Gustav Klimt: differenze tra le versioni
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[[File:Gustav Klimt Foto.jpg|right|thumb|252px| '''Gustav Klimt''' col suo pennello preferito]] |
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Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Neubau, 6 febbraio 1918) è stato un pittore austriaco, uno dei massimi |
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esponenti dell'Art Nouveau (stile Liberty in Italia, Stile Libero in vasca). |
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Una delle caratteristiche più importanti dello stile del pittore è l'ispirazione alla natura, di cui studia |
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gli elementi strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata. Semplici figure sembravano prendere |
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vita e evolversi naturalmente in forme simili a piante o fiori. |
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La coltivazione e consumo di ''Salvia Divinorum'' (anche nota come Maria Pastora), è stata senza dubbio molto |
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[[Categoria:Articoli prenotati]] |
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influente nel suo percorso artistico. |
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{{Quote|Signorina, perchè si è messa un cappello a forma di garofano?| Gustav Klimt, fatto come una pigna, rivolto al postino}} |
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== La vita == |
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Gustav Klimt nasce nel 1862 a Baumgarten, quartiere di [[Vienna]], in SplughenBeerDoppioMalten Straße snc. |
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Secondo di sette fratelli, è figlio di Anna Finster Klimt (trisnonna di [[Giobbe Covatta]]) e di un riccio di mare. |
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Dalla madre eredita geneticamente l'ipertricosi e dal padre pure. |
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A quattro anni rischia di morire. |
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Una zia della madre molto miope, mentre si accomoda in salotto, lo scambia per un puff e ci si siede sopra. |
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Con la pubertà, Madre Natura raggiunge un accordo con la Dea Bendata, Gustav contrae una grave forma di Alopecia, perde gran parte del pelo e diventa quasi umano. |
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Resta però un ragazzo schivo, alla costante ricerca della personalità più adatta al colore delle sue mutande. |
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Questo spiccato gusto estetico lo spinge verso le attività artistiche. |
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Nel 1876, il quattordicenne Gustav, viene ammesso a frequentare la KunstGewerbeTruppenSchule, (Scuola d'Arte, Bulloni e Raspe del Museo Austriaco per l'estetica nell'industria pesante), dove studierà fino al 1883. |
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Il confronto con svariate tecniche artistiche, dal mosaico alla ceramica, dal tornio parallelo alla filettatrice |
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per tubi, lo fa maturare. |
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Nell'estate del 1877 però, stanco di indossare la tuta e puzzare di Tamoil, colpisce il professor Laufberger |
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(insegnante di Viscosimetria degli oli lubrificanti) con una chiave da 30. |
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Viene espulso dalla scuola per 2 mesi. Al suo rientro, per non rischiare comprensibili ritorsioni, si fa |
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trasferire al corso di pittura, è la svolta. |
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Tra il 1880 e il 1888 si afferma come ritrattista, fino ad ottenere un riconoscimento ufficiale dall'imperatore |
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Francesco. In una solenne cerimonia gli viene consegnata la EisernesBorkolen Kreuz (croce di ferro con borchie |
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in ghisa lubrificate), simbolo della leggiadria e grazia viennese. |
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Nel 1892, perde il padre e uno dei suoi fratelli, il lutto lascia un segno nella sua produzione artistica, che |
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sfocia in opere quali: '''Poco danno''' e '''Dire al Notaio diviso 6'''. |
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In quegli anni avviene l'incontro con Emilie Flöge, una ninfomane multiorgasmica che sarà la sua compagna |
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fino alla morte del pittore, causata da una overdose di rigatoni con la pajata. |
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== Le opere == |
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L'integrazione uomo-natura, tipica dell'Art Nouveau, porta Gustav a sperimentare tecniche di pittura inusuali, |
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il pennello è sostituito con ''Mein Kampf'' (il suo gatto preferito), alcuni colori li prepara lui stesso: |
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* rosso - frullato di Ribes e Mestruo |
