Mariano Rumor: differenze tra le versioni

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[[File:Mariano Rumor.jpg|right|thumb|300px|Il ghigno sagace di Mariano Rumor.]]
[[File:Mariano Rumor.jpg|right|thumb|300px|Il ghigno sagace di Mariano Rumor.]]
{{Cit|Mariano, smettila di fare del Rumor.|Un professore richiama il suo allievo Rumor e già che c'è lo sfotte un po.}}
{{Cit|Mariano, smettila di fare del Rumor.|Un professore richiama il suo allievo Rumor e già che c'è lo sfotte un po'.}}
{{Cit|Non ricordo, non posso essere più preciso!|Rumor durante il processo per la [[strage di piazza Fontana]].}}
{{Cit|Non ricordo, non posso essere più preciso!|Rumor durante il processo per la [[strage di piazza Fontana]].}}
{{Cit|E lei lo sa come lo chiamiamo noi vicentini lo [[stoccafisso]]? Lo chiamaimo [[baccalà]].|Mariano Rumor risponde alla domanda: "Ma lei lo sa che che la strage di piazza Fontana non ha avuto condannati"?}}
{{Cit|E lei lo sa come lo chiamiamo noi vicentini lo [[stoccafisso]]? Lo chiamiamo [[baccalà]].|Mariano Rumor risponde alla domanda: "Ma lei lo sa che che la strage di piazza Fontana non ha avuto condannati"?}}
{{Cit|Io credo in Dio, ma mi sa che lui non crede in me.|Mariano Rumor a proposito della sua fede.}}
{{Cit|Io credo in Dio, ma mi sa che lui non crede in me.|Mariano Rumor a proposito della sua fede.}}


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Come ogni [[presidente del Consiglio]] degli anni '60/'70 che si rispetti, Mariano Rumor non ha avuto un'infanzia particolarmente interessante, ragion per cui i dati a suo carico sono pochi. Si sa che frequentò la [[scuola elementare]] del ''Patronato Micione Xiii'' e il [[Liceo]] ginnasio ''Antonio Figafetta'' di [[Vicenza]]. Nel [[1937]] consegue la laurea con [[Portalettere]] presso l'[[Università]] di [[Padova]] con una tesi su ''Giuseppe Giaqulcosa''.
Come ogni [[presidente del Consiglio]] degli anni '60/'70 che si rispetti, Mariano Rumor non ha avuto un'infanzia particolarmente interessante, ragion per cui i dati a suo carico sono pochi. Si sa che frequentò la [[scuola elementare]] del ''Patronato Micione Xiii'' e il [[Liceo]] ginnasio ''Antonio Figafetta'' di [[Vicenza]]. Nel [[1937]] consegue la laurea con [[Portalettere]] presso l'[[Università]] di [[Padova]] con una tesi su ''Giuseppe Giaqulcosa''.


Tra il [[1941]] e il [[1943]] presta servizio militare come allievo ufficiale, diventando artigliere nella divisione anti scarafaggi. Tra il [[1943]] e il [[1945]] partecipa alla [[Resistenza]] e dirige il famoso giornale "Il Momento", chiamato così per assonanza all'affermazione che facevano i soldati al gabinetto quando qualcuno bussava per vedere se era libero e anche perché veniva usato come [[carta igenica]], naturalmente.
Tra il [[1941]] e il [[1943]] presta servizio militare come allievo ufficiale, diventando artigliere nella divisione anti-scarafaggi. Tra il [[1943]] e il [[1945]] partecipa alla [[Resistenza]] e dirige il famoso giornale "Il Momento", chiamato così per assonanza all'affermazione che facevano i soldati al gabinetto quando qualcuno bussava per vedere se era libero e anche perché veniva usato come [[carta igienica]], naturalmente.


Proveniente da una famiglia anche fin troppo cattolica, Rumor nell'immediato dopoguerra entrò nella [[DC]], operandosi nel feroce radicamento del suo partito in tutto il [[Veneto]]. Il suo modo di agire filo clericale, ispirato alle visioni mistico-alcolemiche di [[Giuseppe Dossetti]], gli valse la possibilità di entrare nella Costituente del [[1946]] ed in seguito di essere eletto deputato e ricoprirne impunemente la poltrona per tutti i vent'anni seguenti.
Proveniente da una famiglia anche fin troppo cattolica, Rumor nell'immediato dopoguerra entrò nella [[DC]], operandosi nel feroce radicamento del suo partito in tutto il [[Veneto]]. Il suo modo di agire filo clericale, ispirato alle visioni mistico-alcolemiche di [[Giuseppe Dossetti]], gli valse la possibilità di entrare nella [[Costituente]] del [[1946]] ed in seguito di essere eletto deputato e ricoprirne impunemente la poltrona per tutti i vent'anni seguenti.


