Pietro Franza: differenze tra le versioni

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== L'Infanzia ==
== L'Infanzia ==
A causa di un esperimento genetico andato a buon fine Pietro Franza fa parte del centinaio di uomini del mondo che disprezza il [[calcio]] e i suoi [[tifosi]] e si dedica esculsivamente alle bocce, al softball e al tiro con l'arco. Quest'ultima attività rigorosamente di nascosto, perché pare che nel [[2005]] sia stato sgridato da sua madre ed abbia pianto per due giorni di fila. La stessa passione avversa al calcio fa parte anche di suo fratello, Vincenzo Franza, un fannullone che sin dagli albori della sua vita si dedica al motocross partecipando ad importanti campionati a livello locali. Voci ancora non confermate narrano che la madre, rassegnata alla sua completa voglia di trovare un'occupazione, lo stia per togliere dallo stato di famiglia.
A causa di un esperimento genetico andato a buon fine Pietro Franza fa parte del centinaio di uomini del mondo che disprezza il [[calcio]] e i suoi [[tifosi]] e si dedica esculsivamente alle bocce, al softball e al tiro con l'arco. Quest'ultima attività rigorosamente di nascosto, perché pare che nel [[2005]] sia stato sgridato da sua madre e abbia pianto per due giorni di fila. La stessa passione avversa al calcio fa parte anche di suo fratello, Vincenzo Franza, un fannullone che sin dagli albori della sua vita si dedica al motocross partecipando a importanti campionati a livello locali. Voci ancora non confermate narrano che la madre, rassegnata alla sua completa voglia di trovare un'occupazione, lo stia per togliere dallo stato di famiglia.


== F.C. Messina e i tentativi di retrocessione ==
== F.C. Messina e i tentativi di retrocessione ==
Pietro Franza, sempre corroborato, supervisionato e maneggiato dalla madre, in seguito a un esperienza mistica del [[2001]] si ritiene il predestinato alla distruzione del calcio [[Messina|messinese]], tornato alla ribalta dopo tanti anni di anonimato e che potrebbe così distruggere la sua posizione ed oscurare nei giornali il suo talento come giocatore di bocce. <br />
Pietro Franza, sempre corroborato, supervisionato e maneggiato dalla madre, in seguito a un esperienza mistica del [[2001]] si ritiene il predestinato alla distruzione del calcio [[Messina|messinese]], tornato alla ribalta dopo tanti anni di anonimato e che potrebbe così distruggere la sua posizione e oscurare nei giornali il suo talento come giocatore di bocce. <br />
Nel [[2002]] rileva la società messinese nascondedo i suoi infausti programmi di distruzione e scatenando invece un entusiasmo non indifferente. Allestisce la prima squadra da retrocessione, che subisce una media di 3 gol a partita ma contro tutti i programmi si salva, grazie anche all'apporto della retrocessione del calcio [[Catania|catanese]]. Pietro Franza è scosso, distrutto, inizierà qui la sua spirale terribile che lo porterà ad una tirchieria spietata che sconvolgerà la sua vita, incapace di comprarsi un caffè, sostenere i suoi [[bambini]], chiedere una paghetta sempre più altra alla madre che da sola non è più in grado di portare avanti la famiglia.
Nel [[2002]] rileva la società messinese nascondedo i suoi infausti programmi di distruzione e scatenando invece un entusiasmo non indifferente. Allestisce la prima squadra da retrocessione, che subisce una media di 3 gol a partita ma contro tutti i programmi si salva, grazie anche all'apporto della retrocessione del calcio [[Catania|catanese]]. Pietro Franza è scosso, distrutto, inizierà qui la sua spirale terribile che lo porterà a una tirchieria spietata che sconvolgerà la sua vita, incapace di comprarsi un caffè, sostenere i suoi [[bambini]], chiedere una paghetta sempre più altra alla madre che da sola non è più in grado di portare avanti la famiglia.


