Divina Commedia

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La Divina Commedia in origine era un manuale di istruzioni per un frullatore da cucina. Poi Dante tentò di farsi pubblicare tramite striscia satirica su "Cioè", testata culturale sulla pop-music per tredicenni. Infine, disperatissimo, Dante iniziò a trascriverla nei cessi dei principali autogrill della A14. Li fu letta da Guido Guinizelli, che la pubblicò tramite la Warner Music Snc., per poi scoprire che era tutta in rime perfette!! Il libro poi ebbe così tanto successo che Dante (drogato dal successo) tentò disperatamente di dargli dei sequel, tra i quali: "Il paradiso? Dritto fino a Piacenza, poi chiedere", "Caronte e i demoni visitano la Sagrada Famiglia", ed ultimo il più clamoroso insuccesso: "Il Purgatorio visto da un venditore di Harley Davidson". La cosa curiosa della Commedia è che se si cambiano tutte le lettere "A" con la lettera "K" e tutte le lettere "P" con il simbolo "#" si ottiene un inno a Satana, però non in rima.