Gerald Ford: differenze tra le versioni
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{{Wikipedia}}{{Cit2|Non c'è alcuna [[Pianeta Soviet|dominazione sovietica]] nell'Est europeo.|Gerald Ford su imbarazzante rifiuto di accettare la realtà}} |
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{{Cit2|Ford non è capace di camminare e masticare una gomma contemporaneamente.|[[Stephen Hawking]] su Gerald Ford}} |
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'''Gerald Rudolph''' (The Red Nosed Reindeer) '''Ford Focus''', nome d'arte di [[Leslie Nielsen|Leslie]] [[David Lynch|Lynch]] [[Martin Luther King|King]] ([[Barack Obama|Obama]], 14 luglio [[1913]] – [[Los Angeles Lakers]] 26 dicembre [[2006]]), è stato un [[Barbone|clochard]] che nel [[1974]] si è intrufolato nella [[Casa Bianca]] e si è impadronito della carica (in quei giorni incustodita) di [[presidente degli Stati Uniti]] [[Usa|d'America]]. |
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== Gli inizi di un uomo che non si è mai sentito dire: "Ragazzo, tu farai strada!" == |
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[[Immagine:Harrison ford 7.jpg|thumb|left|280px|Gerald Ford nel pieno della giovinezza...]] |
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Nato in una povera famiglia contadina del [[Nebraska]], Gerald Ford passò l'infanzia a spalare letame finché all'età di diciott'anni si rese conto che un [[Boaro|campagnolo rozzo e ricoperto di merda]] (per quanto non sua) non rappresenta una particolare fonte di attrazione per il [[Donna|sesso femminile]]. Addirittura, subito dopo, capì anche il motivo per cui nessuno aveva mai voluto mangiare di fianco a lui per tutti quegli anni.<br />Pertanto, decise di rivoluzionare il suo stile di vita e, dato che non si riteneva sufficientemente abile per fare l'elettricista o l'imbianchino, optò per qualcosa di più semplice e si iscrisse all'[[Università]] di '''Yale'''. A quei tempi <ref>Ma anche adesso</ref> solo due categorie di studenti riuscivano a venire ammessi nella prestigiosa università: i [[Secchione|secchioni sociopatici]] e i [[Bobo Vieri|bellimbusti ignoranti e bravi nelle attività sportive]], ai quali era permesso copiare dai primi durante gli esami, perché garantivano alla scuola un sacco di trofei sportivi.<br/>Non sappiamo a quale delle due categorie appartenesse Gerald Ford, fatto sta che nel [[1941]] si laureò in legge e vinse il campionato nazionale universitario sia di nuoto che di baseball.<br/>Spinto <s>dall'abile opera statunitense di propaganda infinocchiagonzi</s> dal forte attaccamento alla patria, l'imberbe Ford si arruolò volontario durante la [[seconda guerra mondiale]], ma non finì mai in prima linea perché durante un'esercitazione con le [[Mina antiuomo|bombe a mano]] riuscì nell'impresa di lanciarsene una nei pantaloni.<br/>Mentre aspettava nell'ospedale militare che una laboriosa ricostruzione chirurgica gli permettesse di riappropriarsi di quel tessuto molle volgarmente detto "[[culo]]", Gerald Ford maturò l'idea di buttarsi in politica <ref>Si sa che la noia spinge anche [[Massimo Boldi|le menti più brillanti]] ai pensieri peggiori...</ref> una volta terminato il sanguinoso conflitto.<br/>"''Dopotutto''", soleva ripetere ai suoi compagni di stanza, "''i politici di oggi sono dei buffoni incapaci, paurosi e corrotti. Come vedete hanno poco più di me. Certo, io non sono corrotto, ma posso imparare.''" |
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== La carriera politica, ossia come diventare qualcuno senza avere il benché minimo talento == |
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[[Immagine:Gerald Ford.jpg|thumb|280px|right|...e dopo aver insediato le sue monolitiche chiappe nello Studio Ovale.<br/>Da notare con quale fermezza Ford stringeva il bracciolo della sedia, forse perché come [[John Wayne]] [[Alcolismo|non riusciva a stare in equilibrio se non era appoggiato a qualcosa]].]] |