Al Congresso nazionale della [[DC]] del [[1949]], Rumor presentò un’importante relazione sui problemi del lavoro in [[Italia]]: in questa relazione, emerse in modo evidente la sua volontà di fare della [[DC]] un protagonista nel processo di cambiamento economico e sociale, affermando la necessità di avviare ''[[dittatura|un grande disegno riformistico, ispirato ad un solidarismo sociale che era patrimonio della cultura politica del cattolicesimo democratico]]''. Come ebbe modo di chiarire in un successivo articolo apparso sul settimanale per Dossettiani snob ''Cronache sociali'', Rumor sosteneva quindi la necessità che lo [[Stato]] si affermasse come: ''[[magna-magna|promotore e regolatore d’una bene ordinata e organica azione di solidarietà tra le classi e all’interno delle classi]]''.
Al Congresso nazionale della [[DC]] del [[1949]], Rumor presentò un’importante relazione sui problemi del lavoro in [[Italia]]: in questa relazione, emerse in modo evidente la sua volontà di fare della [[DC]] un protagonista nel processo di cambiamento economico e sociale, affermando la necessità di avviare ''[[dittatura|un grande disegno riformistico, ispirato ad un solidarismo sociale che era patrimonio della cultura politica del cattolicesimo democratico]]''. Come ebbe modo di chiarire in un successivo articolo apparso sul settimanale per Dossettiani snob ''Cronache sociali'', Rumor sosteneva quindi la necessità che lo [[Stato]] si affermasse come: ''promotore e regolatore d’una bene ordinata e organica azione di solidarietà tra le classi e all’interno delle classi''. In una parola: [[magna-magna]].


== Iniziativa Democratica ==
== Iniziativa Democratica ==
Nel '50, [[Giuseppe Dossetti]], dopo l'ennesima crisi mistica, decide di farsi [[prete]] una volta per tutte e abbandona il suo compagno di merende Rumor e tutto il suo movimento. A questo punto il futuro presidente del Consiglio decide di riorganizzare il movimento e creare un vero e proprio partito con un nome e un cognome, nasce così [[Iniziativa Democratica]], un gruppo para clericale composto da degli elementi del calibro di: [[La Pira]], [[Fanfani]], [[Moro]], [[Taviani]] e [[Scalfaro]].
Nel '50, [[Giuseppe Dossetti]], dopo l'ennesima crisi mistica, decide di farsi [[prete]] una volta per tutte e abbandona il suo compagno di merende Rumor e tutto il suo movimento. A questo punto il futuro presidente del Consiglio decide di riorganizzare il movimento e creare un vero e proprio partito con un nome e un cognome, nasce così [[Iniziativa Democratica]], un gruppo para-clericale composto da degli elementi del calibro di: [[La Pira]], [[Fanfani]], [[Moro]], [[Taviani]] e [[Scalfaro]].


Fu proprio Rumor a stendere la bozza del manifesto politico di [[Iniziativa Democratica]]; in questo testo, accanto alla dichiarazione di appoggio a [[De Gasperi]] e al [[Patto Atlantico]], giudicato filo clericale, venne riaffermato il principio dossettiano di un partito [[inquisizione|cristianamente riformista]], capace di muovere il paese verso un’evoluzione democratica e soprattutto {{u|cristiana}}. Con questi argomenti gli iniziativisti si candidarono non solo a rivendicare una serie di poltrone al [[Parlamento]], ma anche a proporsi come un interlocutore affidabile per le altre componenti del partito, quali: [[Mafia]], [[P2]], [[Servizi segreti]] e arraffoni stranieri. La nuova corrente colpì parecchio il presidente [[De Gasperi]] che decise di far ricoprire a Rumor un incarico governativo degno delle sue alte capacità: il sottosegretario all'Agricoltura. Fu solo durante il primo governo [[Fanfani]] che Rumor fu promosso ad un incarico di un certo peso, divenendo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, peccato però che il governo cadde non appena il democristiano vicentino ebbe ricevuto la targhetta con scritto il suo nome da mettere sulla scrivania.
Fu proprio Rumor a stendere la bozza del manifesto politico di [[Iniziativa Democratica]]; in questo testo, accanto alla dichiarazione di appoggio a [[De Gasperi]] e al [[Patto Atlantico]], giudicato filo clericale, venne riaffermato il principio dossettiano di un partito [[inquisizione|cristianamente riformista]], capace di muovere il paese verso un’evoluzione democratica e soprattutto {{u|cristiana}}. Con questi argomenti gli iniziativisti si candidarono non solo a rivendicare una serie di poltrone al [[Parlamento]], ma anche a proporsi come un interlocutore affidabile per le altre componenti del partito, quali: [[Mafia]], [[P2]], [[Servizi segreti]] e arraffoni stranieri. La nuova corrente colpì parecchio il presidente [[De Gasperi]] che decise di far ricoprire a Rumor un incarico governativo degno delle sue alte capacità: il sottosegretario all'Agricoltura. Fu solo durante il primo governo [[Fanfani]] che Rumor fu promosso ad un incarico di un certo peso, divenendo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, peccato però che il governo cadde non appena il democristiano vicentino ebbe ricevuto la targhetta con scritto il suo nome da mettere sulla scrivania.