Marco Borriello: differenze tra le versioni

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[[File:Marco_borriello_nazionale.jpg|thumb|right|400 ×400 pixelminiatura|Borriello viene lasciato come sempre negli spogliatoi durante una partita della Nazionale]]
 
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[[File:Belen-rodriguez.jpg|thumb|right|200px|L'unico motivo per portare in squadra Borrielo era la possibilità dei calciatori di farsi Belen nel ritiro.]]
 
{{Cit2|L'erba di San Siro sotto i tacchetti, il boato dei tifosi quando scendi in campo, il gol, la maglia sudata. |Marco Borriello sul desiderio di giocare almeno una partita con la maglia dell'[[A.C. Milan]]}}
 
{{Cit2|Scusi cerco un Suv Q7 col tetto apribile...|Marco Borriello chiede se c'è in concessonaria un'auto adatta alle sue caratteristiche}}
{{Cit2| Non sapevamo di averlo in squadra.|Il capitano della SPAL sulle prestazioni di Borriello.}}
 
'''Marco borrielloBorriello''' è un [[calciatore]], che attualmente gioca nella presso l'[[S.P.A.SL. Roma2013|SPAL]], dove vive di deliri sperando di vincere qualche trofeo che non sia la [[Coppa del nonno]].
 
== Biografia ==
== Carriera e cenni tecnici ==
Cresciuto a [[Napoli]], cominciò a giocare in [[parrocchia]] presso una squadra gestita da [[Giorgio Chinaglia]] e la [[Camorra]]. Marco per le sue deludenti prestazioni in campo costringerà il padre a fuggire per la vergogna, facendo scorrere in città la voce di essere morto per mezzo della [[malavita]]. Tutt'ora vive alle [[Bahamas]].
 
== Caratteristiche tecniche ==
[[File:Borriello_controllo_palla.jpg|thumb|right|300 pix|Marco Borriello durante un gesto tecnicamente scarso per controllare la palla con la maglia del [[Genoa]]]]
Borriello, storpio dalla nascita, per i suoi movimenti ingombranti e sgraziati viene considerato un mancino naturale, mentre codesta cosa è solo un'idea che un [[tifoso]] si fa vedendolo giocare per la prima volta.
[[File:Borriello_controllo_palla.jpg|thumb|right|300 pix|Marco Borriello durante un gesto tecnicamente scarso per controllare la palla con la maglia del [[Genoa]]]]
 
Infatti il povero Marco, costretto a camminare a V, tocca la palla in un modo particolare considerato dai giornalisti {{citnecsenfon|movimenti aggraziati e naturali}}. Più veloce di un ramarro, ma più lento di un cane, Borriello in campo non ama driblare gli avversari preferendo la sua speciale tecnica: grazie ai suoi movimenti statici e per niente dinamici, comincerà a falciare con la sua grossa statura gli avversari di frontale, come se fosse uno schiaccia sassi, mietendo spesso come ultima vittima anche il [[portiere]], che gli aprirà la strada al gol.
 
Cresciuto a [[Napoli]], cominciò a giocare in [[parrocchia]] presso una squadra gestita da [[Giorgio Chinaglia]] e la [[Camorra]]. Marco per le sue deludenti prestazioni in campo costringerà il padre a fuggire per la vergogna, facendo scorrere in città la voce di essere morto per mezzo della [[malavita]]. Tutt'ora vive alle [[Bahamas]].
[[File:Squadra_milan.jpg|thumb|right|300 pix|I compagni di squadra [[Kakà]] e [[Christian Brocchi]] danno l'addio con la maglia dell'[[A.C. Milan]] a Borriello]]
 
== Carriera e cenni tecnici ==
[[File:Borriello_empoli.jpg|thumb|right|347 pixminiatura|Borriello esulta dopo un autogol con la maglia dell'[[Empoli]]]]
Marco calcisticamente cresce nel [[Milan]], dove viene scoperto da [[Silvio Berlusconi]] durante una delle tante gite scolaresche che lo vengono a trovare al [[Consiglio]]. Nel [[1999]], il [[presidente]] Silvio decide di tagliargli lo stipendio mandandolo a studiare in un riformatorio di [[Treviso]], in modo da colmare l'ignoranza del prodigioso [[calciatore]], che secondo il presidente non poteva convivere in squadra con intellettuali del calibro di [[Paolo Maldini]] e [[Massimo Ambrosini]].
 
