Nonbooks:Guerriglia domestica: differenze tra le versioni

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Per "Guerriglia Domestica" si intende la naturale tendenza di una coppia convivente (in genere maschio-femmina, più raramente tra coinquilini) a tentare la mutua distruzione fisica o psicologica. Va sottolineato che questa tendenza è assolutamente involontaria ed inconsapevole.
Per "Guerriglia Domestica" si intende la naturale tendenza di una coppia convivente (in genere maschio-femmina, più raramente tra coinquilini) a tentare la mutua distruzione fisica o psicologica. Va sottolineato che questa tendenza è assolutamente involontaria ed inconsapevole.

Versione delle 15:25, 2 mar 2011

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Per "Guerriglia Domestica" si intende la naturale tendenza di una coppia convivente (in genere maschio-femmina, più raramente tra coinquilini) a tentare la mutua distruzione fisica o psicologica. Va sottolineato che questa tendenza è assolutamente involontaria ed inconsapevole.

La guerriglia domestica si manifesta sotto forma di trappole disseminate per la casa, sparizione di oggetti/vestiti, modifica di tempistiche, regole e piani, con il solo risultato di accrescere questa stessa tendenza.


Sviluppo della Guerriglia Domestica

Mentre la GD si manifesta spesso con Murphyane coincidenze che potrebbero sembrare frutto di piani Machiavellici, le sue radici sono terribilmente banali e scaturiscono dalle normali differenze tra individuo ed individuo. Di seguito riportiamo un esempio con spiegazione di Casus Belli: - uno degli esempi più classici è la diversa concezione di "ordine" tra uomo e donna. Mentre una donna ha due classificazioni per i vestiti (puliti e sporchi) e quindi due luoghi naturali aristotelici per essi (rispettivamente l'armadio e il cesto dei panni sporchi) l'uomo, concepisce diversi livelli di stato per essi; pulito (armadio), praticamente pulito ovvero messo per meno di una mezza giornata (indumento piegato sopra sedia/comò/omino), da sporcare ovvero indossato per un tempo considerevole, ma che non ha segni evidenti di sporco o odori molesti, verrà messo ancora mezza giornata prima di diventare sporco (piegato, SOPRA il coperchio del cesto dei panni sporchi) e sporco (DENTRO il cesto dei panni sporchi).

Prologo

La discussione che 9 volte su 10 la donna inizia per appianare questa differenza diventa un caso diplomatico: Donna (irritata): "Mi spieghi perchè devi sempre lasciare i panni gettati in giro per la casa?" Uomo (accomodante, non vuole litigare): "Non sono gettati, sono piegati in bell'ordine sull'omino/sedia/comò/cesto dei panni." (Per la verità sono piegati appena decentemente, ma un uomo arriva solo fino ad un certo punto...) D (più irritata di prima perchè lui le ha risposto nell'incomprensibile credenza di aver ragione): "Sono in disordine (lapidaria)." U (conciliante): "Non sono in disordine, sono solo in un concetto di ordine diverso da quello che pensi tu, basato sulla funzione." D (furente): "Tanto quella che deve rassettare sono io! (vittimista)" U (di nuovo conciliante, non ha capito che doveva rispondere subito "hai ragione, è colpa mia" interrompere qualunque cosa stesse facendo e dividere i suoi panni secondo il manicheismo femminile pulito/sporco): "Stai tranquilla...mica aspettiamo ospiti. E anche se li aspettassimo non li riceviamo certo in camera da letto..." D (collerica): "Se aspettassimo che tu metta in ordine perchè viene qualcuno vivremmo in un porcile. E' questo che vuoi? A me non sta bene! (definitiva)

Qui abbiamo due possibilità. L'uomo che reagisce male agli ultimatum, anche se si rende benissimo conto che è un'esagerazione, ne fa una questione di principio ed accoglie l'implicita ma reiterata richiesta della compagna di imbarcarsi in una discussione che potrebbe portare alla rottura del rapporto, vedi sotto. L'uomo un po' più ponderato capisce cosa doveva fare fin dall'inizio, quindi fa marcia indietro, manda giù il suo orgoglio, la risposta piccata che lei sta tentando di strappargli con le pinze dalle prime battute del dialogo, ricorda a sè stesso che la ama, che stanno insieme da un sacco di tempo, che le vuole bene, i bei momenti passati insieme, i silenzi carichi di affetto, etc...e risponde.

U (rassegnato): "Hai ragione, è colpa mia. Avendo due concezioni diverse di ordine, ci atterremo alla tua, che mi pare più restrittiva."