Ma il brutto deve ancora arrivare: nel [[2003]]/[[2004]] Franza allestisce la seconda squadra da retrocessione che, dopo un inizio promettente all'ultimo posto risale a poco a poco fino al quarto posto, che permette l'accesso al calcio che conta. <br />
Ma il brutto deve ancora arrivare: nel [[2003]]/[[2004]] Franza allestisce la seconda squadra da retrocessione che, dopo un inizio promettente all'ultimo posto risale a poco a poco fino al quarto posto, che permette l'accesso al calcio che conta. <br />
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Sembra riuscirci.
Sembra riuscirci.
Nell'estate [[2005]] la [[Figc]] non iscrive il Messina al campionato di calcio di Serie A 2005-[[2006]]. Ciò che era stato negato dalla giustizia sportiva, l'ammissione al campionato di Serie A, è ottenuto a seguito della decisione del [[Tar del Lazio]]. Famoso è il suo sciopero della fame durato 20 giorni di fronte al tribunale, per protestare contro la giustizia che riammette il messina al calcio che conta.<br />
Nell'estate [[2005]] la [[Figc]] non iscrive il Messina al campionato di calcio di Serie A 2005-[[2006]]. Ciò che era stato negato dalla giustizia sportiva, l'ammissione al campionato di Serie A, è ottenuto a seguito della decisione del [[Tar del Lazio]]. Famoso è il suo sciopero della fame durato 20 giorni di fronte al tribunale, per protestare contro la giustizia che riammette il messina al calcio che conta.<br />
Ma pierino ormai ha quel pizzico di esperienza che gli serve per capire che genere di squadra può realizzare i suoi piani malvagi: crea una squadra di ubriachi ed incapaci per la stagione 2005/2006.
Ma pierino ormai ha quel pizzico di esperienza che gli serve per capire che genere di squadra può realizzare i suoi piani malvagi: crea una squadra di ubriachi e incapaci per la stagione 2005/2006.
Il messina è terzultimo: è retrocesso in serie B. Famosa è la festa ala fine dell' ultima partita " la sagra dei sapori etnei " a cui [[nessuno]] prende parte, a parte lui e suo fratello.
Il messina è terzultimo: è retrocesso in serie B. Famosa è la festa ala fine dell' ultima partita " la sagra dei sapori etnei " a cui [[nessuno]] prende parte, a parte lui e suo fratello.


In seguito all' apporto di [[Luciano Moggi]], il messina è riammesso in serie A. Pierino diventa anoressico, a nulla valgono le sue proteste e i tentativi per dimostare l'innocenza della [[Juventus]]. Il messina, riammesso, si accinge per un' altra stagione. Pietro, ormai esperto, sa che per retrocedere non bastano solo calcitori dilettanti, ma anche uno staff di falliti: un allenatore, Bruno Giordano, che anziché allenamenti fa e fa fare gare di birra, e un direttore sportivo, Valentini, preso dalla Reggiana e che si trascinerà uno ad uno ogni calciatore di questa squadra. Il risultato, prevedibile, è un ultimo posto. Finalmente Pietro Franza riacquista la fiducia in sé stesso, sente finalmente di aver superato il complesso di edipo, e inizia a dettare legge: chiede il raddoppio della paghetta, inizia ad uscire con la moglie senza la madre ( anche se continua a chiedere il permesso, e brucia la moto a suo fratello.
In seguito all' apporto di [[Luciano Moggi]], il messina è riammesso in serie A. Pierino diventa anoressico, a nulla valgono le sue proteste e i tentativi per dimostare l'innocenza della [[Juventus]]. Il messina, riammesso, si accinge per un' altra stagione. Pietro, ormai esperto, sa che per retrocedere non bastano solo calcitori dilettanti, ma anche uno staff di falliti: un allenatore, Bruno Giordano, che anziché allenamenti fa e fa fare gare di birra, e un direttore sportivo, Valentini, preso dalla Reggiana e che si trascinerà uno a uno ogni calciatore di questa squadra. Il risultato, prevedibile, è un ultimo posto. Finalmente Pietro Franza riacquista la fiducia in sé stesso, sente finalmente di aver superato il complesso di edipo, e inizia a dettare legge: chiede il raddoppio della paghetta, inizia a uscire con la moglie senza la madre ( anche se continua a chiedere il permesso, e brucia la moto a suo fratello.


[[Categoria:Capitalisti]]
[[Categoria:Capitalisti]]

Versione delle 06:32, 13 giu 2009

« Volete mettere messina e cagliari? La nostra è una squadra di serie A! »
(Pietro Franza, a metà campionato, prima che la squadra arrivi ultima)
« Che cosa pensavate che ci potevamo salvare? È già assai che abbiamo lottato fino a 10 giornate dalla fine »
(Pietro Franza, dopo la retrocessione matematica)
« Mamma mi sento frustrato, i tifosi mi odiano, non notano i grandi sacrifici economici che faccio... »
(Pietro Franza a sua madre dopo aver acquistato Nanni e Bondi e aver ceduto Storari, Di Napoli e Zampagna)

Pietro Franza è un imprenditore messinese, proprietario di taverne e barche da pesca da asporto, noto per essere il distruttore del calcio messinese e l'importatore di una politica spiccatamente locale, fondata sul disinvestimento e l'assenza di motivazione. Causa la rigida infanzia, tuttora è alle dipendenze di sua madre, Olga Franza, che ancora si occupa della sua paghetta, mantenimento dei suoi figli e tutto il resto.

