Kenpachi Zaraki: differenze tra le versioni

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Poi perde.
Poi perde.


Nel secondo combattimento, resosi conto che è più divertente picchiare i suoi compagni, affronta Tosen (anima di Daredevil) e Komamura (anima di un lupo mannaro). I due, nonostante sappiano che Zaraki è fortissimo e psicopatico, lo affrontano prima trattenendo la loro vera forza (che già è poca), poi uno alla volta. Indovinate il risultato?
Nel secondo combattimento


== Gita nell'Hueco Mundo ==
[[Immagine:Zaraki-saves-ichigo.jpg|"OH CAZZO!!"|right|thumb|200px]]
Volevate che uno così lasciasse i protagonisti soli a menare le mani in un posto così pieno di gente da tagliare? Il nostro eroe arriva giusto in tempo per salvare quello sfigato del protagonista da morte certa, ricordandogli che l'unico che ha il diritto di sconfiggerlo è lui. Già che c'è, fa anche a pezzi il cattivo che in 3 non erano riusciti a far fuori.


== Curiosità ==
*È l'unico capitano a non conoscere il bakai (e a non dare nomi cretini alla sua spada). Nonostante questo sia contrario allo spirito del manga, le sue capacità combattive non ne vengono sminuite. Anzi.
*È l'unico [[shinigami]] a considerare la sua spada per quello che è, ossia un terrificante strumento per divertirsi spargendo morte e distruzione, invece di un piccolo amico da conoscere e coccolare.
*Nonostante faccia parte di una compagnia di praticamente soli uomini e metta campanelini nei capelli, Zaraki Kenpachi NON È gay. Se non mi credete, siete liberissimi di provarci con lui. Prima però magari fate testamento, non si sa mai.
*Nonostante abbia una benda sull'occhio, Zaraki ci vede benissimo. La benda è lì per limitare il suo potere e permettervi di sopravvivere per il tempo che gli è necessario a rendersi conto che vi sta uccidendo. Così si diverte di più.

Versione delle 19:02, 8 giu 2008

Che brava persona...

Kenpachi Zaraki (更木 剣八, letteralmente "il più figo del mio quartiere") è forse l'unico personaggio sensato dell'intero manga Bleach. È il capitano dell'11^ compagnia, formata unicamente da assassini, psicopatici, violentatori, ex-tossici (anche non ex) e simile gentaglia (vedi Ikkaku). Unica eccezione è il luogotenente, innocua bimba dai capelli rosa, che però è meglio non far incazzare. Sul serio.


Ruolo

Nel suo primo combattimento, il nostro spiega a quell'idiota di Ichigo quanto si diverta a picchiare la gente (e a venire picchiato). Nel corso del combattimento, tanto per passare il tempo, taglia a metà un palazzo con un gesto noncurante. Poi perde.

Nel secondo combattimento, resosi conto che è più divertente picchiare i suoi compagni, affronta Tosen (anima di Daredevil) e Komamura (anima di un lupo mannaro). I due, nonostante sappiano che Zaraki è fortissimo e psicopatico, lo affrontano prima trattenendo la loro vera forza (che già è poca), poi uno alla volta. Indovinate il risultato?


Gita nell'Hueco Mundo

File:Zaraki-saves-ichigo.jpg
"OH CAZZO!!"

Volevate che uno così lasciasse i protagonisti soli a menare le mani in un posto così pieno di gente da tagliare? Il nostro eroe arriva giusto in tempo per salvare quello sfigato del protagonista da morte certa, ricordandogli che l'unico che ha il diritto di sconfiggerlo è lui. Già che c'è, fa anche a pezzi il cattivo che in 3 non erano riusciti a far fuori.


Curiosità

  • È l'unico capitano a non conoscere il bakai (e a non dare nomi cretini alla sua spada). Nonostante questo sia contrario allo spirito del manga, le sue capacità combattive non ne vengono sminuite. Anzi.
  • È l'unico shinigami a considerare la sua spada per quello che è, ossia un terrificante strumento per divertirsi spargendo morte e distruzione, invece di un piccolo amico da conoscere e coccolare.
  • Nonostante faccia parte di una compagnia di praticamente soli uomini e metta campanelini nei capelli, Zaraki Kenpachi NON È gay. Se non mi credete, siete liberissimi di provarci con lui. Prima però magari fate testamento, non si sa mai.
  • Nonostante abbia una benda sull'occhio, Zaraki ci vede benissimo. La benda è lì per limitare il suo potere e permettervi di sopravvivere per il tempo che gli è necessario a rendersi conto che vi sta uccidendo. Così si diverte di più.