Gioco delle tre carte: differenze tra le versioni

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{{Serio}}
[[File:gioco delle tre carte e truffe simili.jpg|right|thumb|250px|Le tre versioni più diffuse: gioco delle tre carte, gioco delle tre scatolette e gioco delle tre campanelle. Prima di provare con un [[pollo]] è bene allenarsi con un [[gatto]].]]
 
{{Dialogo2|Truffatore|Carta vince, carta perde. Dov'è l'asso?|Pollo|Qui!}}
{{Dialogo2|Truffatore|Macché! Mi dispiace, ci sei andato vicino. Ci vuoi riprovare?|Parecchio pollo|Si, ma raddoppio la puntata così mi rifaccio!}}
 
Il '''gioco delle tre carte''', in alcune varianti fatto con scatolette o campanelle, è una delle [[settordici]] truffe riconosciute attualmente dal CISPO (''Comitato Italiano per la Salvaguardia del Pollo Occasionale''), organismo che si occupa di informare gli incauti riguardo le truffe più usate sul territorio nazionale, a fronte di un'[[Soldi|offerta in contanti]] da versare direttamente ad alcuni volontari, che svolgono la loro opera meritoria nei principali [[autogrill]] della [[Italia|Penisola]].<br /> Si presenta con le caratteristiche di un qualsiasi gioco d'azzardo (uno [[Idiota|diversamente intelligente]] mette i soldi e il banco incassa) ma invece, tramite l'applicazione di alcuni trucchi, diventa una truffa<ref>come il gioco d'azzardo</ref>. Se è vero che ''la [[mamma degli idioti]] è sempre in cinta'', è altrettanto vero che quella dei truffatori è una [[troia]] olimpionica evolutasi geneticamente, in grado di sfornare [[bastardi]] con una [[Gravidanza|gestazione]] di appena due mesi, come i [[Castoro|castori]].<br /> È anche un modo di dire, riferito a persona in grado di parlare di una cosa negativa presentandola come positiva, quasi sempre per un tornaconto personale.
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== Caratteristiche ==
[[File:truffa gioco delle tre carte.jpg|left|thumb|320px|Un gioco che attrae sempre numerosi {{s|<del>fessacch}}</del> estimatori.]]
In genere le bande che organizzano questa truffa sono composte da 5 elementi.
* Il '''conduttore del gioco''': è il più veloce di tutti a muovere le carte e ad alzare i tacchi se arrivano gli sbirri. È diplomato presso la ''Magic International Academy'' e durante l'inverno tiene corsi di recupero per i croupier di [[Las Vegas]], è talmente bravo che uno come [[Silvan]] può al massimo spicciargli casa.
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* Due '''pali''': complici anziani posizionati in aree strategiche della zona, in modo da poter avvisare gli altri dell'arrivo delle forze dell'ordine. Grazie alla loro enorme esperienza, riescono a fiutare un poliziotto in borghese quando è ancora allo svincolo autostradale precedente, appena entra nel parcheggio ti sanno dire se ha fatto [[sesso]] la sera prima e l'indirizzo della [[puttana]] con cui è stato.
Infine occorre il pollo da spennare, preferibilmente uno con la faccia sveglia come [[Maurizio Gasparri]]. Mentre questo esemplare di scemo allo stato brado si avvicina, i primi tre iniziano a giocare cercando di attirare la sua attenzione. I due complici sfidano l'organizzatore, in apparenza vincono e ritirano il denaro. A questo punto il "soggetto" guarda meglio e cerca di indovinare mentre giocano gli altri, si accorge che è in grado di vincere. Con un sorrisetto compiaciuto sotto i baffi, tipico di chi pensa: ''"Più brutto de me lo puoi trovà ma più fijo de 'na mignotta no"'', sfida il conduttore, ed inizia allora la truffa.
{{Galleria
|titolo=
|allineamento=right
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|immagine1=gioco delle tre carte.jpg
|commento1={{dimensione|110%|Quello classico...}}
|immagine2=Gatto gioca al gioco dei tre bicchieri.gif
|commento2={{dimensione|110%|... e la più nota variante. Ccà nisciuno è fesso!}}
}}
 
=== Versione con le carte ===
Vengono utilizzate tre carte da gioco (tipicamente due figure e un asso), che vengono fatte passare da una mano all'altra e lasciate cadere a faccia in giù sul tavolo. Il conduttore è molto abile, due delle carte le tiene sovrapposte nella stessa mano e le fa cadere in ordine inverso a quanto appare e viene percepito dall'osservatore<ref>che ricordiamo è intelligente come un vaso di petunie</ref>. Nel caso in cui il pollo indovini (per culo) dov'è l'asso, applica il cosiddetto "rovescio messicano", ossia gira la carta sul tavolo utilizzandone una che tiene nascosta in mano, l'asso scompare nella sua mano e il poveraccio si trova di fronte una figura, [[Figure di merda|quella di mierda]]<ref>da cui il nome rovescio messicano</ref>.
 