Nel [[2002]] con un colpo di stato a [[Treviso]] da parte della [[Lega Nord]] comandata da [[Umberto Bossi]], Marco viene catturato per poi essere riportato a [[Milano]] dagli stessi leghisti. [[Silvio Berlusconi]] lo tessera subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da [[Carlo Ancelotti]] di fare la guardia ai suoi maiali giù nello [[spogliatoio]].
[[File:Borriello_empoli.jpg|thumb|right|347 pix|Borriello esulta dopo un autogol con la maglia dell'[[Empoli]]]]
 
Nel [[2002]] con un colpo di stato a [[Treviso]] da parte della [[Lega Nord]] comandata da [[Umberto Bossi]], Marco viene catturato per poi essere riportato a [[Milano]] dagli stessi leghisti. [[Silvio Berlusconi]] lo tessera subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da [[Carlo Ancelotti]] di fare la guardia ai suoi maiali giù nello [[spogliatoio]].<br/>Per caso, mentre sta osservando una delle tante partite in tribuna, viene colpito da un pallone che casualmente finisce in rete e gli fanno siglare una tristissima prima rete tra i professionisti. Esordisce in [[Champions League]] sostituendo [[Shevchenko]], che durante la partita era stato colpito casualmente da un [[meteorite]] in campo che gli aveva causato ustioni e fratture lungo tutto il suo corpo. Ritenuto responsabile dell'infortunio al compagno di squadra, Marco viene punito da [[Adriano Galliani]] a stare fino a [[giugno]] all'[[Empoli]], che in quel periodo era allenata da un lunatico e psicopatico di nome [[Leonardo Da Vinci]], che si divertiva a vivisezionare i giocatori della propria squadra nel mentre delle sue crisi psichiche.
[[File:Milan_foto.jpg|thumb|left|480 pix|Borriello rappresentato nella foto messa sulla lapide della squadra [[A.C. Milan]]]]
 
Tornato al [[A.C. Milan]] pochi mesi dopo senza alcuni pezzi del corpo, [[Adriano Galliani]] e [[Silvio Berlusconi]] sono indecisi se pensionarlo poiché è inutilizzabile in campo. Il lampo di genio viene però a [[Carlo Ancelotti]], che decide di fare seguire a Marco un master a [[Reggio Calabria]] sul peperoncino di Soverato, che l'allenatore aveva intenzione di introdurre nell'alimentazione dei suoi maiali. Qui, tra lo stupore dei docenti della facoltà della [[Moiola Osella]], Marco esce dal corso con il massimo dei voti e con un diploma che tutt'ora risiede nel [[gabinetto]] di [[Silvio Berlusconi]]. Silvio ed [[Adriano Galliani]] vedendo l'interessamento da parte di Marco nella buona forchetta, decidono di inviarlo a studiare i piatti di pesce a [[Genova]], presso la [[U.C. Sampdoria]]. Qui diventa amico di [[Antonio Cassano]], con cui impara a degustare i piatti a base di pesce. Rimane a [[Genova]] fino a [[gennaio]], poiché Ancelotti per l'alimentazione dei maiali opta per una dieta vegetariana a base di [[radicchio]]. Marco quindi ritorna a [[Treviso]], patria di codesta verdura, ad apprendere più ricette possibili a base di radicchio. Per il grande impegno, Berlusconi lo riprende a [[Milano]], e gli fa firmare un contratto non fasullo per l'[[A.C. Milan]], conquistando anche la fiducia del [[cuoco]] della squadra.
[[File:Doping.jpg|thumb|right|240 × 160pix|In questa foto sono rappresentati gli anabulizzanti di Borriello scovati dall'anti[[doping]]]]
 
[[File:Belen-rodriguez.jpg|thumb|right|200pxminiatura|L'unico motivo per portare in squadra Borrielo era la possibilità dei calciatori di farsi Belen nel ritiro.]]
Durante la partità [[Milan]] - [[Roma]], Marco viene pizzicato a farsi una [[canna]] a base di erba cipollina olandese, insieme a [[Clerence Seedorf]]. Nonostante la sua allora fidanzata, [[Belen Rodriguez]], dica che Borriello era stato trovato positivo per colpa della sua crema vaginale, viene punito solo Marco, poiché Seedorf fu più furbo e lasciò cadere la carta nel [[cesso]] di [[San Siro]]. L'arbitro [[Pierluigi Collina]], diventato poco tempo prima [[Giudice]] Intergalattico succedendo a [[Santi Licheri]], condanna Marco a seguire ogni domenica, per l'eternità, la [[Messa]] del [[Papa]] al [[Vaticano]] postandosi in prima fila e applaudendo a qualunque minchiata che il vecchio dica. In più [[Silvio Berlusconi]], vittima di uno dei suoi tanti deliri, decise di licenziare in tronco il povero Marco, che solo pochi mesi prima era stato assunto con tanto entusiasmo.
 
