Immaginazione: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Ti aspetto al casello, sfigata!|La realtà mentre supera l'immaginazione sulla A4.}}
[[File:Uomo che sbuffa immagini.jpg|thumb|right|300px|Immaginazione assistita.]]
L''''immaginazione''' (dal grecano: ''Figura che si muove ma non esiste'' oppure dal sanscrito: ''I tre re Magi partono per Betlemme'') è l'unica delle doti umane che permette alla stragrande maggioranza delle persone di sopportare la [[realtà]] e in special modo il palinsesto di [[Rete 4]]. In antitesi la fascia meno nutrita (in senso numerico) dei benestanti usa l'immaginazione per credere di stare male e di essere infelice. A una striminzita minoranza priva di questa meravigliosa facoltà non resta altro che spartirsi il mondo reale sfruttando l'immaginazione altrui. L'immaginazione è la capacità del cervello di generare [[allucinazioni]] senza uso di stupefacenti. Il suo carburante è l'[[esperienza]] e, con un numero sufficiente di dati nonché una dose notevole di immaginazione, è possibile sbagliare di poco qualsiasi previsione e di inventare cose che non funzioneranno. L'immaginazione è forza creativa, è potere! Ogni cosa è possibile quando non è reale! Beh, non proprio "ogni": ad esempio, è impossibile immaginare di trombarsi [[Rosi Bindi]]. Anche l'immaginazione, come ogni cosa, ha il suo rovescio della {{s|<del>racchetta}}</del> medaglia: può generare [[terrore]], [[angoscia]], [[malinconia]], [[sonnolenza]] e un'inspiegabile voglia di [[Calippo]] alla [[ciliegia]]. La sua manifestazione più pericolosa è l'[[immaginario collettivo]], popolato da terribili divinità, mostri metropolitani, dittatori mentali, minacce immaginarie, spauracchi mediatici e agghiaccianti [[soap opera]]. In poche parole l'immaginazione è il potere di dare alla realtà un significato soggettivo: se per te questa è una [[ghianda]], per me potrebbe essere un [[grissino]] e per lui un [[ferro da stiro]]. La [[memoria]] è anch'essa frutto dell'immaginazione. La memoria scevra il ricordo da ogni impurità ed elimina le parti sgradevoli o compromettenti. Per capirci: [[Pierluigi Bersani|Bersani]] fra qualche anno ricorderà di esser stato un grande leader della sinistra.
 
== Storia dell'immaginazione umana ==
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Il substrato perfetto per l'immaginazione è fondamentalmente l'[[assenza]] di azione. La condizione necessaria affinché si inneschi il processo è la [[noia]]. Lo dimostra il fatto che mentre ci rompiamo il culo al lavoro, l'unica cosa che riusciamo ad immaginare è di andare a casa a non fare un cazzo. Appena riusciamo a soddisfare questa condizione il cervello parte in automatico. A volte anche la [[mano]]. Ci avevate mai pensato? Einstein, Leonardo, [[Dante]], Dio, tutta gente che non aveva un cazzo da fare.
 
La [[curiosità]] è un altro fattore determinante nel processo creativo. Perché siamo qui? Come avrà i capezzoli quella tipa? Chi vive dentro al mio [[frigorifero]]? Quanti trattori è grande l'universo? Cos'è stato quel rumore? Dove sono le mie mutande? Come sarà il pisello di un megalodonte? Sono alcune delle migliaia di domande che stimolano l'immaginazione e animano {{s|<del>l'appetito}}</del> la fantasia. La fantasia e la creatività sono la capacità di inventare cose che non servono a nulla oppure trovare nuove applicazioni ad oggetti esistenti, come usare cavi elettrici come stendipanni.
 
L'immaginazione soccombe definitivamente solo tramite una poderosa mazzata sul cranio, può essere però contaminata da agenti esterni e risvegliare ataviche paure. Uno scricchiolio notturno, un'ombra indistinta, una presunta cospirazione alle vostre spalle, un lamento lontano, una [[sega mentale]], un [[formicolio]] al braccio sinistro, una testa mozzata che rotola sul tuo letto; elementi come questi inducono l'immaginazione ad alimentare la paura stessa e il conto in banca di [[fattucchiera|fattucchiere]] e [[psicologi]]. Ovunque ci sia un buco di conoscenza o di percezione ecco che l'immaginazione corre a colmarlo di stronzate campate per aria, che però fanno paura uguale, anzi di più.