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« Jean Paul raggiunge il picco massimo della sua riflessione filosofica quando si siede sul cesso. »
(Caro amico di Sartre rivela indiscrezioni sul conto del filosofo)
« Ed ecco che arriva di nuovo: la Nausea. »
(Jean Paul Sartre, in bagno, all'epoca in cui riusciva ancora ad arrivarci in tempo.)


Jean Paul Sartre nasce stanco di vivere, dopo la Rivoluzione francese ma prima della terza guerra mondiale, figlio adottivo e poi rinnegato di genitori ignoti, a Nord-Sud della provincia di Parigi, dove trascorse tutta la sua esistenza priva di avvenimenti.

Sartre, all'età di sette anni.

Una vita di fallimenti (Cenni biografici)

Sartre credeva di esistere. E non solo. Credeva anche di essere un filosofo, uno scrittore, un francese, un puffo, uno spazzino e un merlo parlante. Questo perchè la demenza senile lo colpì nei primi anni di vita e non lo abbandonò mai, fino alla morte, che sopraggiunse mentre rovistava in un cassonetto della spazzatura. Frequentò per 14 anni la scuola elementare, ma nel pieno dei suoi studi fu spedito al riformatorio a causa di una bravata in motocicletta. Qui affrontò la vita con la stessa tenacia di un malato terminale, e la sua inutile esistenza scivolò in maniera apatica fino alla maggiore età, in cui non ci fu comunque nessuna svolta. Una volta uscito dal riformatorio, tentò di trovare lavoro come disoccupato, ma questo fu solo uno dei tanti fallimenti cui andò incontro. Siccome non era capace di rendersi utile all'umanità, nè di svolgere un qualsiasi lavoro normale, fece l'unica scelta sensata del caso: si unì ai movimenti comunisti-fancazzisti dell'epoca. Qui si illuse di aver trovato uno scopo per la sua vita, ma dopo il crollo del comunismo si rese conto di aver buttato tutta la sua vita nel cesso.

La svolta

Alla soglia dei quarant'anni tentò invano di perdere la verginità, collezionando soltanto rifiuti. Frequentò per un certo periodo una donna di cui non conosciamo il nome, probabilmente l'unica che gliel'abbia data, ma la relazione terminò di colpo quando Sartre si accorse che in realtà lei era la macchina obliteratrice dei biglietti della stazione di Parigi. Sfiduciato e sull'orlo del suicidio, conobbe un militante comunista complottista fancazzista francese, di nome Simone. A questo punto, come risaputo, si scopri omosessuale. Sartre divise con Simone la propria vita sentimentale e professionale. È la verità! Controllate voi stessi qui.

 
Jean Paul Sartre si compiace con se stesso dopo essersi masturbato.

Il pensiero...

...Questo sconosciuto!

Gli anni della gloria