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Una volta rimessosi, Gerald Ford iniziò la sua scalata al potere: nel [[1949]] noleggiò una divisa da fattorino, entrò nella sede del '''Congresso''' a [[Washington]] con la scusa di dover consegnare un pacco e si introdusse di nascosto nella Camera dei rappresentanti, dove occupò una poltrona di un parlamentare repubblicano andato un attimo al [[cesso]].<br/>Da allora nessuno riuscì più a schiodarlo da quella carica <ref>L'attaccamento alla poltrona era una cosa che Ford aveva in comune con i [[Giulio Andreotti|politici italiani]]</ref>, tanto che conservò tale incarico in altre 12 elezioni congressuali spiccando sempre per il suo talento nel [[Plagio|rubare le idee altrui spacciandole per proprie]]. Negli anni '60, tuttavia, le cose per i repubblicani cominciarono ad andar male, e ne è una riprova il fatto che Ford venne giudicato il "meno peggio del partito" e candidato a potenziale vicepresidente per ben due volte: insomma, niente male, per uno che ogni mattina impiegava diciassette minuti ad allacciarsi le scarpe.<br/>E Gerald Ford portava solo mocassini.<br/>Dato che la fortuna, quando ci si mette, oltre a essere cieca è pure [[Stronzo|stronza]], quella sagoma di Ford venne davvero scelto come vicepresidente nel [[1973]] da [[Richard Nixon]], il quale voleva sostituire il dimissionario '''Spyro Agnew''' con un politico-fantoccio abbastanza patetico da suscitare l'ilarità nei cittadini americani e troppo incapace per sognare di fargli le scarpe.<br/>Sotto questo criterio di giudizio, la scelta di Nixon si rivelò azzeccata.<br/>Quello che neppure [[Stronzata|il furbo e integerrimo]] presidente aveva previsto, però, era che anche lui sarebbe stato costretto alle dimissioni di lì a breve (a causa di una ridicola quisquilia chiamata '''scandalo Watergate'''), lasciando quindi le sorti del Paese in mano a Gerald Ford: praticamente era come regalare un accendino a un [[Bimbominkia|bambino scemo]] lasciandolo libero di giocare in una fabbrica di fuochi d'artificio!<br/>Divenuto il 38esimo presidente degli Stati Uniti, Ford affrontò comunque in modo invidiabile la crisi successiva al clamoroso scandalo, infondendo nella cittadinanza un senso di calma e protezione. In questo deve averlo aiutato non poco la sua dipendenza da [[Eroina|calmanti]] e [[Cocaina|sonniferi]].<br/>Ecco il toccante discorso pronunciato da Gerald Ford il 9 agosto [[1974]], giorno del suo giuramento come [[Suonatore di fave|massima carica dello Stato]]: |
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{{quote|Cari americani e carissime americane, mi presento: mi chiamo Gerald Ford, ma voi potete chiamarmi semplicemente Presidente degli Stati Uniti. Oppure Gerry.<br/>Sono lieto di annunciarvi che il nostro lungo incubo nazionale è finito, e ve lo dimostrerei volentieri esibendomi in una mazurca improvvisata, ma purtroppo stamane sono caduto mentre masticavo una gomma e ho le ginocchia tutte scorticate. Ma basta parlare di politica estera, anche perché per bombardare i paesi asiatici c'è sempre tempo.<br/>So che la verità è la [[Giovanni Muciaccia|colla vinilica]] che tiene insieme il governo, per cui voglio essere sincero con voi e confessarvi che i capelli li taglio corti perché soffro di calvizie. Ah, già, porto pure la panciera.<br/>So che non mi avete eletto, in primo luogo perché non mi sono mai candidato a presidente e in secondo luogo perché sareste stati dei veri imbecilli a riporre in me la vostra fiducia: del resto sono così rincitrullito che a malapena riesco a leggere questo discorso scritto dal mio segretario spacciandolo per farina del mio sacco.<br/>Ad ogni modo, ritengo sia meglio rimandare a un altro luogo la descrizione delle mie qualità come giocatore di baseball. Passando alle cose serie, voglio innanzitutto sfatare questa falsa ma diffusa [[leggenda metropolitana]] secondo cui il nostro amato Paese starebbe attraversando una crisi economica.<br/>Per cui, datemi il vostro appoggio pregando per me, e forse riuscirò a finire il mio mandato e a ritirarmi nel mio [[ranch]] in [[California]] senza incrementare ulteriormente il già gigantesco debito pubblico.|}} |
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== Le dure scelte <s>dell'attore</s> <s>del regista</s> <s>del produttore di auto</s> del presidente Ford == |
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[[Immagine:Gerald Ford cade.jpg|left|300px|thumb|Gerald Ford disteso davanti alla scaletta dell'aereo presidenziale: forse cerca una lente a contatto che gli è caduta sul tappeto, oppure più probabilmente ha appena fatto una colossale [[figura di merda]] destinata a restare nella [[storia]].]] |
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La parentesi come presidente degli Stati Uniti di Gerald Ford fu così [[Vomito|significativa]] che non sfigurerebbe in un ipotetico ''Manuale del buon Capo di Stato''.<br />Ma alla voce "Cose da non fare se si vuole essere amati dagli elettori".<br/>Da persona umile e analfabeta qual'era, Ford scelse di mantenere un profilo basso, ma così basso che arrivò addirittura a nascondersi sotto la scrivania sperando di non venir trovato quando i suoi collaboratori sottoponevano alla sua attenzione leggi e riforme di cui lui, poveretto, manco sapeva sillabare il nome.<br/>Il suo gesto più coraggioso e criticato fu senz'altro quello di cancellare ogni addebito penale all'ex-presidente Richard Nixon riguardo allo scandalo Watergate, motivando la sua scelta con un:<br><br> |
