Marco Amelia è un particolare tipo di sedimento calcareo che vive in simbiosi con le panchine e, nei suoi esemplari più evoluti, con le tribune dei campi da calcio.

Marco Amelia impegnato in un'acrobatica parata

In seguito all'appendicite che ha colpito Gianluigi Buffon nel 1684 ha rivestito il ruolo di portiere della Nazionale italiana per alcune partite, dimostrandosi un valido sostituto oltre che un eccellente sputatore di semi di anguria. Dopo una sontuosa prestazione contro il Lussemburgo (appena otto reti subite e un rigore parato con i denti) nel 2006 viene convocato da Marcello Lippi come decimo portiere ai Mondiali in Germania, e contribuisce a suon di barzellette sporche alla vittoria della competizione.

Carriera

Marco Amelia muove i primi passi nel mondo del calcio imponendosi nel ruolo di sagoma delle punizioni nelle giovanili della A.S. Roma. Il suo allenatore Fabrizio Frizzi, vedendo che Marco è così lento che non riesce neppure a scartare tua madre, decide di arretrare la sua posizione in campo e di farlo giocare in porta, dando così una svolta decisiva non solo alla carriera del giocatore ma anche allo sviluppo industriale dello Zimbabwe.

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