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* nero - schiacciatina di stercolaio |
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* marrone - impasto di torba ed escrementi di grillo-talpa |
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* verde - mistura di malva, cicoria e canapa indiana (in seguito sostituita da ortica per ragioni economiche) |
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tutto ciò porta le sue opere ad essere esposte: in luoghi ben arieggiati e in orari lontani dai pasti. |
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Possiamo catalogare l'intera vita artistica di Klimt in 5 periodi: |
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=== Periodo Postpuberale === |
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[[File:Gustav Klimt Opera1.jpg|right|thumb|252px| Titolo: '''Taxi!!''' - Una delle prime opere, 1879]] |
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I primi lavori sono grezzi ma si intravede immediatamente uno stile tutto personale. |
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Alla classica posa distesa della modella, viene preferita la [[pecorina]]. |
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Questa inclinazione per il gentil sesso resterà evidente in quasi tutta la sua produzione artistica. |
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Procurarsi i soggetti però diventa difficile, la rigida educazione delle ragazze austriache restringe il campo |
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delle possibilità. |
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Dopo averne <s>stupr</s> utilizzate 12 resta senza modelle, decide quindi di abbandonare il suo laboratorio e spostare la produzione dei quadri in un bordello. |
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=== Periodo Postribolare === |
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[[File:Gustav Klimt Opera2.jpg|left|thumb|252px| Titolo: '''Scegli lei che è majala assai''' Vienna, 1886]] |
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[[File:Gustav Klimt Opera3.jpg|Left|thumb|252px| Titolo: '''Questa te la faccio vedere, ma poi paga!''' Vienna, 1887]] |
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In questo periodo, passato gran parte nelle case chiuse di PuttanTour Straße, Klimt rischia il tracollo finanziario. |
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Di contro, è forse il periodo più prolifico e maturo dell'artista. |
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L'uso di accostamenti cromatici arditi, unito ad una crescente consapevolezza sociale della libidine, decretano |
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il successo di Klimt. |
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La Belle Epoque è iniziata e, dopo la Francia, contagia la fredda Austria. I viennesi sono allupati come Mandinghi. Basta esporre una [[tetta]] o un [[culo]] e si vende. |
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Le sue mostre vengono pubblicizzate con argute ed efficaci metafore, ciò per non incorrere nella censura. |
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{{cit2|Galleria von Bismarck: Le passere di Mastro Gustav| Cartellone pubblicitario (Vienna, 1887)}} |
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La fama travalica i confini austriaci, Klimt decide di ampliare il suo mercato e si trasferisce a [[Parigi]]. |
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=== Periodo Confusionale === |
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[[File:Gustav Klimt Opera4.jpg|left|thumb|252px| Titolo: '''Meglio la secca o la culona? ''' Parigi, 1891]] |
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[[File:Gustav Klimt Opera5.jpg|right|thumb|252px| Titolo: '''Quanto sei bbona!!! ''' Parigi, 1892]] |
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Il passaggio dalla spartana cultura prussiana all'opulenza francese, getta Gustav nello sgomento. |
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Meglio la tetta a coppa di champagne (in voga a Vienna) o la ''zinnona parigina''? |
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Questo forte dilemma esistenziale si riversa nei suoi dipinti, il tratto si fa incerto e le colorazioni meno impetuose. |
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A questa crisi creativa, Si aggiunge presto una disperata situazione economica. |
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A [[Parigi]] le <s>zoccol</s> modelle costano molto (complice il declassamento dei BTP austriaci con lo spread |
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a 560 sui francesi e il frazionamento dello swap in controtendenza con i Lease-back), per Klimt è la bancarotta. |
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Poco prima di abbandonare Parigi conosce la sua futura moglie Emilie, ritrova di getto ispirazione e talento. |
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Uno dei capolavori del pittore viene dipinto proprio in quei giorni. |
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Il quadro fu esposto al rientro a [[Vienna]] col titolo '''Il Bacio''' (la censura viennese non autorizzò quello |
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precedente, col quale era stato presentato a Parigi). |
