Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.

Emanuele Sella (Vicenza 1981- Gran Premio della Montagna 2008) è un ciclista italiano dagli indefiniti tratti anatomici, infatti ha la faccia come il culo.

Quante dosi di EPO si è sparato oggi Sella?
« Non mi aspettavo il coinvolgimento di Riccò. È una sconfitta per il ciclismo e per lo sport in generale. »
(Emanuele Sella su Riccò che ha assunto il CERA)
« Non so nulla di questa storia, non mi è stato comunicato niente. Non è vero niente. »
(Emanuele Sella risponde a chi l'accusa di aver assunto il CERA)
« Oggi mi sono tolto un peso. Sono cosciente di avere sbagliato e per questo ho deciso di collaborare. »
(Emanuele Sella ammette di avere assunto il CERA)

Se questa fosse una favola a lieto fine...

 
Sella mente sapendo di mentire.

...inizierebbe con un "CERA una volta".
Ma questa non è una favola a lieto fine.
Questa è una di quelle storie amare che fanno male al mondo del ciclismo, peggio ancora di quella volta che Paolo Bettini è caduto in discesa ed è arrivato al traguardo scivolando sulle chiappe per cinquecento metri lasciando dietro di sè una scia di epidermide bruciacchiata.
Questa è una storia che divide: c'è chi si rifiuta di crederci, e urla ai quattro venti che è tutta un'invenzione della solita stampa faziosa, al pari delle amichette di Berlusconi e del presunto avvistamento di neuroni nel cranio di Calderoli.
C'è chi accetta la realtà ma perde fiducia nel ciclismo, e per sfogare la sua disillusione è costretto a investire tutti i sessantenni in Graziella che becca per strada.
Questa storia semplicemente parla di Emanuele Sella.
Emanuele Sella è la dimostrazione vivente che perfino un corridore che in ventisette anni di vita non ha vinto una gara manco per scherzo, di colpo può uscire dal suo bozzolo di bruco e diventare una leggiadra farfalla dopata.

Caratteristiche tecnico-fisiche

Detto "El salbaneo", che in dialetto vicentino vuol dire "uomo brutto brutto ma proprio brutto", Emanuele Sella ha rappresentato per molti anni una fonte di problemi per Auro Bulbarelli e gli altri addetti ai lavori, che non riuscivano a classificare le sue caratteristiche ciclistiche.
Pareva davvero un rompicapo:

  • non si poteva definirlo un "passista" perché nelle gare di resistenza veniva sconfitto anche da mia nonna col femore rotto.
  • non si poteva definirlo un "velocista" perché perfino Alex Zanardi in carrozzina lo bruciava negli scatti.
  • non si poteva definire uno "scalatore" perchè dopo 30 metri di salita doveva scendere e iniziare a spingere.
  • si poteva definirlo benissimo un "povero stronzo" o una "pippa colossale", ma i giornalisti sportivi scartarono questi termini perché si vergognavano a doverli pronunciare durante la cronaca.

Fu il geniale Davide Cassani a togliere le castagne dal fuoco definendolo uno "scalatore a motore" perchè utilizza sempre un motorino.

Vittorie e piazzamenti degni di nota prima del 2008

  • 137° classificato al Giro del Lazio
  • caduto a due metri dal traguardo nella Milano - Pizzighettone
  • ritirato al Giro dell'Appennino causa inghiottimento involontario del campanello della propria bici
  • 47° classificato nella Gita della Domenica
  • derubato e percosso da una banda di bulletti di strada durante la 13ª tappa del Giro delle Fiandre
  • smarritosi e mai arrivato al traguardo nel Giro del Molise
  • 3° classificato nella classica Salerno - Reggio Calabria, preceduto da Paolo Savoldelli e da una corriera piena di turisti svedesi
  • ritiratosi per principio di ipotermia nella Transiberiana
  • vanta una partecipazione ai campionati mondiali di dressage di Hartpury


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