Gaio Valerio Catullo: differenze tra le versioni

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Quella che va con lui si leccherebbe
Quella che va con lui si leccherebbe
anche il culo di un boia appestato.</poem>||Catullo a proposito di un suo caro amico.|}}
anche il culo di un boia appestato.</poem>||Catullo a proposito di un suo caro amico.|}}
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Catullo non ci pensa due volte a ringraziare gli amici per il supporto concesso.
{{citazione|<poem>In bocca e in culo ve lo ficcherò,
Furio ed Aurelio, checche bocchinare
che per due poesiole libertine
quasi un degenerato mi considerate.
Che debba esser pudico il poeta è giusto,
ma perché lo dovrebbero i suoi versi?
Hanno una loro grazia ed eleganza
solo se son lascivi, spudorati
e riescono a svegliare un poco di prurito,
non dico nei fanciulli, ma in qualche caprone
con le reni inchiodate dall'artrite.
E voi, perché leggete nei miei versi baci
su baci, mi ritenete un effeminato?
In bocca e in culo ve lo ficcherò.</poem>||Catullo sa come mantenere la simpatia del prossimo.|}}<br>
Questa, invece, è dedicata a una sua carissima [[vacca da monta|amica di lunga data]].
{{citazione|<poem>Ti prego mia dolce Ipsililla,
amore mio, cocchina mia,
invitami da te nel pomeriggio.
Ma se decidi così, per favore,
non farmi trovare la porta già sprangata
e cerca di non uscire, se puoi,
restatene in casa e preparami
nove scopate senza mai fermarci.
Se ne hai voglia, però, fallo subito:
sto qui disteso sazio dopo pranzo
e pancia all'aria sfondo tunica e mantello.</poem>||Catullo a una sua compagna di giochi.|}}
== Note ==
== Note ==
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