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{{quote|Nixon è un brav'uomo, lo conosco da una vita e mi sembra inutile condannarlo solo perché è stato beccato a letto con tre [[Puttana|squillo]]. In fin dei conti la carne è debole e... Cosa? Non lo stanno processando per quella storia delle squillo? E allora di cosa è accusato?|}} |
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Come buonuscita per l'ottimo lavoro svolto, Ford garantì inoltre a Nixon una pensione vitalizia di un milione di dollari mensile e l'uso gratuito del jet presidenziale.<br/>Per questo discutibile provvedimento, Gerald Ford viene ancora oggi ricordato come ''L'uomo che graziò Nixon'', ma anche come ''Il [[Coglione|mammalucco]] che invece di camminare rotola'' e ''Speriamo che arrivi presto il [[1977]] così cacciamo via questo imbecille''. Sul significato degli ultimi due soprannomi gli [[Cazzaro|esperti del settore]] sono tuttora discordi. |
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Essendo l'unico presidente non eletto dal popolo (in quanto la nomina di Ford era stata approvata solo dal Congresso e dal Partito Femminista Americano <ref>È notoriamente risaputo che le donne non capiscono niente di politica</ref>), Gerald Ford fu osteggiato duramente sia dall'opposizione che dai suoi stessi alleati, e divenne oggetto di angherie di ogni sorta: è rimasta celebre in particolare quella foto in cui si nota un parlamentare democratico mentre attacca di soppiatto sulla schiena del presidente un foglio con scritto ''Prendetemi a calci''.<br/>Alla sua impopolarità contribuirono inoltre una serie di figuracce memorabili, tra cui: |
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[[Immagine:-Chewing gum .jpg|300px|thumb|Il peggior nemico di Gerald Ford: non l'[[Russia|Urss]], come si potrebbe pensare, bensì il [[chewingum]].]] |
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* '''La clamorosa caduta dalle scalette dell'aereo presidenziale all'arrivo all'aeroporto di [[Vienna]]:''' questo episodio rese celebre la caustica frase coniata dal suo acerrimo rivale [[Lyndon B. Johnson]], secondo il quale "''Ford non è capace di camminare e masticare una gomma contemporaneamente''".<br/>Dopo essere venuto a conoscenza di questa perfida battuta, il presidente rispose piccato: "''Beh, almeno ho imparato a scartare le gomme, prima di masticarle. Non è abbastanza?''" |
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* '''La visita al pontefice:''' Gerald Ford, notando che Paolo VI lo riceveva da solo e ignorando che [[CCSG|il voto di castità è alla base della carriera ecclesiastica cattolica]], come prima cosa chiese al papa: "''Come mai non è presente la [[Moglie|signora]]? Si sente male, per caso? Le porga i miei omaggi''". |
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* '''La Commissione Warren:''' chiamato a far parte della commissione creata allo scopo di far luce sull'omicidio di [[John Fitzgerald Kennedy]], Ford si addormentò dopo aver letto poche righe del verbale, si svegliò dopo tre ore e accusò davanti alla stampa la vedova '''Jacqueline Kennedy''' di essere il vero mandante del delitto. |
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* '''Il benvenuto dato al primo ministro dell'[[India]] in visita agli Usa:''' Ford ricevette il diplomatico straniero dopo essersi pitturato le guance di nero col lucido da scarpe, urlando a squarciagola "Augh!" e promettendo che si sarebbe impegnato al più presto per migliorare le misere condizioni di vita dei pellerossa segregati nelle riserve. |
