Jean Michel Jarre: differenze tra le versioni

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Intanto Giammichele era cresciuto, e gli 88 tasti del pianoforte non bastavano più a contenere la sua follia: erano infatti troppo pochi e troppo uguali tra di loro. Aveva capito che gli ci voleva altro per soddisfare le sue mani ( a parte la propria fava), così andando alla ricerca di una cosa che contenesse il più roba da schiacciare possibile, scoprì i sintetizzatori.

Versione delle 17:04, 18 giu 2009

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Jean Michel Jarre

Jean Michel Jarre, in italiano Gian Michele Barattolo è un musicista, inventore di spade laser in Star Wars nonchè maggior fornitore di arredamenti e cianfrusaglie della casa di George Jetsons. Nasce in Spagnogallo il 24 agosto del 48 d.C, figlio del Dottor Zivago che in quel momento giocava al dottore con France Pejot, direttrice dell'omonima fabbrica di auto.

Infanzia

Jean Michel Jarre a 5 anni, in preda alla sua nevrosi schiacciatoria. Si noti l'espressione da pazzo omicida.

Il piccolo Giannino (o Michelino che dirsivoglia) manifestava sin dalla più tenera età la tendenza schizofrenico- patologica a schiacciare con le dita qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, dagli insetti alle dentiere di sua nonna. Quando la sua mania era diventata tale da indurre il marmocchio ad accecare gli occhi dei malcapitati con un dito, il padre decise di curarlo facendogli sfogare la sua ossessione in qualcosa di utile: lo studio del pianoforte. Il piccolo così da schiacciasassi-schiaccianoci- schiacciabarattoli salì al grado di "schiacciatasti", e da allora scoprì il suo amore per la musica. Tuttavia anche il pianoforte era diventato una mania, nonchè sfogo delle sue compulsioni schiacciatorie: tanto che il padre stesso aveva cominciato a non sopportare più quel suono insistente, ed era scappato in America lasciando che Giannino crescesse solo con la madre.

Maturità[citazione necessaria]

Intanto Giammichele era cresciuto, e gli 88 tasti del pianoforte non bastavano più a contenere la sua follia: erano infatti troppo pochi e troppo uguali tra di loro. Aveva capito che gli ci voleva altro per soddisfare le sue mani ( a parte la propria fava), così andando alla ricerca di una cosa che contenesse il più roba da schiacciare possibile, scoprì i sintetizzatori.