TRAGEDIA!!! COSA HAI FATTO UOMO? Dovevi fermarti a "è colpa mia" perchè ora lei ti chierà:

D (colma di sacro furore come un Dominicano dell'Inquisizione Spagnola): "Perchè stai con me se sono una rompipalle?" U: "Ma io..." (a nulla serve il tuo tentativo di interromperla e far presente che lui non ha detto che è una rompipalle...) D (adirata come il Signore Biblico verso Sodoma e Gomorra): "Perchè non cresci un po'? Se volevi una serva hai sbagliato persona! Guarda che io non sono la tua mammina santissima e incoronata che ti sta dietro per raccogliere la tua cacchettina e pulirti il sederino tutto il giorno!" (e via sfumando su questi luoghi comuni tipici delle discussioni di coppia...finchè lui non ne può più e comincia a risponderle, lei se possibile si adira ancora di più, vengono tirati in ballo amici, ex e parenti fino al terzo grado, a lui viene rinfacciato più o meno tutto quello che ha detto o fatto dal mese precedente a quando si sono conosciuti, lamentele sul fatto che lui difende sempre amici e parenti e mai lei, finchè...finchè lui non si sbaglia a rinfacciarle qualcosa o dire mezza parola su sua madre/suo padre. Ed è l'olocausto nucleare. Come minimo lui dormirà sul divano finchè non troverà un modo per riconciliarsi ammettendo di aver sbagliato in tutto quello che ha fatto a ritroso fino alla nascita. Alla peggio verrà invitato, ovviamente non in bel modo, a tornare "dalla sua mammina". Ovviamente la guerriglia domestica scatta se e solo se c'è la riconciliazione.

Apertura delle ostilità

L'apertura delle ostilità può avvenire da entrambe le parti, indifferentemente. Sfruttando l'esempio sopra riportato, supporremo che l'uomo, nell'improbabile caso in cui abbia recepito la correzione femminile riguardo al lasciare i vestiti "gettati in giro" trovi uno dei vestiti di lei veramente gettato in giro. Inconsapevole di star iniziando la guerriglia domestica, prende l'indumento e lo mette nel cesto dei panni sporchi. Lei lo cercherà e si infurierà, ma quando avrà scoperto il destino del vestito, non riprenderà l'uomo, ma si riprometterà di rendergli pan per focaccia allo stesso modo, non appena troverà uno dei suoi indumenti fuori dall'armadio. Da lì partirà una serie di vendette e controvendette che sfoceranno nell'eterna Guerriglia Domestica.


I mezzi della Guerriglia Domestica

I mezzi della GD sono molteplici. Fisici, psicologici o che toccano entrambi gli aspetti, ma hanno una cosa in comune: mirano alla distruzione del partner. Li possiamo raggruppare in tre grandi categorie.

  • Insidie e Trabocchetti
 "Tesoro? Hai lasciato tu la tapperella della portafinestra a mezza altezza?"

Insidie e Trabocchetti è una categoria che comprende praticamente qualsiasi cosa si trovi in casa che possa diventare un'arma. La cera data per terra, il filo del computer teso a pochi cm da terra, l'anta del pensile lasciato aperto quel tanto che basta per sbattere la spalla, la tapparella semiabbassata in modo da dare l'illusione di poterci passare sotto ma sbattere il cucuzzolo della testa...e via dicendo.

  • Scaramucce e Dispetti
 "Amore? Hai per caso visto la mia camicia pulita?"

Scaramucce e Dispetti include tutti quelle azioni compiute con la consepevolezza di dar fastidio al nemico. L'asse del gabinetto alzato, i vestiti spostati dalla sedia al cesto dei panni sporchi, l'acqua lasciata nel lavandino, il tubetto del dentifricio strizzato, l'asciugamano piegato male...eccetera eccetera.

  • Cambi improvvisi di orari e programmi
 (ore 20:15) "Dai tesoro sono le 9, siamo in ritardo!!!"

Queste sono le vere e proprie armi pesanti. Questa categoria include mettersi d'accordo per partire alle 10 la domenica mattina e alle 9 lamentarsi che il compagno/a non sia ancora pronto e che si vuole partire prima possibile, include decidere di passare prima in banca e poi in posta e cambiare tutto all'ultimo momento trascurando che il partner aveva ottime ragioni per fare prima una cosa e poi l'altra, include andare a trovare il parente x "solo un'oretta" e poi arrivati sul posto insistere per fermarsi a cena, a dormire o magari un paio di giorni, facendo notare al partner che è uno sprovveduto perchè non si è portato un cambio di biancheria o il necessaire.


Terminare la Guerriglia Domestica

Non è possibile terminare la GD. Qualsiasi accordo, anche consensuale da entrambe le parti conduce solamente ad un precario cessate il fuoco che verrà involontariamente rotto prima o poi. L'unico modo è andare ad abitare da un'altra parte.