Isernia: differenze tra le versioni

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{{Altamente terrone}}
{{Inesistente}}
{{Wikipedia}}
 
{{Cit2|A Isernia, che vanta il titolo di prima capitale d’Italia, custode di bellezze naturali ancora intatte e di testimonianze significative di una lunga storia di civiltà; a Isernia, medaglia d’oro al valor civile per le stragi e distruzioni belliche sopportate con eroico contegno; a Isernia, che fedele al suo motto araldico risorge oggi come capoluogo di una provincia ricca di antiche virtù e forte di una [[Ma anche no|gioventù laboriosa e onesta]]|[[Carlo Azeglio Ciampi|Ciampi]] su Isernia}}
[[File:Stonehenge 2.jpg|thumb|right|300px|Sfondo di [[Windows XP]] che ritrae un caratteristico palazzo isernino ]]
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{{Cit2|Ma Isernia provincia di che è?|Qualunque [[Italiano medio|italiano]] su Isernia}}
 
{{Cit2|DR chi t'è muort<ref>Trad.:Dei tuoi stretti congiunti [[Morte| passati a miglior vita]]</ref>| Isernino che dà prova di saggezza, autocontrollo e autoironia pentra all'italiano di cui sopra}}
 
'''Isernia''' ('''Sernia'' nel curioso idioma locale, ''Aesernia'' per i latini, ''Fosso di Helm'' per [[Tolkien]] e ''[[Boh]]'' per tutti gli altri) è un ridente<ref>Ancora nessuno ha capito cosa ci sia da ridere</ref> villaggio rurale, nonché [[Provincia|provincia]], di quella regione inesistente che è il [[Molise]].<br />Va da sé che Isernia non esiste; se esistesse, però, sarebbe tra le città più brutte d'[[Italia]], preceduta solo da [[Foggia]], [[Gela]] e Shinkolobwe. [[File:ISERNIA.jpg|thumb|right|300px|Ti stai dicendo:" Cos'è 'sta roba? Boh"? Appunto! È ''Boh''.]]
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Isernia è situata nella parte occidentale della non-regione, quella più lontana dal [[Mare|mare]] e più al riparo da fenomeni accidentali e fastidiosi come l'arrivo dei [[Turista|turisti]].<br /> La [[Città fantasma|città]], circondata da strapiombi e foreste impenetrabili, si erge su una collina che separa due corsi d'acqua. Tali pisciatoi sono l'unica cosa di cui si possa veramente ridere a Isernia: [[File:Lupo Alberto.jpg|thumb|left|350px|Il lupo isernino]]le loro portate, cumulate, sono pari alla portata dello sciacquone di un [[cesso|wc]] e i loro nomi, Sordo e Carpino, non sono da meno.<br /> Il clima locale è governato da una umidità tale che gli abitanti<ref>Anche se sarebbe più corretto chiamarli abipochi</ref> hanno a più riprese chiesto di diventare frazione di Comacchio. Nonostante ciò, durante i rigidi inverni molisani<ref>Da questo punto parte un tipico esempio di dimostrazione per assurdo</ref>, mentre il resto della regione è sommerso da coltri nevose tali da deprimere anche uno Yeti ubriaco, a Isernia, del tutto illogicamente, brilla il [[Sole]]. Questa assurdità climatica ha attirato l'interesse di non pochi geofisici, i quali hanno accertato che in realtà la cittadina molisana è stata piazzata lì per fare da tappo a un enorme e misterioso geyser. Non si sa bene, però, se tale geyser celi agli occhi dei profani l'accesso all'angolo cottura di [[Cthulhu]], oppure se i [[Babilonesi|babilonesi]] lo abbiano creato per festeggiare opportunamente l'[[Apocalisse]] nel 2011, battendo in corner i [[Maya]]. <br />Tra gli animali più presenti sul territorio, tanto da esser eletto a emblema di qualsiasi cosa comprese la locale compagine di soliti [[Ultrà|ultras]] e l'associazione per la salvaguardia della scolopendra maculata, troveremo il lupo (anche se non quello di [[Cappuccetto Rosso]]). Subito dopo vengono i mammuth: i veri e soli isernini autoctoni. Del tutto irrilevante la presenza percentuale dei mammiferi solitamente denominati [[Homo sapiens|"uomini"]].<br /> Per quel che concerne la suddivisione territoriale, "Aesernia divisa est in partes tres":
*il centro storico, disabitato e frequentato solo da nottambuli alcolizzati e [[Bagascia|badanti ex-comuniste occupate in lavori socialmente utili]].
*la parte nuova, zona [[VIP]], frequentata da [[Fighetto|fighetti]] e sfigati.tutti
*San Lazzaro, densamente popolata da [[rom]] e [[Truzzo|tamarri]].
Ai confini della città si estende l'area denominata "Le Piane"; ivi alcuni [[Pazzo|coraggiosi]] si recano a correre, non consci del fatto che la zona in questione sia più vasta, fitta di alberi e pericolosa dell'Amazzonia, nonché focolaio massimo su suolo italiano dell'autoctona e pericolosissima "febbre della cipolla".
 
== Storia ==
 
 
Il territorio dell'attuale cittadina<ref>Cittadina si fa per dire</ref> fu abitato sin dall'era paleolitica da svariate tipologie di ominidi e no. Caso incredibile, Isernia è il solo posto del [[Sistema solare]], e oltre, in cui tali ominidi siano riusciti a sopravvivere senza evolversi fino ai giorni nostri.<br /> La curiosa natura di questi esseri attirò a tal punto gli antichi romani che il [[SPQR]] ordinò alle [[Esercito romano|proprie legioni]] di conquistare il Sannio e appropriarsi delle ricetta del panino col salame. Il locale capo tribù, venuto a conoscenza delle intenzioni bellicose dei Latini, rispose con uno stentoreo "Ahhahahah"<ref>Traduzione dall'osco: "Ahahhahah"</ref>. Gli [[Rompicoglioni|avventati avventori indesiderati]], però, non avevano fatto i conti con la natura selvaggia del luogo: gli ominidi, che intanto avevano deciso di farsi chiamare appunto "[[Sanniti]]", giocarono a [[nascondino]] con le truppe romane e riuscirono anche a fare loro uno scherzo di dubbio gusto: catturato l'intero esercito nemico,[[File:Petronio affresco romano.jpg|thumb|left|250px|Roma festeggia la conquista di quella che sarà Aesernia]]costrinsero ogni singolo legionario a passare sotto le famigerate Forche Caudine, accompagnando l'atto con delle [[Scoreggia|emissioni sonore]] dalla potenza tale da causare lo spostamento dell'asse terrestre. Secondo la leggenda fu da questo atto che ebbero origine le rinomate terme sulfuree isernine<ref>Ma de che!</ref>.<br />Il fatto fece incazzare talmente tanto [[Roma]] che nella battaglia successiva il console Spurio Carvilio Massimo rase al suolo tutto a colpi di bastoncini per lo Shangai. Le centinaia di anni successivi ridussero la città a quello che è ancora oggi: un buco nell'[[acqua]].<br /> L'unico evento degno di nota è stato un [[Bomba|bombardamento]] da parte degli [[America|americani]] attuato a scopo filantropico (unico nella loro storia). Sventuratamente, visto che [[Bomba intelligente|la bomba non era stata abbastanza intelligente]], la città rinacque e venne fatto persino un [[miracolo]]: si riuscì a ricostruirla più [[Inutilità|inutile]] e cessa di prima. <br /> Si ricordi, a scopo puramente informativo, che Isernia non ha dato i natali a [[nessuno]], se non a due tizi che essa stessa ha per secoli desiderato di aver abortito: Celestino V e [[Ponzio Pilato]]. Ambedue sono universalmente riconosciuti come i maggiori giocatori di uno [[sport]], poi diffusosi in tutto il [[mondo]], che ha trovato in Isernia la sua patria: [[Menefreghismo|il lavaggio delle mani agonistico, senza sapone, con impennata finale]]. È necessario render noto che negli ultimi anni si sta tentando di rivalutare Ponzio. Per quell'altro non c'è stato nulla da fare.<br /> Gli isernini, però, per un genuino sentimento di "paesanesimo" si rifiutano di far studiare [[Dante Alighieri|il sommo poeta]] ai loro figli, al punto che nelle [[Scuola|scuole]] di ogni grado e ordine la [[Divina Commedia]] è stata inserita nell'indice dei libri proibiti e sostituita con il più consono bestseller "101 modi per coltivare la cipolla", di [[Frate Cipolla]].
Importante è il ruolo che Isernia ha avuto nella atroce lotta contro il Covid-19. Infatti essa è stata l'ultima provincia sul suolo italiano a rimanere senza alcun infetto. Molti sono stati gli scienziati e gli studiosi che hanno tentato invano di spiegare questa fortunata casualità, ma mai si è pervenuti a una risposta netta e concreta. Sarà per le proprietà protettive della rinomata "C'polla r Sant Pietr" o perché manco il coronavirus aveva il coraggio di metter piede/peduncolo/estroflessione in quella landa desolata... Ai posteri l'ardua sentenza.
 
== Popolazione ==
 
 
Gli isernini [[DoP|D.O.P.]] di fatto non esistono. Esistevano fino al [[1970]], anno di fondazione della fantomatica provincia di Isernia. Da quell'[[anno]] in poi si sono lentamente estinti, in seguito all'invasione di [[Caserta|casertani]], capracottesi e girini, immigrati appositamente per occupare tutti i nuovi posti pubblici resisi disponibili.<br /> I pochi sopravvissuti sono stati relegati in [[Paesino|riserve appositamente create per loro sulle montagne vicine]]; qui vivono tuttora di pastorizia, dedicandosi all'adorazione di [[Hello Kitty|divinità sanguinarie e misteriose]]. Coloro che volessero recarsi in visita presso una delle riserve, devono possedere un documento d'identità valido e dimostrare di essersi sottoposti a profilassi anti-malarica. Il saldo naturale positivo dell'intera provincia si deve a loro: non avendo la [[Televisione|televisione]] né il Das, qualcosa per passare il tempo dovranno pur farla.<br /> Per quanto riguarda invece il primo grande gruppo umano residente a Isernia, i [[rom]], la cittadina molisana dimostra di nuovo la sua unicità: qui gli zingari hanno un quartiere tutto per loro, dal nome [[File:Cavernicoli.png|thumb|right|250px|[[Tu]], giovane isernino, mentre con i tuoi [[amico|amici]] ti appresti a vandalizzare questa pagina]]molto evocativo<ref>San Lazzaro</ref> e nel quale le [[Legge|leggi]] della [[Italia|Repubblica del Gioca Jouer]] non valgono, presidiano costantemente la piazza principale del capoluogo<ref>Piazza della stazione, meglio nota come "Piazza Rom"</ref> (che hanno sottratto dopo una dura lotta alle agguerrite schiere di [[Pedofilia|pedofili]] locali), vivono benissimo senza lavorare grazie alle sovvenzioni statali e alla nobile arte della chiromanzia. Non si può negare che siano parte attiva e integrata della comunità isernina! Da tutti stimati per l'eleganza dei modi e la ricercatezza dei costumi, i Rom isernini, altrimenti detti "sarachelle", per passare il tanto tempo libero che hanno, si dedicano ad amene attività quali l'allevamento dei cavalli, l'abigeato, l'usura e lo sfrecciamento a folle velocità su Via XXIV Maggio e Corso Risorgimento a bordo delle loro locomotive a quattro ruote.<br /> Nemmeno il tamarro è una specie autoctona del luogo, essendo stata importata dai comuni e dalle province limitrofe. C'è da dire che si è adattato perfettamente al microclima locale, coltivando ivi la sua [[Itagliano|maniacale ossessione per la lingua italiana]]. A volte confondibile con il rom, il tamarro dà costantemente prova delle sue indefesse abitudini in luoghi sicuramente a lui molto consoni, quali lo [[stadio]], i [[Centro commerciale|centri commerciali]] e l'eremo dei Santi Cosma e Damiano. Quivi il tamarro ha trovato il luogo d'elezione per consumare la sua mistica vita: vi si raccolgono, difatti, tutti coloro che desiderano [[Squola#Tempistiche|meditare in rigoroso silenzio lontano dalle aule scolastiche]], provare l'ebrezza dell'assunzione di [[Ganja|sostanze apotropaiche atte a ottenere l'illuminazione divina]] e [[Sesso|congiungersi infine con l'altra metà del cosmo]], ma anche no. Si raccomanda a chiunque di recarsi all'eremo solo se dotato di opportune calzature antinfortunistiche che impediscano il contatto tra piede e siringhe, profilattici, fazzoletti usati e mine antiuomo.<br /> Dulcis in fundo, un ultimo tipico isernino: il rattuso. Questo curioso individuo bazzica costantemente la piazza della [[stazione]] in cerca di [[Gente come te|avventati giovinastri]] a cui mostrarsi in tutta la sua [[Erezione|imperturbabile ed eretta mascolinità]]. Tutto ciò avviene sotto l'occhio attento delle locali [[Carabinieri|forze dell'ordine]] che, nonostante il fatto che a Isernia non succeda mai un beneamato [[niente]], non trovano il tempo di occuparsi di [[Cazzate|quisquilie]] quali lo spaccio di [[droga]], la pedofilia e l'occultamento di cadaveri nei piloni dei ponti.
 
==Lavoro ed economia==
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* Al momento dell'inaugurazione della suddetta fontana, Ponzio scoppiò in un pianto dirotto. Si era appena accorto delle conseguenze delle sue azioni.
* Il patrono di Isernia sarebbe san Pietro Celestino che cade il 19 maggio ma tutti gli studenti di Isernia (pur di non andare a scuola) si ostinano a considerare patroni anche i santi Cosma e Damiano. In onore degli stessi, il 26 settembre, molto religiosamente, i fanciulli si recano, in massa e senza eccezioni, in pellegrinaggio all'eremo di cui già abbiamo parlato.
* A Isernia ci sono solo due discoteche {{citnec|da sballo}}, le famose Cave e La Strada (complimenti per la fantasia) ma in compenso {{citnec|ci sono 113 farmacie}}
* Isernia è stata dichiarata capitale dell'[[Esorcista|esorcismo]] da Monsignor Ruini (inchino) in zucchetto e ombrellino per l'occasione.
* Isernia è gemellata con l'Italia, ma l'Italia nega di conoscerla e di aver mai avuto rapporti con essa.
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== Note ==
 
{{Legginote}}
<references/>
 
{{terronia}}
 
[[Categoria:CittàComuni d'Italia]]
 
{{Silvy|Cribbio! Questo sì che è un bel posto per fare un parcheggio!|80px40px|120px40px}}
[[Categoria:Città romane]]