nonostante la totale assenza di una qualsiasi prova medica in tal senso. Anche successivamente le smentinte da parte di esperti del settore medico-sanitario relative alle sue affermazioni ha continuato a perorare le medesime affermazioni, insinuando che sarebbe un'alternativa maggiormente economica rispetto alle cure normalmente utilizzate.

Inoltre ha affermato in molte occasioni di come il suddetto virus non avrebbe un'origine naturale (tramite il salto di specie) ma che esso sarebbe derivato da un laboratorio di Wuhan e che sarebbe di origine artificiale, senza però fornire alcuna prova per questa teoria.

Note