Giacomo Puccini: differenze tra le versioni
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L'ultima opera di Puccini ha ambientazione fantastica. L'autore ha infatti preferito, per meglio catapultare lo spettatore in un mondo di fantasia, magia e vaghezza, dare indicazioni minime e di carattere puramente fiabesco. Sulla partitura si legge infatti: ''Cina, Pechino. Ore 22.14 del 26 settembre 1748. Latitudine 36.73888412439431, longitudine 101.25. 16°.'' |
L'ultima opera di Puccini ha ambientazione fantastica. L'autore ha infatti preferito, per meglio catapultare lo spettatore in un mondo di fantasia, magia e vaghezza, dare indicazioni minime e di carattere puramente fiabesco. Sulla partitura si legge infatti: ''Cina, Pechino. Ore 22.14 del 26 settembre 1748. Latitudine 36.73888412439431, longitudine 101.25. 16°.'' |
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Puccini si entusiasmò al soggetto, una principessa che |
Puccini si entusiasmò al soggetto, una principessa che fa tre indovinelli ai primi passanti che le capitano sotto mano e li fa decapitare se sbagliano. Forse gli ricordava sua madre. |
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In quest'opera l'esotismo perde ogni carattere ornamentale o realistico per diventare forma stessa del dramma: la Cina diviene così una sorta di regno del sogno e dell'eros e l'opera abbonda di rimandi alla dimensione del sonno, nonché di apparizioni, fantasmi, voci e suoni provenienti dalla dimensione altra del fuori scena... insomma sì, dell'opera non si capisce una beneamata mazza. Ma questa è innovazione, no? |
In quest'opera l'esotismo perde ogni carattere ornamentale o realistico per diventare forma stessa del dramma: la Cina diviene così una sorta di regno del sogno e dell'eros e l'opera abbonda di rimandi alla dimensione del sonno, nonché di apparizioni, fantasmi, voci e suoni provenienti dalla dimensione altra del fuori scena... insomma sì, dell'opera non si capisce una beneamata mazza. Ma questa è innovazione, no? |