Leggi razziali: differenze tra le versioni

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I nazisti accusavano gli ebrei di tutti i problemi della Germania: povertà, disoccupazione, la sconfitta nel primo conflitto mondiale, le ciambelle senza i buchi, la puzza di piedi. I tedeschi, inoltre, erano insoddisfatti del Trattato di Versailles che garantiva a [[Gran Bretagna]] e [[Francia]] il ruolo di uniche potenze imperiali europee, mentre ai [[Tedeschi]] veniva regolarmente riso in faccia e buttata la cenere della sigaretta in testa.
Gli ebrei erano ricchi, famosi e sventolavano biglietti da cento [[Dollari]] in faccia ai tedeschi, i quali, brutti e occhialuti, si dovevano accontentare delle più sfascione.
Il patologico senso d'inferiorità, unito alla diceria secondo la quale gli ebrei ce l'avevano bello grosso, fece il resto. Hitler, che da piccolo veniva regolarmente chiuso nell'armadio della sua classe da parte deidai suoi compagni ebrei, non perse l'occasione per la vendetta.
Emanò quindi una lunghissima serie di leggi.
 
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