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{{Wikipedia|L'infinito}}
{{Cit2|La scrissi in preda a un [[orgasmo|raptus estatico]]... no, quella macchietta bianca è
{{Cit2|E io che pensavo che L'Infinito di Leopardi fosse ''"leopardare"''...|[[Studente]] impreparato durante l'interrogazione di [[Italiano]]}}
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Quest'opera appartiene alla serie di scritti pubblicati cinque anni dopo con il titolo di ''Idilli'' (il titolo deriva dallo [[orgasmo|stato d'animo idilliaco]] che provò il giorno del suo compleanno, l'unico giorno in cui non fu insultato dalla sua famiglia). In questo periodo, Leopardi pubblica anche le ''Perette Anali'', conosciute come ''Operette Morali'' per un errore di stampa.
== Testo dell'opera ==
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<poem>''Sempre caro mi fu quest'ermo colle,''<BR>''e questa siepe, che da la finestra''<BR>''de la vicina<ref>Sembra che il poeta abitasse in prossimità di una provocante Contessa, nota per la sua [[Ilona Staller|passione per l'equitazione]]</ref> il guardo esclude.''<BR>''Ma sedendo e mirando, interminati''<BR>''nudi di là da quella, e sovrumani''<BR>''seni, e profondissimo pilu''<BR>''io nel bacino mi tocco; ove per poco''<BR>''il coito non mi sporca. E come il vento''<BR>''odo stormir tra queste piante, io quella''<BR>''infinita madonna nel mio giaciglio''<BR>''vo immaginando: e mi sovvien l'eterno,''<BR>''e le nude carni, e la presente''<BR>''e viva, e il gemito di lei. Così tra questa''<BR>''cinquina s'annega il truffello<ref>Termine dell'[[itagliano|italiano volgare]] per indicare l'[[pene|organo copulatore maschile]]</ref> mio:''<BR>''e l'imbiancar<ref>Eppure non era imbianchino. Parrebbe una dichiarazione [[Cosa avrà voluto dire?|ermetica]].</ref> m'è dolce in queste dita.''</poem>
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{{note}}
<references/>
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== Descrizione del componimento ==
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- '''la salvifica pratica del ricorso alla [[masturbazione|solitudine]]''' per espletare a [[sesso|desideri altrimenti impossibili]].
La visione della [[donna]], '''non più magnifica visione della donna-angelo dello Stil Novo''', evoca nel poeta pensieri che si [[Erezione|ripercuotono su appendici del bacino]]. In questa situazione, il Leopardi prova inizialmente a combattere contro gli istinti, '''sostenuto dalla morale''' infusagli dalla famiglia, nota esponente di [[CL]]. Tuttavia, come lo stesso scrittore ci fa notare, tale lotta è vana; ed''' è necessario ricorrere all'[[immaginazione]] e al suo [[mano|complementare materiale]]'''. '''Il pessimismo leopardiano ha la meglio''': l'estasi visuale non può che rimanere tale, e il poeta è costretto, con un '''forte salto introspettivo''', a ritorcersi su sé stesso, dando sfogo alle sue pulsioni con un [[masturbazione|atto]] di matrice individualistica, '''anticipando i temi trattati poi da altri importanti [[filosofi]]'''.
== Critiche ==
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E dunque ci si mise anche la [[Chiesa]] a fare opera di censura. I motivi saranno poi spiegati in una lettera, di cui riportiamo solo una parte:
{{quote|La Vostra poesia ci offende, essendo le vostre adorate pratiche a uso e consumo del solo Santo Padre|Lettera del [[Ruini|Card. Ruini]], ritrovata nello studio del poeta}}
In poche parole, solo il [[Papa]] aveva diritto a <
== Voci Correlate ==
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*[[Letteratura italiana]]
*[[Masturbazione]]
*[[Allegoria]]
*[[Pessimismo]]
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