Eneide: differenze tra le versioni

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Esistono due correnti di pensiero riguardo alle motivazioni che portarono al sanguinoso conflitto raccontato mirabilmente da [[Omero]] (con la consulenza militare di [[Tom Clancy]]) e vergognosamente scopiazzato da Virgilio.<br />La prima corrente sostiene che tutto ebbe inizio quando '''Elena''', regina di [[Sparta]], ebbe la bella pensata di darsi all'adulterio e di fuggire con il principe troiano '''Paride'''.<br />Il di lei marito '''Menelao''', definito a suo tempo da Omero come "''un troglodita le cui corna erano visibili in tutto il Peloponneso''", evidentemente non la prese molto bene e perciò chiamò il suo fratellone '''Agamennone''' per risolvere in modo dignitoso e onorevole la faccenda: in pratica i due radunarono milioni di soldati, circondarono la città di '''Troia''' e per dieci lunghi anni cercarono di conquistarla e di metterla a ferro e fuoco.<br />I sostenitori della seconda corrente sono invece convinti che gli achei fossero interessati soltanto a un dolce tipico di Troia, la cui ricetta era custodita gelosamente dalle donne del luogo: la torta [[puttana]].
Esistono due correnti di pensiero riguardo alle motivazioni che portarono al sanguinoso conflitto raccontato mirabilmente da [[Omero]] (con la consulenza militare di [[Tom Clancy]]) e vergognosamente scopiazzato da Virgilio.<br />La prima corrente sostiene che tutto ebbe inizio quando '''Elena''', regina di [[Sparta]], ebbe la bella pensata di darsi all'adulterio e di fuggire con il principe troiano '''Paride'''.<br />Il di lei marito '''Menelao''', definito a suo tempo da Omero come "''un troglodita le cui corna erano visibili in tutto il Peloponneso''", evidentemente non la prese molto bene e perciò chiamò il suo fratellone '''Agamennone''' per risolvere in modo dignitoso e onorevole la faccenda: in pratica i due radunarono milioni di soldati, circondarono la città di '''Troia''' e per dieci lunghi anni cercarono di conquistarla e di metterla a ferro e fuoco.<br />I sostenitori della seconda corrente sono invece convinti che gli achei fossero interessati soltanto a un dolce tipico di Troia, la cui ricetta era custodita gelosamente dalle donne del luogo: la torta [[puttana]].


A ogni modo, non è molto interessante sapere il perché o il percome si sia sviluppato questo sanguinoso assedio, tanto non è molto diversa dal classico film di [[Jackie Chan]]: in entrambi c'è un mucchio di azione, i personaggi sono sfigati che combattono in modo ridicolo, la trama è approssimativa e poco credibile, piena di belle tette e lunghe cosce, e, ''dulcis in fundo'', alla fine prevalgono i buoni.
A ogni modo, non è molto interessante sapere il perché o il percome si sia sviluppato questo sanguinoso assedio, tanto non è molto diversa dal classico film di [[Jackie Chan]]: in entrambi c'è un mucchio di azione, i personaggi sono sfigati che combattono in modo ridicolo, la trama è approssimativa e poco credibile e, ''dulcis in fundo'', alla fine prevalgono i buoni.


