Il deserto dei Tartari: differenze tra le versioni

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{{Cit|Credetemi, è un libro noioso. Io me ne intendo di libri noiosi.|[[Stephen King]] su Il Deserto dei Tartari.}}
{{Cit|Credetemi, è un libro noioso. Io me ne intendo di libri noiosi.|[[Stephen King]] su Il Deserto dei Tartari.}}


'''Il Deserto dei Tartari''' è un romanzo ricco di azione e continui colpi di scena scritto dal giornalista '''Dino Buzzati''' nel 1939.<br />
'''Il deserto dei Tartari''' è un romanzo ricco di azione e continui colpi di scena scritto dal giornalista '''Dino Buzzati''' nel 1939.<br />


== Trama generale ==
== Trama generale ==
[[Immagine:Bruttonerd.jpg|thumb|300px|Dino Buzzati dopo aver ultimato la stesura del Deserto dei Tartari.]]
[[Immagine:Bruttonerd.jpg|thumb|300px|Dino Buzzati dopo aver ultimato la stesura del deserto dei Tartari.]]


Il libro narra dell'arrivo del tenente '''Giovanni Drogo''' in un avamposto militare (la Fortezza Bastiani) posto nel bel mezzo del deserto più assoluto, e degli spassosi giochi che l'intera guarnigione si inventa per ingannare il tempo.<br />Il gioco più apprezzato dai soldati è quello di vivere in costante attesa che un fantomatico esercito nemico dalla scarsa igiene orale (i Tartari) possa sbucare fuori dal deserto e attaccare.<br />Inutile precisare che nel deserto non c'è anima viva (si chiama pur sempre deserto per un motivo, no?) e che quindi i soldati aspettano per il [[cazzo]].
Il libro narra dell'arrivo del tenente '''Giovanni Drogo''' in un avamposto militare (la '''Fortezza Bastiani''') posto nel bel mezzo del deserto più assoluto, e degli spassosi giochi che l'intera guarnigione si inventa per ingannare il tempo.<br />Il gioco più apprezzato dai soldati è quello di vivere in costante attesa che un fantomatico esercito nemico dalla scarsa igiene orale (i Tartari) possa sbucare fuori dal deserto e attaccare.<br />Inutile precisare che nel deserto non c'è anima viva (si chiama pur sempre deserto per un motivo, no?) e che quindi i soldati aspettano per il [[cazzo]].


Particolarmente denso di significato è il capitolo finale, durante il quale sembra che effettivamente i tanto agognati Tartari stiano per arrivare.<br />A questo punto però Dorigo ha la brillante idea di ammalarsi (del resto a forza di aspettare è diventato un vecchio artritico) e viene spedito in città per curarsi, vanificando così il lavoro di una vita: in gergo tecnico una cosa simile è altrimenti detta "mandare tutto a [[puttane]]".<br />
Particolarmente denso di significato è il capitolo finale, durante il quale sembra che effettivamente i tanto agognati Tartari stiano per arrivare.<br />A questo punto però Drogo ha la brillante idea di ammalarsi (del resto a forza di aspettare è diventato un vecchio artritico) e viene spedito in città per curarsi, vanificando così il lavoro di una vita: in gergo tecnico una cosa simile è altrimenti detta "mandare tutto a [[puttane]]".<br />
Vi sta venendo voglia di leggere questo capolavoro della letteratura italiana, eh?
Vi sta venendo voglia di leggere questo capolavoro della letteratura italiana, eh?
== Capitoli ==
== Capitoli ==
[[Immagine:Silo.jpg‎ |left|thumb|200px|La Fortezza Bastiani in un'elaborazione grafica al computer.]]
[[Immagine:Silo.jpg‎ |left|thumb|200px|La Fortezza Bastiani in un'elaborazione grafica al computer.]]
===Capitolo I===

Capitolo introduttivo che descrive minuziosamente l'[[cagata|attività escrementizia]] mattutina del giovane tenente Drogo (il cui cognome testimonia una certa predisposizione alla [[droga|tossicodipendenza]]).

