Macaco: differenze tra le versioni

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[[File:2011 - ITALIA - Bertone - modello (dima) Alfa Romeo Giulietta Sprint 1954 (2).JPG|thumb|Dima in [[legno]] della [[Bertone]] per la carrozzeria della [[Alfa Romeo Giulietta Sprint|Giulietta Sprint]]; uno dei primi strumenti utilizzati dai carrozzieri.]]
{{sottotitolo|da Macacopedia, l'enciclopedia posseduta dalle scimmie}}
La '''dima''', anche detta '''maschera''', '''mascherone''' o '''modano''', è una forma, uno [[stampo]] o una sagoma, che viene realizzata per poter riprodurre una spaziatura, il profilo di un oggetto, o l'oggetto stesso. Con le dime si possono regolare, predisporre ed assemblare diverse parti che debbano essere necessariamente calibrate millimetricamente tra di esse.


==Etimologia==
{{Cit|Alla nascita mi hanno scambiato per uno di loro, per la coda.|[[Rocco Siffredi]] sui macachi}}
Il lemma "dima" è la trasformazione per [[Sincope (linguistica)|sincope]] del termine [[latino medievale]] "digma", il cui uso iniziò in [[Italia]] nella prima metà del [[VII secolo]], durante il periodo dell'[[Esarcato d'Italia|Esarcato di Ravenna]], derivato dal [[Lingua greca|greco]] ''δεῖγμα'', con il significato di mostra, saggio, modello o campione.
{{Cit|Una volta cantai anche per loro.|[[Marco Masini]] sui vani tentativi di estinzione dei macachi}}


Nei dialetti e lingue regionali italiani, la parola venne anche assunta nelle forme ''degma'', ''delma'', ''deuma'', ''delma'', ''derma'', ''dema'', con identico significato.
{{Specie
|immagine=[[File:Macaca nemestrina.jpg|right|thumb|200px]]
|didascalia=Macaco<br />(Cacopoco macaco)<br />Anche gli studiosi più esperti faticano ancora a distinguere il muso dal deretano
|immagine2=[[File:Basso rischio di estinzione.png]]
|regno=Impero Galattico
|famiglia=Tutti bene grazie
|genere=''Rossoculoidea''
|phylum=Ispido
|scopritore=[[Stitichezza|Uno stitico]]
}}


==Impieghi==
Il '''macaco''' è la forma di [[vita]] con maggiori possibilità di sopravvivenza sulla [[Terra]], anche se per qualche disgraziato motivo scoppiasse la [[terza guerra mondiale]].
Le dime si usano nell'industria, come nell'artigianato, per costruire, installare e riparare. Hanno la più vasta applicazione nell'edilizia, nell'idraulica, nella meccanica e nei più disparati settori. Possono essere di fabbricazione industriale o artigianale.
È noto anche come ''L'arma finale'' oppure come
''Quello strano animale con le chiappe rosse in rilievo''.


Esempi vari di utilizzo sono:
== Breve storia ==
* Nella falegnameria: per praticare contemporaneamente molteplici fori ben precisamente dislocati, composte da utensili montati su mandrini rotanti coordinati tra loro e mossi da motori elettrici;
Come si addice a tutte le forme di vita "evolute" (vedi [[essere umano]]), il macaco ha una lunga, lunghissima storia evolutiva alle spalle, naturalmente smentita da
* Nell'idraulica: per la disposizione, il fissaggio e la posa in opera di tubi e/o il fissaggio a questi di articoli tecnici o di apparecchiature idrauliche e termo idrauliche, composte da lamiere prestampate e preforate che opportunamente ancorate a parete si offrono quale provvisorio alloggiamento ai vari tubi per acqua gas od altro fino al loro fissaggio definitivo.
ogni [[cristianesimo|cristiano]] che passa per strada.
* Nella carrozzeria: abbinate al banco di riscontro, per riportare in forma tramite raddrizzatura le scocche di veicoli sinistrati, composte da due parti: le Basi, che si andranno a posizionare in appositi alloggi del banco e dai calibri che verranno sistemati sulle basi e che andranno poi ad intersecare le parti interessate del veicolo, per il riscontro misurativo.
[[File:Bush scimmia.jpg|left|thumb|230px|Chi vi ricorda?]]
*nell'ottica/oftalmica: viene utilizzata per riprodurre la forma dell'occhio di una montatura e quindi realizzare la lente idonea, che verrà poi montata sull'occhiale stesso. Anche nella realizzazione delle montature stesse, venivano usate dime che riproducevano il modello, anche in scala industriale.
Inizialmente la ''Stirpe Macacosa'' si insediò nella bassa [[Patagonia]].
I primi individui non erano ancora capaci di stare in posizione eretta e la loro alimentazione si basava in particolare sul largo consumo di propri simili, uso chiamato ''Macachismo''.
Quando gli adulti scoprirono che nei dintorni dei loro insediamenti si aggiravano anche degli esseri umani, acquisirono la posizione eretta, liberando così le mani.
Alcune raffigurazioni presenti nelle grotte ci dicono che questo cambiamento nacque dalla necessità di usare le mazze ferrate.
I macachi cominciarono quindi a fabbricare i loro primi utensili, come per esempio alcuni MAKAK-47 (chiamati in seguito [[Kalashnikov]]) e molti modelli di ''mina anti-uomo''.


