Friedrich Nietzsche

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Friedrich Nietzsche è un filosofo tedesco del XIX secolo. Il suo pensiero si sviluppa come reazione al positivismo, ovvero all'esaltazione della scienza, della concretezza e della realtà oggettiva dei fatti.

La vita

Friedrich Nietzsche

Nato a Lutzen nel 1844, studia filosofia a Bonn e a Lipsia. All’età di 25 anni viene chiamato ad insegnare filologia classica nell’Università di Basilea. In questa città conobbe Richard Wagner, il cui influsso, insieme a quello di Schopenhauer, di Max Stirner (considerato da Nietzsche uno degli spiriti più fecondi del 19°secolo) e alla passione per il mondo greco diviene fondamentale nella forma mentis di Nietzsche.

Nel 1872 pubblica La nascita della tragedia, nel 1873 Considerazioni inattuali e nel 1878 Umano, troppo umano. Quest’ultima opera segna il distacco da Wagner, una nuova interpretazione di Schopenhauer e l’abbandono dei “bisogni dotti e insipidi”.

Nel 1879 lascia anche la cattedra dell’Università di Basilea. Da quel momento comincia a peregrinare per la Svizzera e l’Italia settentrionale, finche nel 1889 è preda di quella follia che, nel 1900, lo porta alla morte a Weimar.

Tra il 1879 e il 1889 scrive, spesso con uno stile aforistico e d’alto lirismo, La Gaia scienza, Così parlo Zaratustra, Al di là del Bene e del Male, La Genealogia della morale, Ecce Homo e Volontà di potenza.

Da questi testi si evince che per Nietzsche il vero pensatore è colui che affronta i problemi in modo da trovare in essi il proprio destino, la propria pena e la propria felicità.

Concezione dionisiaca della vita

Spirito apollineo, cioè armonia delle forme, e spirito dionisiaco cioè ebbrezza orgiastica ed entusiasmo, sono le categorie dell’arte emergenti sin dalla antica civiltà greca.

Nell’antica tragedia greca Nietzsche vede la compiuta espressione dello spirito dionisiaco, dell’unità dell’uomo e della natura, dell’accettazione totale ed entusiastica della vita, della creazione e del mito e della poesia. Socrate viene visto come l’artefice della scissione, del dualismo di soggetto e oggetto, il predominio dell’impeto sulle generazioni degli istinti e delle passioni, in sostanza il prevalere della “scienza” (cioè l’ideale di vita solo teorica) che pretende di risolvere gli enigmi dell’universo e della scienza e che è diventata un ideale dell’uomo.

La lotta contro la morale della rinuncia

Il decennio 1879-1889 è caratterizzato da opere come antitesi alla “morale della rinuncia” che gli uomini, in ossequio della scienza e della storia, hanno via via escogitato, fino a Schopenhauer, il quale pur comprendendo che la vita è irrazionale e casuale, aveva scelto l’atteggiamento pessimistico della rinuncia e dell’asceticismo. L’espressione più completa della rinuncia si ha nel cristianesimo: il disinteresse, il sacrificio di sé, la virtù come sottomissione a Dio, la rinuncia degli uomini schiavi contro gli uomini superiori ed aristocratici.

La scienza e la metafisica hanno rafforzato lo spirito di risentimento: la prima orientata alla semplice conoscenza delle cose e non al dominio delle stesse; la seconda si è inventata un mondo superiore da cui svalutare questo a mera apparenza.

La trasmutazione dei valori

<<La mia verità è spaventosa perché sinora si è chiamata verità la menzogna>>.

Alla rinuncia si contrappone l’accettazione e l’affermazione di tutto ciò che è terrestre e corporeo. Alle virtù del cristianesimo si contrappongono le nuove virtù: la fierezza, la gioia, la salute, l’amore, l’inimicizia e la guerra, la disciplina dell’intellettualità superiore.

Il superuomo (oltreuomo)

(Il termine "Übermensch" è stato tradotto in “superuomo” e più raramente in “oltreuomo”, anche se forse quest'ultimo termine corrisponde meglio al pensiero del filosofo tedesco).

L’uomo è superato a favore del superuomo (oltreuomo), ossia di colui che realizza la sua libertà e si pone “al di là del bene e del male” e “diviene ciò che è”.

L'oltreuomo di Nietzsche è una categoria etica e non è quindi un individuo (non appartiene di conseguenza ad una razza con specifiche caratteristiche genetiche) ma è l'essenza vera e ideale dell'uomo pienamente realizzato in se stesso, libero da valori-guida provenienti al di fuori o al di sopra di lui.

Riassumendo per Nietzsche il superuomo (oltreuomo) ha le seguenti caratteristiche:

  • E’ capace di accettare la vita nella sua interezza, nella sua dimensione irrazionale fondata sul caso e sul caos. Non ha paura degli istinti ed accetta la dimensione dionisiaca dell'esistenza.
  • E’ capace di "reggere" psicologicamente la "morte di Dio", ossia la condizione del nichilismo, l'annullamento di tutti i tradizionali valori morali; sa rinunciare alla consolazione esistenziale offerta dalle fedi religiose.
  • E’ capace di condurre la propria vita in una diversa dimensione temporale, ponendosi nella prospettiva dell'eterno ritorno del tempo. Recuperando l'antica visione pagana del tempo ciclico, non pensa più in termini di presente, passato e futuro, ma vive ogni istante con intensità totale, come fosse l'eternità.

L’eterno ritorno

Il mondo è dominato dal caso e dall’irrazionalità, non è riducibile ad un principio logico unitario e la sua trama svela la mancanza di un qualsiasi ordine di una qualsiasi saggezza. Nel mondo è possibile scorgere una “necessità”; quello della volontà che vuole riaffermare se stessa, del mondo che vuole riaffermare se stesso.

L’eterno ritorno esprime il senso cosmologico del pensiero nicciano, collegato all’amor fati, che esprime la conciliazione dell’uomo con il passato e con la vicenda dell’"eterno ritorno", una volta che egli abbia riconosciuto nella sua volontà d’accettazione del mondo, la stessa volontà del mondo che accetta se stesso. Allora, in ciò che prima era frammento, caso, enigma, la volontà riconosce la sua opera e che appunto quello era ciò che vuole e sarà ciò che vorrà.

Ricapitolando:

  • Nietzsche non è mai stato nazista.
  • Nietzsche odia quelli che osannano il nuovo stato "Germania" nato nel 1871.
  • Nietzsche odia l'antisemitismo che è di moda in quel periodo storico.

Collegamenti esterni

Approfondimenti su Nietzsche(1)

Approfondimenti su Nietzsche(2)

Testo: L’Anticristo

Voci correlate

filosofia

nichilismo

individualismo