Joshua A. Norton: differenze tra le versioni

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=== Le campagne in [[Canada]] e [[Messico]] ===
[[File:Joshua Norton su Monte Rushmore.jpg|right|thumb|300px|Nortn figura anche sul [[monte Rushmore]], assieme ad altri [[tre]] di cui nessuno ricorda il nome.]]
Una volta normalizzata la situazione a [[Washington]] il novello [[imperatore]] decise che trovava insopportabili i canadesi: cure mediche gratuite, poche [[armi]] in giro, [[gente]] felice. La situazione non poteva essere tollerata, ne andava dell'[[onore]] del suo [[regno]]. Dichiarò quindi guerra al [[Canada]] il [[12 ottobre]] 1869 e dopo dodici ore il [[governo]] canadese si arrese: il loro esercito, composto da una sola guardia canadese a [[cavallo]], era malato di [[bronchite]] e non poteva combattere. La resa fu festeggiata dall'imperatore con un banchetto a base di piccioni e da allora il [[12 ottobre]] è celebrato in [[America]] come ''[[Columbus Day]]''. Norton assunse inoltre il titolo di ''[[Fratello]] del [[Canada]]'' e lasciò al paese alcune autonomie amministrative ma promulgò editti perché tutti portassero [[armi]] con sé, fossero più aggressivi e un bel po' razzisti contro i [[negrineri]].
 
Pacificato definitivamente il nord l'[[Imperatore]] Norton rivolse i suoi interessi al [[giardino]] sul retro degli [[Stati Uniti]]: il [[Messico]]. Guidò personalmente un corpo d'armata di 700.000 uomini varcando il confine del [[Rio Grande]] il [[27 dicembre]] 1869 e infliggendo alle truppe della [[repubblica]] dittatoriale messicana sanguinose sconfitte. La scia di vittorie lo condusse fino a [[Città del Messico]] dopo appena sei mesi e la [[pace]] fu firmata il [[4 luglio]] 1870, da allora festa nazionale negli [[USA]]. Norton concesse al [[Messico]] ampie autonomie politiche, nominandolo ''[[Stato]] semi-indipendente sotto l'ala protettiva degli [[Stati Uniti]]'' e autoproclamandosi ''Protettore del [[Messico]]''.