===Capitolo II===

Giovanni Drogo viene assegnato di stanza alla Fortezza Bastiani, che riesce a trovare con gran difficoltà in quanto raggiungibile solo con l'autostrada [[Salerno-Reggio Calabria]]. Giunto a destinazione fa la conoscenza del Maggiore Matti, del capitano Ortiz e di [[Jessica Fletcher]]. La prima impressione è quella di avere a che fare con degli autentici idioti, e come sappiamo bene la prima impressione è quella che conta.
===Capitolo III===

Giovanni compie il suo primo giro della Fortezza, e dopo pochi metri si perde. Gli altri soldati della guarnigione lo trovano dopo tre ore rannicchiato in un angolo che piange e dice di voler tornare a casa.

===Capitolo IV===

Giovanni Drogo viene iniziato ai passatempi della Fortezza: aspettare i Tartari, lavare il cane e fare scherzi telefonici a "La Prova del Cuoco".

===Capitolo V===

Drogo trova una lattina vuota in mezzo al deserto. Comincia a prenderla a calci perchè si annoia. Trascorrono così quindici anni.

===Capitolo VI===

Accurata descrizione di un'[[unghia incarnita]] che affligge il tenente Drogo.
===Capitolo VII===

===Capitolo VIII===

===Capitolo IX===

===Capitolo X===


== Accoglienza ==
== Accoglienza ==

Versione delle 10:30, 7 ago 2008

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« Credetemi, è un libro noioso. Io me ne intendo di libri noiosi. »
(Stephen King su Il Deserto dei Tartari.)

Il deserto dei Tartari è un romanzo ricco di azione e continui colpi di scena scritto dal giornalista Dino Buzzati nel 1939.

Trama generale

Dino Buzzati dopo aver ultimato la stesura del deserto dei Tartari.

Il libro narra dell'arrivo del tenente Giovanni Drogo in un avamposto militare (la Fortezza Bastiani) posto nel bel mezzo del deserto più assoluto, e degli spassosi giochi che l'intera guarnigione si inventa per ingannare il tempo.
Il gioco più apprezzato dai soldati è quello di vivere in costante attesa che un fantomatico esercito nemico dalla scarsa igiene orale (i Tartari) possa sbucare fuori dal deserto e attaccare.
Inutile precisare che nel deserto non c'è anima viva (si chiama pur sempre deserto per un motivo, no?) e che quindi i soldati aspettano per il cazzo.

Particolarmente denso di significato è il capitolo finale, durante il quale sembra che effettivamente i tanto agognati Tartari stiano per arrivare.
A questo punto però Drogo ha la brillante idea di ammalarsi (del resto a forza di aspettare è diventato un vecchio artritico) e viene spedito in città per curarsi, vanificando così il lavoro di una vita: in gergo tecnico una cosa simile è altrimenti detta "mandare tutto a puttane".
Vi sta venendo voglia di leggere questo capolavoro della letteratura italiana, eh?

Capitoli

La Fortezza Bastiani in un'elaborazione grafica al computer.

Capitolo I

Capitolo introduttivo che descrive minuziosamente l'attività escrementizia mattutina del giovane tenente Drogo (il cui cognome testimonia una certa predisposizione alla tossicodipendenza).

Capitolo II

Giovanni Drogo viene assegnato di stanza alla Fortezza Bastiani, che riesce a trovare con gran difficoltà in quanto raggiungibile solo con l'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Giunto a destinazione fa la conoscenza del Maggiore Matti, del capitano Ortiz e di Jessica Fletcher. La prima impressione è quella di avere a che fare con degli autentici idioti, e come sappiamo bene la prima impressione è quella che conta.

Capitolo III

Giovanni compie il suo primo giro della Fortezza, e dopo pochi metri si perde. Gli altri soldati della guarnigione lo trovano dopo tre ore rannicchiato in un angolo che piange e dice di voler tornare a casa.

Capitolo IV

Giovanni Drogo viene iniziato ai passatempi della Fortezza: aspettare i Tartari, lavare il cane e fare scherzi telefonici a "La Prova del Cuoco".

Capitolo V

Drogo trova una lattina vuota in mezzo al deserto. Comincia a prenderla a calci perchè si annoia. Trascorrono così quindici anni.

Capitolo VI

Accurata descrizione di un'unghia incarnita che affligge il tenente Drogo.

Capitolo VII

Capitolo VIII

Capitolo IX

Capitolo X

Accoglienza

File:Bossrai.jpg
Giovanni Dorigo mentre scruta fervidamente l'orizzonte alla ricerca dei Tartari.

Controversie