Logorrea: differenze tra le versioni

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== La logorrea in linguistica ==
Il rapporto tra la logorrea e la linguistica è piuttosto recente, fatto che purtroppo ci impedisce di introdurre la materia con cenni storici e simpatici aneddoti a metà tra il triviale e l'inutile. A prescindere da ciò, non si può non iniziare un discorso su questo tema parlando del primo luminare che si occupò dello studio della logorrea dal punto di vista della linguistica e che, contemporaneamente, fu il padre fondatore della materia,; un individuo il cui nome è tutt'oggi uno dei peggiori incubi di tutti gli studenti di materie umanistiche, specialmente dopo la riforma scolastica di [[De Mauro]], redattore di [[dizionari]] e [[Ministro]] della pubblica istruzione nel secondo governo [[Amato]]. La simpatica controfigura di Yoda, difatti, per trovare posti di lavoro per tutti i suoi colleghi, amici, amici di colleghi, colleghi di amici, assistenti, assistenti di assistenti ed allacciatori di scarpe prezzolati, decise di costringere qualunque facoltà ad avere almeno tre esami di linguistica e/o glottologia., Ancheanche [[matematica]].quelle Comunqueche lofacevano parte del gruppo di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali ed Ingegneria. Lo studioso di cui stiamo parlando è una delle più geniali menti mai nate e vissute in quel di di [[Ginevra]], cosa che lo rende uno [[Svizzero]], anche se stranamente non ha niente a che fare con [[formaggio]], col [[cioccolato]], con le banche [[banche]] ede nemmeno con gli [[orologi a cucù]]: [[Ferdinand de Saussure]]. Lo studoso, nella terza pagina del secondo capitolo del suo libro "''Logologia, Glottologia e Lip Gloss''", edizione [[Einaudi]] dell'8 agosto del [[1869]], anno non bisestile, constatò che il termine "''logorrea''" corrisponde ad una variante peggiorativa della ''prolissità'', le cui caratteristiche principali della sarebbero l'estrema diluizione del messaggio, così rarefatto da far impallidire persino la concentrazione del cosiddetto principio attivo all'interno delle medicine omeopatiche, ed in questo caso si parla di concentrazioni così infinitesimali che quasi il principio sparisce del tutto, un po' come se nascondeste un bicchiere di vino all'interno del fiume [[Gange]], metafora cara a tutti gli indiani di fede [[Hindu]] e, in misura minore, a quelli di fede [[Musulmana]], in quanto questoil messaggio viene diluito in un discorso esteso fino all'eccesso con contenuti accessori o totalmente inesistentiincoerenti nei confronti del messaggio stesso (come incidentali introdotte da parentesi che parlano di tutt'altro, un caso molto frequente nella nostra illustre enciclopedia e spesso causato dal contributo di utenti anonimi, che pur di dire la loro in tempi brevi ignorano la continuità del discorso ed inseriscono parentesi come se fossero addobbi e l'articolo fosse il loro albero di Natale) e la quasi totale sovrapposizione del significante sul significato, letteralmente soffocato dal mezzo che dovrebbe piuttostoinvece condurlocondurre. Gli studi sulla funzione linguistica della logorrea furono proseguiti dal russo [[Roman Jakobson]] (Роман Осипович Якобсон) nel saggio "''Logorrea e dismenorrea''", edizione [[Mondadori]], secondo il quale tale mezzo d'esrpessione è utilizzato con la finalità dell'astrazione del linguaggio; attraverso l'utilizzo di una terminologia estremamente complessa, la maggior parte dei casi si ottengono delle frasi in apparenza del tutto prive di senso. Questa posizione sarà ripresa in tempi moderni dal celebre [[glottoteta]] italiano [[Ugo Tognazzi]], all'interno del suo saggio "Posterdati", in cui l'autore analizza come la gonorrea, in caso di antani come se fosse due, porta il discorso ad un ampliamento con scappellamento a destra e trasforma il messaggio in brematura dovuta a tarapia tapioco.
 
==La logorrea nelle altre culture==
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