Attualmente, nell'industria più che nell'artigianato, là dove possibile si tende a sostituire le dime con tecnologie informatizzate ([[CAD]]).
{{wikipedia}}

Dopo esseri alzato in piedi, il macaco trovò anche il modo per passare le sue giornate all'insegna del divertimento.
In pochi decenni infatti migrò verso le zone abitate dagli umani (ancora poco evoluti al tempo) solo per il gusto di scartavetrare loro i [[coglioni|cosiddetti]].
Questi però non accettarono molto volentieri i nuovi vicini, così inventarono una cosa che i macachi non avevano, la [[religione]].
I macachi, dopo aver capito che l'essere umano era tanto stupido e ottuso da abbandonarsi a false speranze di una vita dopo la morte, abbandonarono il loro nuovo insediamento.

Alcuni resti archeologici mostrano anche delle ecatombe di centinaia di macachi, e forse fu anche questo il motivo che li spinse a fuggire, evento chiamato ''Magna Fuga Macacorum'' dagli studiosi di tutto il mondo.
Da quel momento sino ai giorni nostri, i macachi si sparsero dappertutto.

== Zone di insediamento ==
[[File:Babbuino.jpg|right|thumb|140px|Un vicino parente dei Macachi che non è stato invitato a una festa.]]
In seguito alla ''Grande Fuga'', la popolazione macacosa si sparse in tutto il globo. L'elenco delle zone nelle quali essi risiedono è affissa alla porta del [[Pentagono]] ed è attualmente la lista dei luoghi con più alto tasso di mortalità dell'[[Universo]].
Finora sono stati trovati insediamenti Macacosi nei seguenti luoghi:

* [[Patagonia]]
* [[Disneyland]]
* [[Tua madre]] (ebbene sì, hanno colonizzato anche lei)
* Molto Molto Lontano
* [[Sparta]]
* [[Burundi]]

== Come sopravvivere a un attacco di macachi ==

Lo spirito bellico ha sempre portato i macachi a intraprendere interminabili guerre, naturalmente portate avanti per il solo gusto di distruggere, abbattere e rompere le palle a [[gente come te]].
Ecco alcuni metodi di prevenzione, naturalmente tutti consigliati da [[un medico su dieci]] e da [[un medico in famiglia]].

* ''Cospargere di sangue di capra il proprio giardino''
Questo stratagemma permette di confondere i macachi.
Essi infatti penseranno di essere già passati per la vostra casa, quindi vi lasceranno in pace per circa 7 minuti.

* ''Non farsi la ceretta per circa 2 ere glaciali''
Consiglio adatto sopratutto per le [[Donna|donne]], permette di essere scambiati per un macaco. Di conseguenza non sarete attaccati.

Effetti collaterali: verrete probabilmente trasportati con la forza nella loro civiltà, oppure obbligati ad avere tendenziosi rapporti sessuali con loro.

* ''Costruire intorno a voi una gigantesca muraglia di [[Lego]]''
Questo consiglio non serve a un emerito [[cazzo]].
Però è un ottimo passatempo.

* ''Fondere un nocciolo nucleare dentro casa''
Una delle tattiche migliori: i macachi infatti non troveranno luogo da attaccare, considerato che nel raggio di 200 km dalla vostra ex-casa non crescerà più neanche un filo d'[[erba]].

Naturalmente nessuno di questi consigli funziona veramente, verrete uccisi in qualunque caso e le vostre teste saranno usate dai piccoli macachi come palloni da calcio.

== Tecniche di riconoscimento ==
[[File:Pierce Brosnan.jpg|right|thumb|150px|Ricorda sempre che il pelo non fa il '''Macaco'''.]]
Durante il [[Medioevo]], quando gli uomini ricopiavano i libri a mano perché non c'era la [[televisione]], fu redatto un libro, chiamato ''De Macacorum Riconoscimenta'', il quale insegnava all'uomo medievale come riconoscere un macaco tra i suoi tanti concittadini (nel Medioevo non esisteva la [[ceretta]]).
L'antico scritto è stato poi rielaborato nel XIIII Secolo.
In seguito verrà riportato un breve passo di quest'ultimo.

* Se ha due o più punte per ogni singolo pelo, è un '''macaco'''.
* Se ha un pezzo sanguinante del tuo braccio dentro la sua bocca, è un '''macaco'''.
* Se è appeso alla tua schiena e ti strozza con la sua coda, è un '''macaco'''.
* Se ti sta mettendo una mazza ferrata nel sedere, o è [[Sadomaso|il tuo amico del circolo Sadomaso]] o è un '''macaco'''.
* Se ha un deretano rosso acceso allora non è un '''macaco''', bensì un '''babbuino'''.
* Se ti spulcia accuratamente mangiando i parassiti estratti, è un '''macaco'''.
* Se ti invita a cena e ti offre blatte, grilli e cimici, è un '''macaco'''.

== Prossima vittima dei macachi ==

'''{{USERNAME|Hei tu}}''', guardati un attimo alle spalle. Addio.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Mafia]]
* [[Banco dime]]
* [[Burzum]]
* [[Maquette]]
* [[Gigi D'Alessio]]
* [[Cacata]]
{{animali}}

{{Wos
|categoria = articoli
|dataelezione =13 dicembre 2008
|votifavorevoli = 8
|votitotali = 10
}}

[[Categoria:Primati]]


[[en:Macaque]]


[[Categoria:Attrezzi]]
[[ar:القرد والسعدان]]
[[cs:Opice]]
[[da:Abe]]
[[el:Πίθηκος]]
[[eo:Simio]]
[[es:Mono]]
[[fr:Singe]]
[[ja:サル]]
[[pt:Macaco]]
[[sk:Opica]]
[[zh-tw:猴子]]

Versione delle 17:42, 19 set 2015

File:2011 - ITALIA - Bertone - modello (dima) Alfa Romeo Giulietta Sprint 1954 (2).JPG
Dima in legno della Bertone per la carrozzeria della Giulietta Sprint; uno dei primi strumenti utilizzati dai carrozzieri.

La dima, anche detta maschera, mascherone o modano, è una forma, uno stampo o una sagoma, che viene realizzata per poter riprodurre una spaziatura, il profilo di un oggetto, o l'oggetto stesso. Con le dime si possono regolare, predisporre ed assemblare diverse parti che debbano essere necessariamente calibrate millimetricamente tra di esse.

Etimologia

Il lemma "dima" è la trasformazione per sincope del termine latino medievale "digma", il cui uso iniziò in Italia nella prima metà del VII secolo, durante il periodo dell'Esarcato di Ravenna, derivato dal greco δεῖγμα, con il significato di mostra, saggio, modello o campione.

Nei dialetti e lingue regionali italiani, la parola venne anche assunta nelle forme degma, delma, deuma, delma, derma, dema, con identico significato.

Impieghi

Le dime si usano nell'industria, come nell'artigianato, per costruire, installare e riparare. Hanno la più vasta applicazione nell'edilizia, nell'idraulica, nella meccanica e nei più disparati settori. Possono essere di fabbricazione industriale o artigianale.

Esempi vari di utilizzo sono:

  • Nella falegnameria: per praticare contemporaneamente molteplici fori ben precisamente dislocati, composte da utensili montati su mandrini rotanti coordinati tra loro e mossi da motori elettrici;
  • Nell'idraulica: per la disposizione, il fissaggio e la posa in opera di tubi e/o il fissaggio a questi di articoli tecnici o di apparecchiature idrauliche e termo idrauliche, composte da lamiere prestampate e preforate che opportunamente ancorate a parete si offrono quale provvisorio alloggiamento ai vari tubi per acqua gas od altro fino al loro fissaggio definitivo.
  • Nella carrozzeria: abbinate al banco di riscontro, per riportare in forma tramite raddrizzatura le scocche di veicoli sinistrati, composte da due parti: le Basi, che si andranno a posizionare in appositi alloggi del banco e dai calibri che verranno sistemati sulle basi e che andranno poi ad intersecare le parti interessate del veicolo, per il riscontro misurativo.
  • nell'ottica/oftalmica: viene utilizzata per riprodurre la forma dell'occhio di una montatura e quindi realizzare la lente idonea, che verrà poi montata sull'occhiale stesso. Anche nella realizzazione delle montature stesse, venivano usate dime che riproducevano il modello, anche in scala industriale.

Attualmente, nell'industria più che nell'artigianato, là dove possibile si tende a sostituire le dime con tecnologie informatizzate (CAD).

Voci correlate