Francesco Petrarca: differenze tra le versioni

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Invidiosi del successo che ebbe quello sfigato di Francesco, i suoi compagni di classe sopravvissuti cominciarono a rubare tutti i componimenti sepolti nella sua tomba per copiarli spudoratamente nel tentativo di cercare di raggranellare un po' di pecunia. Questo esercito di uomini fu battezzato dagli storici come "''movimento petrarchista''". Nel capitolo seguente si analizza un testo di orma petrarchesca prodotto da uno di questi inutili personaggi, in cui si racconta un'esperienza patita in passato dallo stesso Francesco.
Invidiosi del successo che ebbe quello sfigato di Francesco, i suoi compagni di classe sopravvissuti cominciarono a rubare tutti i componimenti sepolti nella sua tomba per copiarli spudoratamente nel tentativo di cercare di raggranellare un po' di pecunia. Questo esercito di uomini fu battezzato dagli storici come "''movimento petrarchista''". Nel capitolo seguente si analizza un testo di orma petrarchesca prodotto da uno di questi inutili personaggi, in cui si racconta un'esperienza patita in passato dallo stesso Francesco.


== Interpretazione di un testo di orma petrarchesca: Augellin vago canoro ==
== Interpretazione di un testo di orma petrarchesca: ''Augellin vago canoro'' ==
[[File:Fra'Tuck.jpg|thumb|right|250px|Ecco il bellissimo Francesco in un momento di massima ispirazione.]]
[[File:Fra'Tuck.jpg|thumb|right|300px|Ecco il bellissimo Francesco in un momento di massima ispirazione.]]
==== Prima quartina ====
==== Prima quartina ====
<poem>{{Quote2|Augellin vago e canoro
<poem>{{Quote2|Augellin vago e canoro
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a salutar col tuo bel canto il giorno.}}</poem>
a salutar col tuo bel canto il giorno.}}</poem>


Francesco è inaspettatamente fortunato: il suo solitario piacere infatti non è scoperto da un suo compagno di corso di giurisprudenza (che lo avrebbe preso per culo tutta la vita, se solo l'avesse visto), ma una bella ragazza di nome Irene. In poche parole la vera figa di cui l'uccellone era affamato; nel vedere Irene, Francesco è così emozionato che il suo orgasmo, candido come neve, gli imbratta tutta la mano destra... e in un impeto di foga gli viene addirittura di liberare il bel volatile, pur se tutto inzaccherato. Questa azione fa molto onore al suo paletto, il quale riprende a essere usato come natura vuole, penetrando nella foresta di Irene (cime dei faggi e degli abeti) e non è più usato come un semplice mezzo onanistico per giovani poeti ciccioni sfigati.
Francesco è inaspettatamente fortunato: il suo solitario piacere infatti non è scoperto da un suo compagno di corso di giurisprudenza (che lo avrebbe preso per culo tutta la vita, se solo l'avesse visto), ma una bella ragazza di nome Irene: in poche parole la vera figa di cui l'uccellone era affamato. Nel vedere Irene, Francesco è così emozionato che il suo orgasmo, candido come neve, gli imbratta tutta la mano destra... e in un impeto di foga gli viene addirittura di liberare il bel volatile, pur se tutto inzaccherato. Questa azione fa molto onore al suo paletto, il quale riprende a essere usato come natura vuole, penetrando nella foresta di Irene (cime dei faggi e degli abeti) e non è più usato come un semplice mezzo onanistico per giovani poeti ciccioni sfigati.


==== Ultime due quartine ====
==== Ultime due quartine ====
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l'empia Irene e vuol ch'io mora.}}</poem>
l'empia Irene e vuol ch'io mora.}}</poem>


Peccato però che la bella storia con Irene era solo un sogno che Francesco aveva appena fatto nel suo impeto segaiolo, e perché no, anche aiutato da una massiccia dose di funghetti. Infatti rendendosi conto che l'orgasmo era semplice frutto della sua mano, comincia a invidiare quel sé stesso che appariva nella fantasia erotica con Irene. Francesco si rende conto di essere solo un ragazzotto obeso che ha un disperato bisogno di figa e ogni ora la invoca, lamentandosi della sua assenza e chiamando invano il suo nome. Irene è solo l'immagine di una perversa fantasia erotica che gli annebbia il cervello e proprio perché trattasi solo di una fantasia, Francesco soffre così tanto che gli sembra di morire. Altra interpretazione potrebbe essere che magari Irene esisteva per davvero, ma piuttosto che darla a Francesco avrebbe preferito vederlo morto.
Peccato però che la bella storia con Irene era solo un sogno che Francesco aveva appena fatto nel suo impeto segaiolo e, perché no, anche aiutato da una massiccia dose di funghetti. Infatti rendendosi conto che l'orgasmo era il semplice frutto della sua mano, comincia a invidiare quel sé stesso che appariva con Irene nella fantasia erotica. Perciò si rende conto di essere solo un ragazzotto obeso che ha un disperato bisogno di figa e ogni ora la invoca, lamentandosi della sua assenza e chiamando invano il suo nome. Irene è solo l'immagine di una perversa fantasia erotica che gli annebbia il cervello e proprio perché trattasi solo di una fantasia, Francesco soffre così tanto che gli sembra di morire. Altra interpretazione potrebbe essere che magari Irene esisteva per davvero, ma piuttosto che darla a Francesco avrebbe preferito vederlo morto.


== Onorificenze ==
== Onorificenze ==