Ela Weber: differenze tra le versioni

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Molto praticato dagli antichi Romani (che la conoscevano sotto vari nomi, tra cui "Poppea", "Giunone" e "Grangnocca"), il culto della Weber subì, con il passare dei secoli, un certo declino.
Molto praticato dagli antichi Romani (che la conoscevano sotto vari nomi, tra cui "Poppea", "Giunone" e "Grangnocca"), il culto della Weber subì, con il passare dei secoli, un certo declino.
Negli anni Novanta, tuttavia, apparve un profeta (tale [[Paolo Bonolis]]) che reintrodusse il culto della Weber, da lui invocata con il nome di ''Sellerona''. I fedeli ricordano come il gran sacerdote Bonolis fosse solito sudare, diventare di tutti i colori e blaterare durante le cerimonie di adorazione della dea.
Negli anni Novanta, tuttavia, apparve un profeta (tale [[Paolo Bonolis]]) che reintrodusse il culto della Weber, da lui invocata con il nome di ''Sellerona''(o ''Sederona''). I fedeli ricordano come il gran sacerdote Bonolis fosse solito sudare, diventare di tutti i colori e blaterare durante le cerimonie di adorazione della dea.


Grazie all'opera del pio [[Bonolis]], la religione weberiana conobbe così una vera e propria rinascita nel corso degli anni Novanta. Esso si diffuse soprattutto presso la popolazione maschile dell'[[Italia]]. Gli adepti erano soliti invocare la dea standosene soli, preferibilmente in un bagno o in una piccola stanzuccia. Durante tali cerimonie propiziatorie fondamentale era il ruolo giocato dalle mani dell'orante.
Grazie all'opera del pio [[Bonolis]], la religione weberiana conobbe così una vera e propria rinascita nel corso degli anni Novanta. Esso si diffuse soprattutto presso la popolazione maschile dell'[[Italia]]. Gli adepti erano soliti invocare la dea standosene soli, preferibilmente in un bagno o in una piccola stanzuccia. Durante tali cerimonie propiziatorie fondamentale era il ruolo giocato dalle mani dell'orante.