L'Infanzia

A causa di un esperimento genetico andato a buon fine Pietro Franza fa parte del centinaio di uomini del mondo che disprezza il calcio e i suoi tifosi e si dedica esculsivamente alle bocce, al softball e al tiro con l'arco. Quest'ultima attività rigorosamente di nascosto, perché pare che nel 2005 sia stato sgridato da sua madre e abbia pianto per due giorni di fila. La stessa passione avversa al calcio fa parte anche di suo fratello, Vincenzo Franza, un fannullone che sin dagli albori della sua vita si dedica al motocross partecipando a importanti campionati a livello locali. Voci ancora non confermate narrano che la madre, rassegnata alla sua completa voglia di trovare un'occupazione, lo stia per togliere dallo stato di famiglia.

F.C. Messina e i tentativi di retrocessione

Pietro Franza, sempre corroborato, supervisionato e maneggiato dalla madre, in seguito a un esperienza mistica del 2001 si ritiene il predestinato alla distruzione del calcio messinese, tornato alla ribalta dopo tanti anni di anonimato e che potrebbe così distruggere la sua posizione e oscurare nei giornali il suo talento come giocatore di bocce.
Nel 2002 rileva la società messinese nascondedo i suoi infausti programmi di distruzione e scatenando invece un entusiasmo non indifferente. Allestisce la prima squadra da retrocessione, che subisce una media di 3 gol a partita ma contro tutti i programmi si salva, grazie anche all'apporto della retrocessione del calcio catanese. Pietro Franza è scosso, distrutto, inizierà qui la sua spirale terribile che lo porterà a una tirchieria spietata che sconvolgerà la sua vita, incapace di comprarsi un caffè, sostenere i suoi bambini, chiedere una paghetta sempre più altra alla madre che da sola non è più in grado di portare avanti la famiglia.

Ma il brutto deve ancora arrivare: nel 2003/2004 Franza allestisce la seconda squadra da retrocessione che, dopo un inizio promettente all'ultimo posto risale a poco a poco fino al quarto posto, che permette l'accesso al calcio che conta.
Pietro, sconvolto dalla difficoltà del suo progetto che va all' opposto del suo compito da predestinato, entra nel tunnel dei debiti, non paga più l'affitto, invita i suoi bambini a lavorare ed esaspera la madre a disinteressarsi di suo fratello, che inizia a dedicarsi al gioco d' azzardo in un importante camper di un campo nomadi.

Pietro però ha un ultimo asso nella manica: allestire, in serie A, una squadra ancor più scarsa della precedente.
Inspiegabilmente la squadra si aggiudica il settimo posto finale; è il momento più basso del suo operato di predestinato, si sente un fallito. Decide di correre alla maniere forti.

Sembra riuscirci. Nell'estate 2005 la Figc non iscrive il Messina al campionato di calcio di Serie A 2005-2006. Ciò che era stato negato dalla giustizia sportiva, l'ammissione al campionato di Serie A, è ottenuto a seguito della decisione del Tar del Lazio. Famoso è il suo sciopero della fame durato 20 giorni di fronte al tribunale, per protestare contro la giustizia che riammette il messina al calcio che conta.
Ma pierino ormai ha quel pizzico di esperienza che gli serve per capire che genere di squadra può realizzare i suoi piani malvagi: crea una squadra di ubriachi e incapaci per la stagione 2005/2006. Il messina è terzultimo: è retrocesso in serie B. Famosa è la festa ala fine dell' ultima partita " la sagra dei sapori etnei " a cui nessuno prende parte, a parte lui e suo fratello.

In seguito all' apporto di Luciano Moggi, il messina è riammesso in serie A. Pierino diventa anoressico, a nulla valgono le sue proteste e i tentativi per dimostare l'innocenza della Juventus. Il messina, riammesso, si accinge per un' altra stagione. Pietro, ormai esperto, sa che per retrocedere non bastano solo calcitori dilettanti, ma anche uno staff di falliti: un allenatore, Bruno Giordano, che anziché allenamenti fa e fa fare gare di birra, e un direttore sportivo, Valentini, preso dalla Reggiana e che si trascinerà uno a uno ogni calciatore di questa squadra. Il risultato, prevedibile, è un ultimo posto. Finalmente Pietro Franza riacquista la fiducia in sé stesso, sente finalmente di aver superato il complesso di edipo, e inizia a dettare legge: chiede il raddoppio della paghetta, inizia a uscire con la moglie senza la madre ( anche se continua a chiedere il permesso, e brucia la moto a suo fratello.