Guerra d'Iraq: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Riga 18: Riga 18:


===Le ostilità===
===Le ostilità===
I soldati statunitensi iniziano l'avanzata coi mezzi cingolati il 20 marzo 2003, imboccando da prima l'autostrada a Kuwait-city verso Bassora, poi qui la tangenziale per proseguire sul viadotto Bassora-Bagdad. Qui incontrarono la prima resistenza, infatti gli iraqueni avevano chiuso a chiave tutti i distributori e le pompe di benzina, ed i carri americani si ritrovarono a secco in mezzo all'autostrada. Senza perdersi d'animo i generali chiesero il rifornimento aereo e nell'attesa ne approfittarono per bruciare il villaggio più vicino, come da tradizione. Ripresa l'avanzata dovettero affrontare un'altra temibile insidia iraquena, una tempesta di sabbia che gli sbarrava il passo. Il problema era serio, già gli americani erano stati sconfitti in [[Vietnam]] dalla natura ostile, impantanati nelle risaie e dispersi nella giungla, sbranati dalle zanzare e affogati nella pioggia tropicale, ora pure l'Iraq rischiava di diventare una guerra d'inferno. Ci mancava solo che qualcuno comiciasse a sparargli addosso, poi i soldati americani le avrebbero viste proprio tutte. A peggiorare le cose nessuno si era portato dietro la crema solare, contando di conquistare l'Iraq entro la serata. Gli americani rimasero bloccati per giorni nel deserto, quando l'esercito di Saddam, preoccupato, decise di andarli a cercare, ma incontrarono solo un'orda di gamberoni umani deformati dalle ustioni solari, con solo qualche negro qui e là. Credendo di trovarsi di fronte a dei mostri, l'esercito iraqueno andò in rotta fuggendo disordinatamente. Dopotutto non si possono biasimare per il loro orrore, non avevano mai visto dei negri prima, non sono abituati.
I soldati statunitensi iniziano l'avanzata coi mezzi cingolati il 20 marzo 2003, imboccando da prima l'autostrada a Kuwait-city verso Bassora, poi qui la tangenziale per proseguire sul viadotto Bassora-Bagdad. Qui incontrarono la prima resistenza, infatti gli iraqueni avevano chiuso a chiave tutti i distributori e le pompe di benzina, ed i carri americani si ritrovarono a secco in mezzo all'autostrada. Senza perdersi d'animo i generali chiesero il rifornimento aereo e nell'attesa ne approfittarono per bruciare il villaggio più vicino, come da tradizione. Ripresa l'avanzata dovettero affrontare un'altra temibile insidia iraquena, una tempesta di sabbia che gli sbarrava il passo. Il problema era serio, già gli americani erano stati sconfitti in [[Vietnam]] dalla natura ostile, impantanati nelle risaie e dispersi nella giungla, sbranati dalle zanzare e affogati nella pioggia tropicale, ora pure l'Iraq rischiava di diventare una guerra d'inferno. Ci mancava solo che qualcuno comiciasse a sparargli addosso, poi i soldati americani le avrebbero viste proprio tutte. A peggiorare le cose nessuno si era portato dietro la crema solare, contando di conquistare l'Iraq entro la serata. Gli americani rimasero intrappolati per giorni sotto il sole del deserto. L'esercito di Saddam, preoccupato, decise di andarli a cercare, ma incontrarono solo un'orda di gamberoni umani deformati dalle ustioni, con solo qualche negro qui e là. Credendo di trovarsi di fronte a dei mostri, l'esercito iraqueno andò in rotta fuggendo disordinatamente. Dopotutto non si possono biasimare per la loro reazione scomposta, non avevano mai visto dei negri prima, non sono abituati come noi.


=== La fine di Saddam ===
=== La fine di Saddam ===