« I problemi non si risolvono, si vivono. »
(Pierpaolo Pasolini imbottigliato nel traffico romano.)


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La circolazione a targhe alterne è una misura amministrativa deliberata dai sindaci o dalle pubbliche autorità per il

contenimento delle emissioni inquinanti dovute al traffico nei centri abitati.

La concentrazione di polveri sottili viene rilevata da apposite centraline piazzate a caso e spesso malfunzionanti, ecco perchè il blocco del traffico in realtà scatta dal momento in cui non si vedono più transitare auto bianche.


Storia

I primi provvedimenti si possono far risalire all'epoca romana: Flavio Eparchio Avito, appena salito al trono, emanò quella che per lui doveva essere la prima di una lunga serie di modifiche al codice della strada. Difatti fu l'unica e morì dopo appena un anno in circostanze misteriose. All'epoca le polveri sottili non esistevano, ma le strade sterrate già sature dal traffico sollevavano parecchiea polvere. Fu proposto di asfaltare le strade, ma il catrame ancora non esisteva e l'idea fu abbandonata. In verità non esistevano neanche le targhe, ma il problema fu risolto optando per la circolazione di carri a trazione animale nei giorni pari e bighe a trazione umana nei giorni dispari.