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I pacchi regalo con dentro Doni.
« È il giocatore più adatto per stare sotto il mio Albero di Natale »
(Carlo Ancelotti su Doni e i moduli calcistici)
« Non ci siamo già visti da qualche parte, io e te? »
(Cristiano Rolando a Doni dopo 11 gol subiti in scontri col Mannie Utd.)


Alexandre Doniber Marangao de Freitas dos Santos Ribeiro Wakamoto (nato - morto) è un tizio brasiliano con l'hobby della palla rotante, come tutti d'altro canto in quel paese. Attualmente si impiega coma accattatore di palloni nella porta dell'Aroma F.C.


Le Origini

Alexandre etc. nasce a Jundiai nello stato di São Paulo (CR) circa un trentennio fa, frutto dell' unione tra un uomo con le mani di Didoh e una ballerina di samba giapponese del basso Don. La famiglia vive in condizioni di grande povertà, a causa dei bassi stipendi del padre, calciatore dilettante. Sin dalla più tenera età il bamboccio si dimostra essere un ottimo nullafacente, partecipando diverse volte al Campionato Paulista di Masturbazione e stabilendo il record (non ancora battuto) di seghe consecutive in un minuto. Sfortunatamente, durante la finale nazionale del 1995, si infortuna gravemente ad ambo le mani e regala il titolo al suo rivale dell'epoca e anche attuale Júlio César Soares Espíndola. Le radiografie condannano Alexandre alla fine della carriera di pippaiolo professionista e le spese mediche del giovane sono talmente alte da costringere suo padre a emigrare in Italia, alla ricerca di guadagni migliori, dove viene assunto da quel tale che ha dato inizio alla fase "Discarica di bidoni esteri" della Serie A nella sua fabbrichetta a nord di Milano.


Tentativi e svolta

Alex si rende conto della situazione causata dalle sue mani storte e accartocciate dall'infortunio e si rimbocca le maniche cercando di aiutare la famiglia nell'unico modo concepito dal suo encefalo, lo sport. Tenta ogni strada percorribile, intraprendendo provini presso società sportive professionistiche di basket, hockey su ghiaccio, hockey su prato, pallavolo, pallanuoto, pallamano, pallemosce, nuoto sincronizzato (che si rivelerà utile in seguito), kayak, canottaggio, rugby, curling, tiro al piattello; venendo, logicamente, scartato. Proprio quando tutto sembra destinato a finire in tragedia, con il nostro che si stava tesserando ad una squadra locale di peto infiammabile, avviene il miracolo. Un preparatore atletico miope dal Corinthians è nella città di residenza di Alexander per acquistare delle sagome da allenamento in cartongesso e pongo. La madre del ragazzo fiuta l'affare e adesca il preparatore, vendendogli il figlio, avvolto nella plastica scoppiarella. Così comincia la sua carriera da calciatore, seguendo le orme paterne e perseguendo la tradizione familiare di scarpari brasiliani economici da esportazione.


Ma io volevo una puntata di La schiava Isaura!

E che due coglioni!


Carriera in Brasile e grande salto europeo (Grande!? Ma che stai a parlà della Roma?)

Volete una telenovela brasiliana? E va bene, affari vostri! Cosi il giovane Alexander cominciò a lavorare nelle piantagioni di caffè nel settore giovanile del Corinthians nella sua mansione di sagoma delle punizioni. Sfortunatamente era stato assegnato ad un certo Lucas Dildoson Silvera Toninho, il tiratore più scarso delle giovanili e probabilmente di tutto il Brasile. La vicinanza e le pallonate in faccia del giovanotto gli provocarono una profonda depressione, che non poteva essere calmata neanche dai fantastici maltagliati al ragù di guanaco preparati dal cuoco del Corinthians João Francis Vissanos De Araujò. Scriveva spesso a sua mamma