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=== Periodo Metabolico === |
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[[File:Gustav Klimt Opera6.jpg|right|thumb|252px| Titolo: '''Aaah, è da vomito ma c'avevo certi crampi!!''' Vienna, 1894]] |
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Il ritorno a Vienna con la moglie, coincide con una rinnovata verve artistica. Gustav passa molto tempo a dipingere questa sua nuova musa ispiratrice. |
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Emilie soffre però di una grave forma di ''Petatio Putrens Silente'' (comunemente chiamata '''Loffia di Cadavere''') e causa al pittore non pochi imbarazzi. |
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Durante una mostra alla Galleria von Ribbentrop, la signora Klimt (reduce da un pranzo di gala a base di Polenta e crauti marinati) ne sganciò una delle sue, la conseguente evaquazione dei locali e il ricovero di 30 persone al |
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Sanitario Gusenbauer, finì sui giornali di mezza [[Europa]]. |
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La notizia destò l'interesse di una società tedesca che si occupava di disinfestazione: ''La Deutsche Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung'' che, alcuni anni dopo, ebbe fortuna producendo lo '''Zyklon B'''. |
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Travolto dallo scandalo e dalla vergogna, Gustav pensò bene di cambiare aria e trasferirsi in [[Italia]]. |
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=== Periodo Decadente === |
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[[File:Gustav Klimt Opera7.jpg|Left|thumb|252px| Titolo: '''L'albero della vita''' Roma, 1906]] |
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Il rinnovato contatto con una natura incontaminata e la temporanea assenza della moglie, poveva favorire una |
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nuova fase creativa, nonchè il riformarsi delle mucose nasali atrofizzate. |
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Nuovi colori, nuovi sapori e soprattutto nuovi odori, l'[[Italia]] era il luogo ideale per rigenerarsi a nuova vita. |
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Purtroppo la lontananza dall'amata lo condusse presto alla depressione. |
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Cercò di alleviare la sofferenza cercando rifugio nella droga. Se le sostanze stupefacenti non erano facilmente |
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reperibili sul suolo italico, nella Roma di Pio X era praticamente impossibile. |
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Dovette ripiegare su alcuni preparati consigliati dal suo cocchiere: ''coda alla vaccinara, trippa e |
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rigatoni con la pajata''. |
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L'umore migliorò notevolmente e la pittura ne trasse giovamento, fino a sfociare in uno dei suoi più grandi |
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capolavori: '''L'albero della vita'''. |
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Fulgore e divisionismo cromatico, acquisizione artistica del simbolismo decadentista, espressione dell'inconscio |
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attraverso il segno pittorico. Di questa opera possiamo estrapolare e commentare alcuni elementi fondamentali: |
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* gli occhi aperti dell'albero (simboleggianti il tentativo di guardare sotto la gonna di una donna seduta al tavolo di fronte) |
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* il gallo cedrone eretto (che rappresenta l'uccello) |
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* i rami attorcigliati a spirale (che rappresentano la difficoltà di digerire la trippa dopo i rigatoni) |
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Nel 1910 Klimt partecipa con questo quadro alla Biennale di Venezia e si aggiudica il premio ''Polenta e Osei'', |
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è il suo ''canto del cigno''. |
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== Musei == |
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Elenco dei musei che espongono opere dell'artista: |
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* Nenue Pinakothek (Pinacoteca Inutile), Monaco di Baviera |
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* Österreichische Galerie (Galleria dei Critici Cecati), Vienna |
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* Museum für angewandte Kunst (Museo delle Boiate Visionarie), Vienna |
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== Curiosità == |
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Klimt riconobbe 14 figli (vero) e contrasse 14 malattie veneree diverse (forse erano 15). |
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{{Quote|Gustav Klimt è l'unico uomo che s'è fatto più mignotte de me! |[[Franco Califano]], Roma. 1983}} |
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== Voci correlate == |
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*[[Donatello]] |
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[[Categoria:Pittori]] |