Marco Marfè: differenze tra le versioni

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'''Marco Marfè''' in arte '''Makko''' non avrebbe bisogno di presentazioni, ma le facciamo lo stesso per buona educazione. Egli rappresenta il [[portavoce]] di una musica impegnata, che vuole fare concorrenza a [[Checco Zalone]] per la serietà dei suoi testi.
 
Marco Marfè non si giudica un [[Musica neomelodica|cantante madrigalista partenopeo]] ma l'ideatore di un sottogenere un po' pop, un po' danzedenz, un ''pop danzedenz''{{citnec|}}.
 
É nota la sua spietata diatriba con [[Checco Zalone]] e [[Leone di Lernia]] per il ''disco di merda'' dell'estate [[2009]]. La critica musicale lo stroncherebbe subito se solo sapesse che esiste. Nel suo condominio tuttavia è una vera celebrità ed è diventato, nonostante l'agghiacciante esibizione offerta ad [[X Factor]] (la cui visione è vietata alle donne incinte) l'idolo delle ''zuccherine'' napoletane.
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== Nascita ==
Essendo anche lui un essere umano, purtroppo è nato.
Sembra incredibile a pensarci, molti potrebbero credere che fosse già stato generato già pieno delle sue doti canore, eppure ha avuto una nascita come tutti noi altri, lontanissimi dal suo livello. Marco nasce da Totore o Pazz' e Ninuccia aà VasciajolVasciajola. Destino volle che egli non esprimesse parola fino all'età di 13 anni, forse per pudore forse perché nessuno gli aveva insegnato a parlare. Questo "spiacevole" inconveniente lo accompagnerà fino alla pubertà, quando appena imparate le 6-7 espressioni basilari del neomelodico napoletano (''"T'vogl'bben"'', ''"picc'rè", "sì à vita mia"'', ''"viv' sulament' è tè"'' ''et similia'') ci vomiterà letteralmente addosso un successo dopo l'altro.
 
== Pubertà ==
Durante una festa di [[compleanno]] avverrà il miracolo: Marco, complici i primi sguardi piccanti verso le sue zuccherine sentirà dal profondo (proprio all'altezza del basso intestino) il bisogno di esprimersi in corretto [[italiano]] da Accademia della Crusca, iniziando a cantare e ballare freneticamente sulle note de '''O Sarracino'' preso da un'apparente euforia mistica, che in realtà si rivelò essere un attacco di [[diarrea|cagotto]] fulminante dopo un'indigestione di capretto con le cozze.
 
Subito dopo questo bizzarro evento egli tirerà lo sciacquone, uscirà dal bagno e si autoconsacrerà ''cantante neomelodico napoletano'' e vero erede di Gigi D'Alessio. I presenti a quella festa ricorderanno per sempre quel momento emozionante e soprattutto la puzza di [[merda]] che lo accompagnò. Era nata una stella.
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