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Il suo operato politico fu quindi così sconfortante che, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, alla vigilia delle elezioni del [[1976]] i democratici erano sicuri di vincere. Ciononostante, con la loro consueta abilità nel mandare tutto a puttane <ref>Vedi anche le elezioni 2008, in cui i candidati democratici erano una [[Hillary Clinton|donna]] (!) e un [[Barack Obama|negro]](!!!)</ref>, questi ultimi riuscirono '''quasi''' a perdere perché ebbero la geniale trovata di candidare come rappresentante del partito quel figurino di [[Jimmy Carter]].<br/>Nel [[1980]] il futuro presidente democratico [[Ronald Reagan]] propose a Ford di concorrere per la vicepresidenza, ma egli rifiutò l'incarico con la classica scusa "Esco un attimo a comprare la sigarette" e si ritirò a vita privata.<br/>Da allora non si ebbero più sue notizie, anche perché Ford non sapeva usare i [[telefono|telefoni]] e aveva paura dei computer, che da buon conservatore riteneva [[YouPorn|immorali]].<br/>Gerald Ford morì all'età di 93 anni nella sua abitazione a Los Angeles, stroncato da un male incurabile: la stupidità.<br/>Nel tentativo di masticare l'ennesimo chewing gum <ref>Il lupo perde il pelo ma non il vizio</ref>, infatti, inghiottì la dentiera e soffocò. Le sue spoglie sono sepolte nel '''Gerald R. Ford Museum''' a [[Disneyland|Disneyland Paris]]. |
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== Curiosità == |
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{{curiosità}} |
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* Gerald Ford è il presidente degli Stati Uniti che detiene il record di cadute dalle scalette dell'aereo presidenziale, ma non quello di [[George Bush|maggior numero di salatini ingoiati in un colpo solo]]. |
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* Gerald Ford è anche l'unico presidente americano che non ha mai subito attentati, non perché fosse benvoluto ma perché i suoi nemici hanno probabilmente pensato che si sarebbe tolto di mezzo da solo semplicemente camminando. |
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* Ford fu Membro del Congresso per 24 anni e dichiarò più volte di non aver mai voluto correre per la nomination presidenziale: il suo maggiore sogno politico era, infatti, quello di diventare commentatore degli incontri di [[Wrestling]]. |
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* Ford, nei suoi ultimi anni di vita, ha confessato di aver accettato controvoglia la gravosa carica di presidente degli Stati Uniti, e che la cosa che lo ha maggiormente messo in difficoltà nel corso del suo breve insediamento alla casa Bianca è stato il riuscire a smettere di pisciare per terra durante le riunioni col suo '''Capo di gabinetto'''. |
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==Voci correlate== |
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*[[Indiana Jones]] |
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*[[Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo]] |
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*[[Ford]] |
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*[[Gerry Scotti]] |
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*[[Harrison Ford]] |
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*[[Henry Ford]] |
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*[[Jimmy Carter]] |
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*[[Presidente degli Stati Uniti]] |
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*[[Richard Nixon]] |
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*[[Stati Uniti d'America]] |
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== Note == |
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| width="30%" |Preceduto da:<br/>'''[[Richard Nixon|Quello mandato via a calci in culo]]''' |
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| width="40%" style="text-align: center;" |'''[[Presidente degli Stati Uniti|Presi''dente'' degli Stati Uniti]]''' <br/>[[1974]] - [[1977]] |
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| width="30%" |Succeduto da:<br/>'''[[Jimmy Carter|Il Re delle Noccioline]]''' |
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{{politicaamericana}} |
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[[Categoria:Cazzari]] |
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[[Categoria:Presidenti degli Stati Uniti]] |
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[[Categoria:Personaggi storici]] |
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[[Categoria:Politici]] |
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[[Categoria:Sfigati]] |
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[[en:Gerald Ford]] |
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[[fi:Harrison Ford]] |
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[[fr:Gerald Ford]] |
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[[pt:Gerald Rudolph Ford Jr.]] |
Versione delle 22:29, 5 ago 2009
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