=== Al Genoa ===
 
Nell'estate 2007 decise di andare in vacanza sulle spiagge genovesi, per sdrammatizzare il suo ennesimo taglio dalla squadra [[A.C. Milan]]. Qui, mentre partecipa a un torneo di calcetto nel suo villaggio turistico nel quale si dimostrerà essere capocannoniere con 3 gol, viene notato dalla società [[Genoa]], a cui serviva un attacante di peso per il suo ritorno in [[Serie A]]. Conquista la tifoseria durante la partita di campionato contro l'[[Udinese]], che in quel periodo era telecomandata dall'[[Argentina]] dal neo allenatore e calciatore [[Nestor Sensini]].
 
=== Ritorno al A.C. Milan ===
 
[[File:Borriello_pesto.jpg|thumb|right|220 ×220 pixelminiatura|Borriello pestato a sangue da [[Carlo Ancelotti]] dopo aver sbagliato un rigore]]
Vedendo gli ottimi risultati da parte di Borriello a [[Genova]], [[Silvio Berlusconi]] decide di riprenderselo all'[[A.C. Milan]], vedendo oramai un giocatore maturo per la maglia rossonera. A [[Milano]] però già tutto ricomincia storto, tanto che in estate Marco si spappola il menisco durante un contrasto in una delle partitelle organizzate da [[Carlo Ancelotti]]. Ritorna in campo in tempo per giocare contro la sua ex squadra, il [[Genoa]], che costerà all'[[A.C. Milan]] l'amara sconfitta 2-0. Ritorna al gol durante una competizone di [[Coppa Uefa]] contro la selezioni di pastori di [[Zurigo]]. La rottura del femore per una caduta dalle scale, lo costringerà a fermarsi per tutto il 2009 e oltre.
 
=== A Roma ===
 
Visto che Totti si era rotto il quinto menisco del cervello (per la terza volta) i romanisti decisero di comprare il primo barbone che passava davanti a Trigoria ed il primo che passò di lì fu proprio il grande cuoco per maiali. Accortisi che aveva delle banane al posto dei piedi, fu messo a cucinare per Adriano; e questo spiega anche il grande "dimagrimento" di quest'ultimo. Ritenuto un giocatore veramente scarso, Marco fu girato alla Juve giusto in tempo per la [[Befana]].
 
=== La breve esperienza juventina e altre squadre ===
 
A gennaio si trasferisce alla [[Juventus]] per uno sbaglio di Agnelli che voleva De Rossi ma dato che era ubriaco cercando di dire voglio il mio De rossi Bello disse Borriello. Così iniziò l'avventura di Borriello. Cinque mesi dopo il trasferimento entrò in campo restandoci per i tre secondi necessari per vincere uno scudetto rubato.
Dopo questa breve ma intensa esperienza, va in prestito al Genoa e alla squadra pluripremiata del West Ham UTD. Poi siccome è sempre svincolato riesce a sopravvivere giocando mezze stagioni di nuovo al Genoa, al Carpi e all'Atalanta totalizzando circa 8 gol che gli valgono il titolo di capocannoniere di casa sua.
Nella caldissima estate del 2016 passa al Cagliari e fino ad oggi totalizza 15 presenze e ben 6 gol che gli valgono il titolo di "Campione di Paestum".
 
=== Nazionale ===
 
[[File:Marco_borriello_nazionale.jpg|thumb|right|400 ×400 pixel|Borriello viene lasciato come sempre negli spogliatoi durante una partita della Nazionale]]
Ha iniziato a giocare in Nazionale con la maglia dell'[[Under 21]] allenata da [[Claudio Gentile]], e dove in quel periodo giocavano giovani talenti come [[Sebastian Giovinco]] e [[Giuseppe Rossi]]. A febbraio del 2008, esordisce nella Nazionale allenata da [[Roberto Donadoni]], che contro il [[Portogallo]] lo fece subentrare ad un ubriaco [[Luca Toni]] per colpa delle troppe birre bevute in [[Germania]]. Giocherà anche contro la [[Spagna]] di [[Fernando Torres]], con il quale cercherà il duello per il titolo di migliore attaccante della partita, perdendo vergognosamente. Nel maggio del 2008 viene inserito nella lista dei convocati per gli [[Europei]] del 2008 da [[Roberto Donadoni]], che non gli concederà neanche un minuto di gioco.
 
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* 1 Campionato di [[Serie A]] con l'[[A.C. Milan]], comprato grazie a [[Luciano Moggi]].
* 1 [[Supercoppa Europea]] con l'[[A.C. Milan]], battendo la rappresentativa dei ballerini di flamenco di [[Siviglia]].
* 1 [[Champions League]] con l'[[A.C. Milan]], battendo la rappresentativa dei fan dei [[Beatles]] di [[Liverpool F.C.]]
 
{{Calciattori}}
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[[Categoria:Calciatori italiani]]
[[Categoria:Dirigenti sportivi]]
[[Categoria:Napoli]]