Dopo dieci anni in cui non avevano nemmeno potuto ritirare la posta dalla cassetta, figuratevi la sorpresa dei cittadini di Troia quando una mattina le sentinelle annunciarono che l'esercito acheo era scomparso.<br />[[Immagine:Cavallo-frisone.jpg|thumb|350px|left|Il cavallo di Troia. Ancora oggi gli studiosi si chiedono da che parte siano entrati tutti quei soldati greci.]]In effetti, tutto lasciava intendere che i greci se ne fossero andati: delle loro navi non c'era traccia, il loro accampamento era già infestato da tossici e barboni, e per terra furono trovati numerosi foglietti appallottolati che si rivelarono preventivi di viaggi Lowcost Troia - Grecia.<br />Inoltre, dopo tre ore di perlustrazione gli attenti troiani notarono che sulla spiaggia campeggiava un [[cavallo]] di legno alto sette metri. Altre tre ore dopo, un troiano particolarmente sveglio si accorse che affianco al cavallo era seduto un greco. Subito lo acciuffarono e lo costrinsero a dir loro tutto ciò che sapeva. Il tizio, tale '''Sinone''', avrebbe volentieri spifferato tutto subito, ma non ci furono santi e i troiani lo torturarono colorandogli le unghie con lo smalto rosa e tirandogli torte alla panna in faccia.<br />Dopo un simile trattamento, Sinone confessò stravolto che i greci avevano costruito quel monolitico cavallo in omaggio a [[Minerva]], affinchè li proteggesse sulla via del ritorno.<br />"''Essi dunque si sono riconosciuti sconfitti e sono fuggiti!''"- sentenziò il saggio re '''Priamo'''.<br />"''Macchè, Eccellenza''"- fece Sinone, "''si sono semplicemente dimenticati il gas acceso.''"<br />Fu quindi deciso di portare il cavallo dentro le mura di Troia, sistemandolo al centro della roccaforte per rendere inequivocabile la vittoria e per far morire d'invidia quello stronzo del ragioniere Sabatini, il vicino di casa che si vantava sempre di avere i gerani più belli del quartiere. Nei cuori dei troiani, provati dagli interminabili anni di sofferenze, si scatenò la gioia.<br />Le strade si riempirono di gente pronta a far baldoria, il sidro scorse a fiumi, i musicisti suonarono tutta la notte: insomma, l'atmosfera era così carica di vitalità e spensieratezza che pareva di stare a un concerto delle [[Las Ketchup]]. [[Immagine:Bambini esplosione.jpg|350px|thumb|Enea (al centro, riconoscibile per via della sua espressione fiera) e i suoi compagni fuggono da Troia in fiamme.]]<br />Solo con musica migliore.<br />Poi, uno dopo l'altro, i fuochi si spensero, i balli e i banchetti cessarono, la gente tornò alle proprie case e [[Ragazza madre|le ragazze ubriache si appartarono nei vicoli con giovanotti di cui il giorno dopo non avrebbero ricordato neppure il nome]]. In quella notte tranquilla, solo un uomo si rifiutava di cadere nelle villose braccia di [[Moira Orfei|Orfeo]]: egli era '''[[Enea]]''', principe dardano ed eroe della difesa di Troia.<br /> Enea era il miglior guerriero della città, secondo solo a:
Dopo dieci anni in cui non avevano nemmeno potuto ritirare la posta dalla cassetta, figuratevi la sorpresa dei cittadini di Troia quando una mattina le sentinelle annunciarono che l'esercito acheo era scomparso.<br />[[Immagine:Cavallo-frisone.jpg|thumb|350px|left|Il cavallo di Troia. Ancora oggi gli studiosi si chiedono da che parte siano entrati tutti quei soldati greci.]]In effetti, tutto lasciava intendere che i greci se ne fossero andati: delle loro navi non c'era traccia, il loro accampamento era già infestato da tossici e barboni, e per terra furono trovati numerosi foglietti appallottolati che si rivelarono preventivi di viaggi Lowcost Troia - Grecia.<br />Inoltre, dopo tre ore di perlustrazione gli attenti troiani notarono che sulla spiaggia campeggiava un [[cavallo]] di legno alto sette metri. Altre tre ore dopo, un troiano particolarmente sveglio si accorse che affianco al cavallo era seduto un greco. Subito lo acciuffarono e lo costrinsero a dir loro tutto ciò che sapeva. Il tizio, tale '''Sinone''', avrebbe volentieri spifferato tutto subito, ma non ci furono santi e i troiani lo torturarono colorandogli le unghie con lo smalto rosa e tirandogli torte alla panna in faccia.<br />Dopo un simile trattamento, Sinone confessò stravolto che i greci avevano costruito quel monolitico cavallo in omaggio a [[Minerva]], affinchè li proteggesse sulla via del ritorno.<br />"''Essi dunque si sono riconosciuti sconfitti e sono fuggiti!''"- sentenziò il saggio re '''Priamo'''.<br />"''Macchè, Eccellenza''"- fece Sinone, "''si sono semplicemente dimenticati il gas acceso.''"<br />Fu quindi deciso di portare il cavallo dentro le mura di Troia, sistemandolo al centro della roccaforte per rendere inequivocabile la vittoria e per far morire d'invidia quello stronzo del ragioniere Sabatini, il vicino di casa che si vantava sempre di avere i gerani più belli del quartiere. Nei cuori dei troiani, provati dagli interminabili anni di sofferenze, si scatenò la gioia.<br />Le strade si riempirono di gente pronta a far baldoria, il sidro scorse a fiumi, i musicisti suonarono tutta la notte: insomma, l'atmosfera era così carica di vitalità e spensieratezza che pareva di stare a un concerto delle [[Las Ketchup]]. [[Immagine:Bambini esplosione.jpg|350px|thumb|Enea (al centro, riconoscibile per via della sua espressione fiera) e i suoi compagni fuggono da Troia in fiamme.]]<br />Solo con musica migliore.<br />Poi, uno dopo l'altro, i fuochi si spensero, i balli e i banchetti cessarono, la gente tornò alle proprie case e [[Ragazza madre|le ragazze ubriache si appartarono nei vicoli con giovanotti di cui il giorno dopo non avrebbero ricordato neppure il nome]]. In quella notte tranquilla, solo un uomo si rifiutava di cadere nelle villose braccia di [[Moira Orfei|Orfeo]]: egli era '''[[Enea]]''', principe dardano ed eroe della difesa di Troia.<br /> Enea era il miglior guerriero della città, secondo solo a: