La foresta dei pugnali volanti: differenze tra le versioni

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==Kimono Hong Kong Arigatò (trad. trama)==
==Kimono Hong Kong Arigatò (trad. trama)==
Il film è ambientato in una Cina travolta da scompiglio: il sushi è troppo caldo, i [[Pokémon]] sono ancora fermi a quota 100, il [[Tibet]] è ancora uno stato scandalosamente libero: si forma così un'alleanza ribelle, ''I pitali volanti'' (Sumokaratejudo, in cinese), composta da abili assassini e shampiste ribelli armate di phon e balsamo, che vogliono sgozzare come un agnello a Pasqua l'imperatore, ritenuto la causa di questi disagi. A nulla è valsa la scritta ''"Stiamo lavorando per voi"'' sull'autostrada; i Pitali vogliono vendetta. I Pitali vogliono più [[Tamagotchi]].
Il film è ambientato in una Cina travolta da scompiglio: il sushi è troppo caldo, i [[Pokémon]] sono ancora fermi a quota 100, il [[Tibet]] è ancora uno stato scandalosamente libero: si forma così un'alleanza ribelle, ''I pitali volanti'' (Sumokaratejudo, in cinese), composta da abili assassini e shampiste ribelli armate di phon e balsamo, che vogliono sgozzare come un agnello a Pasqua l'imperatore, ritenuto la causa di questi disagi. A nulla è valsa la scritta ''"Stiamo lavorando per voi"'' sull'autostrada: i Pitali vogliono vendetta. I Pitali vogliono più [[Tamagotchi]].<br />Nel frattempo, nel ''Padiglione delle Betoniere'', rinomato luogo di danza e [[cemento armato]], la ballerina di extreme-liscio, '''''Mei''''', è sospettata dalle guardie imperiali di essere la figlia del capo dei Pitali. Mei soffre sin dalla nascita di sordità, cecità e di un accenno appena di [[scabbia]], ma questo non la rende meno brava nel far ballare i piedi, soprattutto quando s'innaffia di saké. '''''Leo''''', una cazzutissima guardia imperiale, -così cazzuto che taglia il sushi prendendolo a testate-, mette alla prova Mei nella danza dell'Allih-Gallih-Chan-Chen, una danza quasi impossibile da eseguire a causa dei passi totalmente a vanvera. Mentre Mei si esibisce con una grazia assai celata, approfitta dell'attimo di distrazione alcolica di Leo all'open bar e tenta di ucciderlo con un passe chassé improvvisato (male). Il tutto si risolverà con Mei affogata nel Long Island di Leo e rinchiusa in una fetida di prigione con un [[gameboy]] antidiluviano che la porterà lentamente alla follia.

Versione delle 01:14, 9 mar 2012

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« Come il vento vago per il mondo leggero e invisibile, scompaio senza lasciare traccia. Il vento va e non pensa. »
(Jin dopo aver scoperto di aver ingravidato Mei mentre fa le valigie per il Messico)

La foresta dei pugnali volanti (in inglese The forest of flying pitals, in cinese Toshiba Nagasaki Sushi Mitzubishi) è la già collaudata storia di una manciata di cinogiappensi che si menano stando inverosimilmente sospesi a mezz’aria per tre ore, quando potrebbero risolvere le cose imbracciando un Uzi e sparando follemente a manetta. Definito dalla critica "un firme dove e cinesi se pijano a cartoni in faccia", è invece definito da Zhang Yimou (il regista stesso) "un film cinese in cui finalmente si vede un barlume di tette".

Kimono Hong Kong Arigatò (trad. trama)

Il film è ambientato in una Cina travolta da scompiglio: il sushi è troppo caldo, i Pokémon sono ancora fermi a quota 100, il Tibet è ancora uno stato scandalosamente libero: si forma così un'alleanza ribelle, I pitali volanti (Sumokaratejudo, in cinese), composta da abili assassini e shampiste ribelli armate di phon e balsamo, che vogliono sgozzare come un agnello a Pasqua l'imperatore, ritenuto la causa di questi disagi. A nulla è valsa la scritta "Stiamo lavorando per voi" sull'autostrada: i Pitali vogliono vendetta. I Pitali vogliono più Tamagotchi.
Nel frattempo, nel Padiglione delle Betoniere, rinomato luogo di danza e cemento armato, la ballerina di extreme-liscio, Mei, è sospettata dalle guardie imperiali di essere la figlia del capo dei Pitali. Mei soffre sin dalla nascita di sordità, cecità e di un accenno appena di scabbia, ma questo non la rende meno brava nel far ballare i piedi, soprattutto quando s'innaffia di saké. Leo, una cazzutissima guardia imperiale, -così cazzuto che taglia il sushi prendendolo a testate-, mette alla prova Mei nella danza dell'Allih-Gallih-Chan-Chen, una danza quasi impossibile da eseguire a causa dei passi totalmente a vanvera. Mentre Mei si esibisce con una grazia assai celata, approfitta dell'attimo di distrazione alcolica di Leo all'open bar e tenta di ucciderlo con un passe chassé improvvisato (male). Il tutto si risolverà con Mei affogata nel Long Island di Leo e rinchiusa in una fetida di prigione con un gameboy antidiluviano che la porterà lentamente alla follia.