Enzo Jannacci: differenze tra le versioni

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== Spettacolo ==
== Spettacolo ==
La figura di Enzo Jannacci non è mai stata affiancata all'attore o al personaggio televisivo, almeno non quanto meritasse. Jannacci è stato sempre identificato come il ''cantante dissacrante, allegro e gracchiante<ref>Anche se, dopo l'abbassamento dei toni vocali, passò da "gracchiante" a "borbottante".</ref>''. Un motivo però c'era: Enzo ha effettivamente sempre avuto un avvio un po' tentennante, un percorso accidentato e un epilogo caterattoso.<br />Iniziò col teatro e, a prima vista, il preambolo fu scoppiettante: col suo ''Recital 22 canzoni'', assieme a Fo, fece registrare al [[Teatro Odeon di Milano]] un mese di tutto esaurito. Purtroppo ci si riferiva alla [[carta igienica]] dei gabinetti.<br />Nel cinema non andò tanto meglio: il miglior risultato fu una particina ne ''La vita agra'', dove interpretò un [[juke box]] vivente che strimpellava ''Quello che gli ombrelli non dicono''. Di per sé recitare e in più cantare le proprie canzoni poteva anche essere cosa buona e giusta. Prendeva due [[piccione|piccioni]] con una [[fava]]. Ciò che però non gli andava tanto a [[genio]] era che in quel film il juke box veniva rubato da un gruppo di [[teppista|teppistelli]] e gettato da un [[cavalcavia]] dell'[[A3]]. E trovare la controfigura di un juke box negli [[anni 70]] non era mica facile.<br />Con la televisione ebbe invece un guizzo leggermente più positivo: per quasi cinquant'anni le sue apparizioni mantennero una regolarità tale che si sospettò un [[doping]] a base di Activia. Il [[sogno]] di Enzo era un inizio stentato e un epilogo stellare. Sfortunatamente, con gli spettacoli con Cochi e Renato prima e la partecipazione a [[Zelig]] poi, ebbe l'esatto contrario.
La figura di Enzo Jannacci non è mai stata affiancata all'attore o al personaggio televisivo, almeno non quanto meritasse. Jannacci è stato sempre identificato come il ''cantante dissacrante, allegro e gracchiante<ref>Anche se, dopo l'abbassamento dei toni vocali, passò da "gracchiante" a "borbottante".</ref>''. Un motivo però c'era: Enzo ha effettivamente sempre avuto un avvio un po' tentennante, un percorso accidentato e un epilogo caterattoso.<br />Iniziò col teatro e, a prima vista, il preambolo fu scoppiettante: col suo ''Recital 22 canzoni'', assieme a Fo, fece registrare al [[Teatro Odeon di Milano]] un mese di TUTTO ESAURITO. Purtroppo ci si riferiva alla [[carta igienica]] dei gabinetti.<br />Nel cinema non andò tanto meglio: il miglior risultato fu una particina ne ''La vita agra'', dove interpretò un [[juke box]] vivente che strimpellava ''Quello che gli ombrelli non dicono''. Di per sé recitare e in più cantare le proprie canzoni poteva anche essere cosa buona e giusta. Prendeva due [[piccione|piccioni]] con una [[fava]]. Ciò che però non gli andava tanto a [[genio]] era che in quel film il juke box veniva rubato da un gruppo di [[teppista|teppistelli]] e gettato da un [[cavalcavia]] dell'[[A3]]. E trovare la controfigura di un juke box negli [[anni 70]] non era mica facile.<br />Con la televisione ebbe invece un guizzo leggermente più positivo: per quasi cinquant'anni le sue apparizioni mantennero una regolarità tale che si sospettò un [[doping]] a base di Activia. Il [[sogno]] di Enzo era un inizio stentato e un epilogo stellare. Sfortunatamente, con gli spettacoli con Cochi e Renato prima e la partecipazione a [[Zelig]] poi, ebbe l'esatto contrario.


== Morte ==
== Morte ==