Italo Calvino: differenze tra le versioni

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[[File:cagata.jpg|left|thumb|200px|Gli effetti benefici della lettura di un suo romanzo.]]
[[File:cagata.jpg|left|thumb|200px|Gli effetti benefici della lettura di un suo romanzo.]]
Nel [[1959]] finisce di scrivere il [[cavaliere inesistente]] dopo dieci anni passati a capire quale dovesse essere il numero di pagine che il libro doveva avere e cinque minuti per scriverlo. Questo fu già di per se un [[miracolo]], visto che a stento riusciva a coniugare il passato remoto e che pensava che il plurale di dito fosse [[mano]]. Nel [[1963]], scrive ''speculazione edilizia'', ma tanto per non annoiare il lettore il problema di base sono alcuni [[UFO|alieni]] che fanno scherzi telefonici alle aziende facendo rallentare i lavori. Nella seconda metà del giugno [[1967]] si trasferisce a [[Parigi]] assieme alla famiglia in un [[ristorante cinese]] come addetto a scrivere bigliettini della fortuna. Nel frattempo segue il dibattito culturale francese alternandolo ai dibattiti sulla [[cucina francese]], ma conduce una vita pressoché in disparte, pur frequentando alcuni intellettuali parigini come [[Georges Perec]], [[François Le Lionnais]], [[Lino Banfi]], [[Jacques Roubaud]], [[Paul Fournel]], [[Lady Oscar]], [[Raymond Queneau]]. Di quest'ultimo traduce ''I fiori blu'', da cui, per evitare di pagargli i [[diritti d'autore]], lo riempie di [[virgola|virgole]], [[punto interrogativo|punti interrogativi]] ed [[emoticon]] alla [[cazzo di cane]]. Approfondisce la sua passione per le materie scientifiche e per il [[gioco combinatorio]], facendo sposare la figlia con un [[merluzzo]]. I frutti di questo nuovo arricchimento già si manifestano nella raccolta di racconti ''Ti con zero'', una raccolta di cose che potrebbero capitare nell'incontrare [[Renato Zero]]. Il libro fu vincitore del Premio Viareggio [[1968]] per bambini, premio che però Calvino rifiuta, ritenendo ormai tali manifestazioni letterarie semplice espressione retorica, anche se, successivamente, accetterà altri premi letterari. E comunque i torroncini che erano in premio facevano schifo. Dopo otto anni in Francia scelse di tornare in Italia tra le forti critiche di ogni ambiente intellettuale. Insieme a [[Guido Neri]], [[Gianni Celati]] ed altri intellettuali, per ribellione contro la società inizia a rubare le torte dai davanzali provocando un'insurrezione armata delle [[casalinga|casalinghe]] che si concluderà con un [[ergastolo]]. Fortunatamente fu rilasciato poiché il capo della polizia aderiva alla sua religione.
Nel [[1959]] finisce di scrivere il [[cavaliere inesistente]] dopo dieci anni passati a capire quale dovesse essere il numero di pagine che il libro doveva avere e cinque minuti per scriverlo. Questo fu già di per un [[miracolo]], visto che a stento riusciva a coniugare il passato remoto e che pensava che il plurale di dito fosse [[mano]]. Nel [[1963]], scrive ''speculazione edilizia'', ma tanto per non annoiare il lettore il problema di base sono alcuni [[UFO|alieni]] che fanno scherzi telefonici alle aziende facendo rallentare i lavori. Nella seconda metà del giugno [[1967]] si trasferisce a [[Parigi]] assieme alla famiglia in un [[ristorante cinese]] come addetto a scrivere bigliettini della fortuna. Nel frattempo segue il dibattito culturale francese alternandolo ai dibattiti sulla [[cucina francese]], ma conduce una vita pressoché in disparte, pur frequentando alcuni intellettuali parigini come [[Georges Perec]], [[François Le Lionnais]], [[Lino Banfi]], [[Jacques Roubaud]], [[Paul Fournel]], [[Lady Oscar]], [[Raymond Queneau]]. Di quest'ultimo traduce ''I fiori blu'', da cui, per evitare di pagargli i [[diritti d'autore]], lo riempie di [[virgola|virgole]], [[punto interrogativo|punti interrogativi]] ed [[emoticon]] alla [[cazzo di cane]]. Approfondisce la sua passione per le materie scientifiche e per il [[gioco combinatorio]], facendo sposare la figlia con un [[merluzzo]]. I frutti di questo nuovo arricchimento già si manifestano nella raccolta di racconti ''Ti con zero'', una raccolta di cose che potrebbero capitare nell'incontrare [[Renato Zero]]. Il libro fu vincitore del Premio Viareggio [[1968]] per bambini, premio che però Calvino rifiuta, ritenendo ormai tali manifestazioni letterarie semplice espressione retorica, anche se, successivamente, accetterà altri premi letterari. E comunque i torroncini che erano in premio facevano schifo. Dopo otto anni in Francia scelse di tornare in Italia tra le forti critiche di ogni ambiente intellettuale. Insieme a [[Guido Neri]], [[Gianni Celati]] ed altri intellettuali, per ribellione contro la società inizia a rubare le torte dai davanzali provocando un'insurrezione armata delle [[casalinga|casalinghe]] che si concluderà con un [[ergastolo]]. Fortunatamente fu rilasciato poiché il capo della polizia aderiva alla sua religione.


=== La fine ===
=== La fine ===