Emanuele Sella

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Emanuele Sella (Vicenza, 9 gennaio 1981) è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 2004 al 2015 e vincitore di quattro tappe al Giro d'Italia.

Carriera[modifica | modifica wikitesto] Dopo quattro anni da dilettante con la Zalf-Désirèe-Fior, passa professionista nel 2004 con la Ceramiche Panaria-Margres di Bruno e Roberto Reverberi. Al primo anno nella massima categoria ottiene un importante successo imponendosi in solitaria nell'undicesima tappa del Giro d'Italia, la Porto Sant'Elpidio-Cesena del 20 maggio: nell'occasione è autore dello scatto decisivo a 50 km dall'arrivo. Nello stesso anno vince il Trofeo Città di Castelfidardo, e l'anno dopo si impone al Brixia Tour.

Nel Giro d'Italia 2008 replica con altre tre vittorie in solitaria: all'Alpe di Pampeago nella quattordicesima tappa dopo una lunghissima fuga di 182 km di cui 50 da solo, nella tappa più attesa, la quindicesima, dopo un'altra lunga fuga, al Passo Fedaia e nella ventesima e penultima tappa a Tirano con un ulteriore arrivo in solitaria, dopo aver scalato Gavia e Mortirolo. Nella cronoscalata di Plan de Corones arriva secondo, per soli 6 secondi, alle spalle di Franco Pellizotti e davanti a Gilberto Simoni, Alberto Contador e Riccardo Riccò. In quella "Corsa rosa" conclude al primo posto nella classifica del Gran Premio della Montagna (il cui simbolo del primato è una caratteristica maglia verde) e al sesto nella classifica generale.

Il 5 agosto 2008, dopo un controllo a sorpresa dell'UCI, viene però trovato positivo in un controllo antipoding al CERA, l'EPO di terza generazione[1]. Il caso scoppia a pochi giorni dalla positività di Riccardo Riccò. Dopo il colloquio con il procuratore Ettore Torri, Sella ammette l'uso di doping, accettando di collaborare e venendo squalificato con decorrenza al 18 agosto 2009.

Tornato alle corse con la Carmiooro-A-Style, e al successo già nell'ottobre 2009 al Cinturó de l'Empordà, dopo un'ulteriore annata per il 2011 passa all'Androni Giocattoli di Gianni Savio. Con la nuova maglia vince la Settimana Internazionale di Coppi e Bartali. Nell'agosto 2012 si impone quindi in volata nella Coppa Agostoni davanti a Fortunato Baliani, seconda corsa del Trittico Lombardo, mentre nel settembre dello stesso anno si aggiudica il Gran Premio Industria e Commercio di Prato. Nel 2015 subisce la frattura del femore in una caduta al Trofeo Laigueglia; a fine anno non viene confermato dalla squadra, e non trovando altri ingaggi si ritira dal ciclismo agonistico.[2]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]


  • non si poteva definirlo un "passista" perché nelle gare di resistenza veniva sconfitto anche da mia nonna col femore rotto.
  • non si poteva definirlo un "velocista" perché perfino Alex Zanardi in carrozzina lo bruciava negli scatti.
  • non si poteva definire uno "scalatore" perché dopo 30 metri di salita doveva scendere e iniziare a spingere.
  • si poteva definirlo benissimo un "povero stronzo" o una "pippa colossale", ma i giornalisti sportivi scartarono questi termini perché si vergognavano a doverli pronunciare durante la cronaca.

Fu il geniale Davide Cassani a togliere le castagne dal fuoco definendolo uno "scalatore a motore" perché utilizza sempre un motorino.

Vittorie e piazzamenti

2003 Trofeo Alcide De Gasperi 2004 11ª tappa Giro d'Italia (Porto Sant'Elpidio > Cesena) Trofeo Città di Castelfidardo Due giorni Marchigiana 2005 2ª tappa, 2ª semitappa Brixia Tour (Pisogne > Valpalot) Classifica generale Brixia Tour 2007 2ª tappa, 2ª semitappa Brixia Tour 2008 5ª tappa Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (Castellarano > Sassuolo) 14ª tappa Giro d'Italia (Verona > Alpe di Pampeago) 15ª tappa Giro d'Italia (Arabba > Passo Fedaia) 20ª tappa Giro d'Italia (Rovetta > Tirano) 2009 3ª tappa Cinturó de l'Empordà (Figueras) 2011 3ª tappa Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (Gaggio Montano) Classifica generale Settimana Internazionale di Coppi e Bartali 2012 Coppa Agostoni Gran Premio Industria e Commercio di Prato

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