Irlanda del Nord

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L'Irlanda del Nord è un'amena regione situata in Irlanda.

Nonostante geograficamente ed antropologicamente essa sia a tutti gli effetti, come peraltro il nome stesso sottintende, irlandese, non fa parte della Repubblica d'Irlanda bensì è una colonia del Regno Unito, il che ha in passato creato qualche lieve tensione tra i due stati e gli abitanti del luogo.

Storia

Sino ad un recente passato tutta l'isola denominata irlanda apparteneva al Regno Unito, cioè agli inglesi.

Tuttavia, l'isoletta era abitata dagli irlandesi, i quali pretendevano, per questo solo fatto, la propria indipendenza.

Gli inglesi in un primo tempo non si dimostrarono disponibili ma finalmente, un giorno a caso nel 1919, decisero di rendere l'Irlanda agli irlandesi concedendo la tanto agognata indipendenza: non tutta l'Irlanda, però, perchè un pezzettino intendevano tenerselo.

Il pezzettino in questione è per l'appunto l'Irlanda del Nord.

In passato gli irlandesi, facendo leva su fattori geografici e demografici hanno spesso protestato per la decisione ma gli inglesi hanno in proposito sempre sotenuto, giustamente, in primo lugo che in Irlanda del Nord vi era una villetta della loro Regina e sarebbe stato crudelele privarla di una tra le tante residenze estive, in secondo luogo che in Irlanda del Nord circa il 3% della polopazione era inglese e, pertanto, quasi la maggioranza.

E poi era una questione di principio, un dispettuccio, anche perchè l'Irlanda del Nord era zona industriale e prosperosa, ricca di cantieri navali, al contrario del resto della simpatica isoletta.

E così, ancor oggi, l'isola di Irlanda è divisa in due: la parte sud, povera ed agricola agli irlandesi, mentre la parte nord, quella ricca ed industriale, agli inglesi: un po' come in Italia, con la differenza che tra nord e sud nel bel paese nostro la divisione non è politica ma esclusivamente razziale, tra polentoni del nord e terroni del sud.

Manifestazioni, feste, ricorrenze

Il dispettuccio inglese di riservarsi una parte dell'isoletta ha spesso irritato il simpatico popolo irlandese, costringendolo a porre in essere manifestazioni di dissenso che tuttavia, a onor del vero, sono sempre state caratterizzate, sul modello indiano con il Mahatma Ghandi, dal più assoluto pacifismo ed odio per l'uso della forza nel far valere le proprie ragioni.

Organo organizzatore di queste manifestazioni, più che altro folkloristiche di dissenso, è l'associazione umanitaria non profit denominata I.R.A. (Inglesi rognosi annegatevi), la quale si è resa attiva soprattutto negli anni passati orgnizzando feste a tema con fuochi artificiali al fine di sensibilizzare favorevolmente l'opinione pubblica mondiale.

Anche gli inglesi non sono tuttavia rimasti con le mani in mano ed hanno organizzato, dal canto loro, feste e ricorrenze al fine di sensibilizzare in loro favore l'opinione pubblica mondiale.

La più famosa tra queste ricorrenze, che si celebra periodicamente per le strade di Belfast, la capitale, è il cosiddetto Sunday bloody Sunday, celebrato anche da una bella canzone di un noto gruppo musicale.

Essa consiste nel far entrare nella città carri armati ed un certo numero di truppe e poi, nell'arco della giornata, uccidere il più alto numero di irlandesi capiti di incontrare per le strade.

Una ricorrenza gaia e gioiosa che tuttavia registra un sempre più alto numero di vittime trasformandosi in un massacro stante l'euforia generale che si accompagna alla festa, paragonabile per morti alle vittime dei botti di Capodanno che si registrano nella città di Napoli.