Gintama: differenze tra le versioni

Gintoki Sakata ''sarebbe'' il protagonista della serie; ha vent'anni e ha il diabete. È un samurai coi capelli bianchi e ricci naturali<ref>Lui dice argentati, ma è solo uno smargiasso.</ref>, ma non si capisce se è albino, se li tinge, se sono diventati così a seguito di un trauma infantile, oppure se è un [[vecchio]] precoce. Un tempo spietatissimo [[samurai]] nonché [[killer]] di alieni invasori, a causa di una legge restrittiva del governo che bandisce l'uso di spade si ritrova improvvisamente [[disoccupato]], per cui ha ben pensato di dedicarsi a ciò che gli riesce meglio, ossia fare il disoccupato [[Fancazzismo|fancazzista]] istituendo un'"Agenzia tuttofare" dove lui nè è titolare. Visto che c'è [[Crisi economica|crisi]], il [[lavoro]] scarseggia, per cui egli trascorre il suo [[tempo]] a scaccolarsi e ad andare a zonzo per i quartieri indossando un [[kimono]] cui non si comprende l'utilità della manica destra<ref>Dal momento che non è mai stata indossata neanche per sbaglio.</ref>, pronto a vendere l'[[anima]] per la prima capretta in difficolta che incontra sulla strada, purché abbia i [[soldi]] necessari per l'affitto della bettola in cui vive.

Gintoki fa di tutto per far credere di essere [[gay]] all'inizio della serie, ma si butta a [[pesce]] sulla prima sfregiata che trova<ref>Oppure sbava per una donna che non potrà avere [[mai]], ossia una conduttrice televisiva.</ref>. E ha il diabete. Dovrebbe essere un pericoloso ricercato, ma non fa paura a [[nessuno]], perchè si è rincoglionito a tal punto da andarsene in giro con una spada di legno capace di devastare castelli e rompersi in continuazione, spada che per altro il protagonista compra e ricompra non si sa dove. E ha il diabete. Ci tengo a ribadirlo, non solo perchè è una battuta [[figo|figa]] di [[South Park]], ma anche perchè sebbene le prime puntate l'autore ci abbia ammorbato per farcelo capire, sottolineando quanto lui ami i dolci, ora Gintoki non fa altro che strafogarsi di questi, ricordandosene solo di tanto in tanto davanti a un [[dottore]] o ad uno spacciatore di organi.