=== Versione con la biglia ===
Si usano una biglia e tre scatolette, ma vanno benone anche campanelle, tazzine e ovetti del [[Kinder Sorpresa]]. Il conduttore, muovendo molto velocemente la biglia tra le scatolette se la riprende nel palmo di una mano, in modo che non venga a trovarsi sotto nessuna delle tre. Anche in questo caso il truffato non vince mai, ma se fosse leggermente più sveglio di un [[bradipo]] in coma, e dovesse accampare la pretesa di guardare anche sotto le altre, a questo punto intervengono i "pali", che arrivano strillando ''"bada che c'è la [[Polizia|Pula]]..."'', oppure ''"minchia, i [[Carabinieri|Caramba]]..."'' e se la danno tutti a gambe levate.
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== Cenni storici ==
[[File:Hieronymus Bosch gioco tre campanelle.jpg|left|thumb|320px|Ci cascano da sempre.]]
Il gioco compare per la prima volta a [[Firenze]] nel [[1558]], per mano di Gennaro lo Splendido, appartenente al ramo partenopeo dei [[Lorenzo de' Medici|Medici]], quello dei [[Ambulanza|Portantini]]. Approfittando delle sue entrature a corte, che lo pongono a contatto di opulenti signorotti scaltri come [[Merlo|merli]], e di altrettante [[Oca giuliva|oche giulive]] avvezze al dilapidar fortune, riesce in poco tempo ad [[ManualiNonbooks:Diventare schifosamente ricchi|accumulare una cifra spropositata]], tanto da permettersi di aprire una [[banca]] e continuare così a fregare soldi alla gente, stavolta in modo quasi legale. Il punto di svolta è l'incontro con Maramaldo da Casoria, un energumeno di centosei chilogrammi edotto del truffaldino sistema, delle sue varianti, e di come far sparire un [[cadavere]] in una palude senza lasciare traccia. L'accordo tra gentiluomini non tarda ad arrivare, soprattutto dopo la minaccia di Maramaldo di spifferare tutto al bargello e far finire ai ceppi Gennaro. Fondano assieme la ''Cassa del Risparmio Sottratto'', istituto creditizio a capitale misto (metà rubato e metà estorto) interamente versato, nelle loro tasche.<br /> Compare di nuovo nel [[1718]], nella Roma di Papa [[Clemente XI]], famoso per la drammatica ironia del suo nome e per aver ripristinato nello Stato Pontificio il [[Il lotto alle otto|gioco del Lotto]], oltre alla tortura. Il papa finanzia grazie al Lotto numerose opere per la città di Roma, a lui si deve l'obelisco nella piazza del [[Pantheon]] (utile come ruotino bucato), il porto di Ripetta sul Tevere (che serviva solo a far arrivare fresche le [[mazzancolle]] sulla tavola del pontefice) e la fontana conosciuta come [[Bocca della Verità]] (utilizzata come [[Macchina della verità|sistema per sbugiardare]] i contestatori del {{s|<del>regim}}</del> [[Papa Re|Sacro tizio incaricato da Dio in persona di comandare in sua vece]]. I proventi sono però troppo controllati, ricevute e scartoffie impediscono di accumulare i fondi necessari alle [[Corruzione|opere di ampliamento delle dottrine edilizie negli stati limitrofi]]. Clemente XI introduce quindi il gioco delle tre campanelle, svolto da abili e fidati cardinali sotto il colonnato di [[San Pietro]], per "alleggerire" ulteriormente i pellegrini. I proventi finiscono direttamente nelle tasche del papa e, subito dopo, nel Ducato d'Urbino, luogo che aveva dato i natali a lui e ai suoi figli {{s|<del>illegitt}}</del> della provvidenza. I romani iniziano a sospettare che ci siano enormi ricchezze mandate ad Urbino, e in particolare ad alcune [[Mantenuta|nipotine da parte di Fava]] del Pontefice, la conferma arriva in uno dei dialoghi fra [[Statue parlanti di Roma|Pasquino e Marforio]]:
[[File:gioco delle tre tasse.jpg|right|thumb|280px|Versione istituzionale del gioco.]]
{{Dialogo2|Marforio|Dimmi, che fai Pasquino?|Pasquino|Guardo Roma, che non vada a Urbino!}}
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== Note ==
 
{{Legginote}}
{{Note|2}}