Gabber: differenze tra le versioni

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L'adozione del caratteristico taglio rasato, detto in gergo "Μπήλλιαρδως Κράπον μπώχεασ" ("Testa a Boccia di Biliardo") fu usato dapprima come strumento per accendere i fuochi negli accampamenti (i gabber solevano picchiare una pietra focaia in testa fino al prodursi delle scintille).
L'adozione del caratteristico taglio rasato, detto in gergo "Μπήλλιαρδως Κράπον μπώχεασ" ("Testa a Boccia di Biliardo") fu usato dapprima come strumento per accendere i fuochi negli accampamenti (i gabber solevano picchiare una pietra focaia in testa fino al prodursi delle scintille).


Durante i periodi di guerra usavano inoltre la testata come arma contundente e come ariete per sfondare le mura delle città. Di questa pratica è rimasta traccia nel celebre trattato di [[Lucio Anneo Seneca]] '''Ea ab centis unis caricata est''', e nella frase latina ''Usque Tandem Gabber, morituri te mortacci'', ovvero ''Passame er Gabber, che lo corco''.
Durante i periodi di guerra usavano inoltre la testata come arma contundente e come [[ariete]] per sfondare le mura delle città. Di questa pratica è rimasta traccia nel celebre trattato di [[Lucio Anneo Seneca]] '''Ea ab centis unis caricata est''', e nella frase latina ''Usque Tandem Gabber, morituri te mortacci'', ovvero ''Passame er Gabber, che lo corco''.
Inoltre, visti i luoghi deserti che frequentavano, il capoccione lucido era spesso utilizzato come mezzo di segnalazione a distanza
Inoltre, visti i luoghi deserti che frequentavano, il capoccione lucido era spesso utilizzato come mezzo di segnalazione a distanza