Nino D'Angelo: differenze tra le versioni

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Versione delle 17:25, 28 lug 2009

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« Un jeans e una maglietta »
(Nino D'Angelo in risposta alla domanda "Come Stai?")
« Senza giacca e cravatta »
(Nino D'Angelo dopo aver frainteso il cartello No Smoking)
« Popcorn e Patatine »
(Nino D'Angelo personalissima alternativa al comune "Taralucci e vino")



Nino D'Angelo, idolo caro alla città di Napoli, nella quale alcune fonti raccontano che vi fosse un suo culto assai prolifico, deve tutta la sua celebrità ai suoi film di fantascienza, nei quali, rispettando il filone dell'assurdo, i personaggi che interpreta sono costantemente molestati da gnocche ricche, generalmente figlie illibate di magnati. Il giovane Nino (alcuni autori cronachistici riferiscono il nome, probabilmente uno pseudonimo, Gaetano) si impose dunque nell'immaginario collettivo dei campani come un playboy insaziabile che nel pochissimo tempo libero a disposizione amasse comporre vivacissime opere liriche e teatrale. Difatti, sotto il nome di Nino D'Angelo la tradizione ci riporta ben duemila libretti teatrali e lirici, fedelmente interpretati, poi, da personaggi quali Rossini, Verdi, Verga e Donizetti, non altrimenti noti se non come epigoni del Nostro.

Nino in vesti efebiche.

Gli studiosi hanno dedotto dalle sue opere elementi assai utili per far chiarezza sulla sua affascinante vita, suffragati poi da opere di altri autori contemporanei. E' accertato, infatti, che sia nato da una conchiglia depositata dal mare su una bellissima spiaggia di San Giovanni, noto porto industriale di Neapolis, evento che poi ispirò il modesto estro creativo del fiorentino Botticelli, il quale nel dipinto la "Nascita di Nino" espresse tutta la sua ammirazione per il poeta, dedicandosi per anni soltanto alla perfetta elaborazione della fluente chioma bionda,dalla quale, raccontò Nino in un intervista all’amico Scaroglio, fondatore de "Il Mattino", riceveva l'ispirazione adatta. Sant'Alfonso Maria dei Liguori, poi, aggiunse che tutti gli astri si mobilitarono a riverirlo, come canta, infatti, nella famosa canzone "Quanno nascette Nino", probabilmente dettata in sogno dal cantautore stesso. Gli studiosi, però, si interrogano sul significato preciso del termine Betlemme, che forse era l'antico nome della zone industriale; la presenza dei Magi, inoltre, accomunerebbe questa illustre nascita ad un'altra divinità della musica nata in oriente, il protagonista del famoso musical Jesus Christ Superstar.

File:Nino nascita.jpg
Dipinto "La nascita di Nino".

Alcune testimonianze letterarie riferiscono che il giovanissimo Nino, allestendo una cetra con un guscio di tartaruga, abbia inventato la musica, poi diffusasi successivamente in tutto il mondo. Baciato dalla dea bendata, ciecamente innamorata di lui, D'Angelo scalò le vette del successo, vincendo prestigiosi premi anche a San Remo e allo Zecchino D'oro, meritando persino una laurea ad honorem in Medicina per la soprendente scoperta dei benefici effetti della musica sul corpo umano, coniando personalmente il termine Musicoterapia.

Ritiratosi dal mondo dello spettacolo dopo l'umiliante risultato al Festival di San Remo (gli studiosi sono concordi sulla datazione:la centoventesima conduzione di Pippo Baudo), con una vittoria esigua del 95% dei telespettatori (fino ad allora, il risultato più basso ottenuto era stato un 150%: piaceva così tanto che le linee telefoniche si intasavano da sole al momento del televoto!), si dedicò alla politica, dapprima impegnandosi nell'arte militare (conquistò Cartagine e Troia) e poi finalmente nell'amministrazione della cosa pubblica napoletana, edificando il Maschio Angioino, la Reggia di Caserta, il Castel Sant'Elmo, il Castel dell'Ovo e infine il teatro Trianon, che ancora oggi è amministrato rigorosamente da lui.