Ippogrifo
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L'ippogrifo è una creatura tediosa. Metà cavallo e metà barbagianni. Basta. Chi l'ha inventato era un cretino.
L'ippogrifo riunisce le migliori caratteristiche di entrambi gli animali: del barbagianni non ne ho idea, nemmeno so com'è fatto un barbagianni. Del cavallo ha una caratteristica fantasmagorica: non può vomitare! I cavalli non possono vomitare! L'ippogrifo non è poi una creatura così schifosa, se non può vomitare.
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Mi informano dalla regia che l'ippogrifo è sì per metà cavallo, ma dal torace in giù. Allora forse non può cagare.
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Che creatura schifosa...
Nascita
L'ippogrifo nacque per errore. Uno sbaglio di Ludovico Ariosto: lui era al Lucca Comics & Games ed era il cosplay di uno dei suoi personaggi dei fumetti preferiti: Slimer, il fantasma ritardato, verde, bavoso e con le tettine dei Ghostbusters. O meglio: lui credeva di essersi fabbricato davvero un bel costume, ci credeva, ostentava vanità in mezzo a tutti quei giovani. Nessuno aveva il coraggio di dirgli che sembrava in realtà un incrocio tra un mulo e un pollo arrosto, poiché Ariosto era notoriamente permaloso.
E così nacque l'ippogrifo, l'unica creatura generata da un incidente senza che ci si riferisca a un preservativo.
Caratteristiche
L'ippogrifo è una creatura tranquilla e pacifica. Mangia tutto ciò che non contenga glutine e grassi idrogenati e sa usare la sua lettiera. Può essere quindi usato come animale domestico, ma solo se non ci sono altri animali da compagnia nei dintorni: l'ippogrifo s'ingelosisce facilmente.
L'ippogrifo non emette alcun suono udibile dall'orecchio umano e per comunicare coi suoi padroni usa le ombre cinesi.
Risulta inoltre interessante come destriero, dal momento che per ferrarlo occorro la metà dei ferri.